Il modello di prestazione nel calcio: che cos’è?

Il modello di prestazione è uno degli aspetti più importanti quando si allena una disciplina sportiva perché permette di conoscere tutto quello che avviene in una gara.
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Cosa si intende per modello di prestazione nel calcio?

Dopo gli articoli sulla Football Periodization e il Webinar – Complex Football, oggi affrontiamo una tematica ancora più importante. 

Cercheremo di analizzare i fattori chiave della prestazione, e risalire in questo modo alla definizione di modello di prestazione nel calcio.

 

Modello di prestazione nel calcio: analisi della prestazione 

 

La match analysis è una metodica di rilevamento dati che consente di valutare in modo oggettivo il rendimento fisico e tecnico-tattico del singolo atleta e dell’intera squadra. Ciò avviene attraverso l’indagine scientifica e statistica.
Un calciatore durante una partita è impegnato in uno sforzo di circa 90 minuti a cui si devono aggiungere quelli di recupero.

Grazie alla time motion analysis, una tecnica che descrivel’attività cinematica dell’atleta, sappiamo che il calciatore di alto livello percorre circa 9-12 km. Questo metodo di indagine ha mostrato come circa 2200-2400m siano percorsi ad alta intensità (considerata come la velocità di corsa maggiore di 15.0 km/h). 850-950m sono percorsi ad altissima intensità (>19 km/h). Invece, 250-350m vengono effettuati sprintando (> 25.0 km/h) (30; 31) (es. figura 1). Questo è il primo step per descrivere il modello di prestazione nel calcio. 

 

Lo sforzo del giocatore nel modello di prestazione nel calcio

 

Lo sforzo del calciatore è da considerarsi di tipo intermittente. Infatti, dall’analisi del modello prestativo, sappiamo che egli cambia attività ogni 4-6s. Ciò determina l’esecuzione di circa 1300 patterns motori durante la partita.

Nella squadra coesistono giocatori con diversi ruoli tattici. La loro posizione in campo influenza la prestazione fisica. Inoltre l’organizzazione della squadra prevede i seguenti ruoli: difensori centrali (DC), esterni difensivi (ED), centrocampisti centrali (CC), esterni di centrocampo (EC) e attaccanti (A).

 

Quanta distanza percorre un calciatore?

 

La distanza percorsa è uno dei primi parametri che vengono ricercati nell’analisi del modello di prestazione nel calcio.

Analizzando le distanze totali percorse in relazione al ruolo tattico ci accorgiamo di come i C, gli ED e EC siano i giocatori che percorrono maggiore distanza (>11 km), a differenza di A e DC che ne percorrono circa 9-10km. Ciò nonostante, sono i centrocampisti esterni e i terzini, ovvero gli esterni difensivi, che percorrono una maggiore distanza (circa 1000) ad intensità elevatissima (velocità di corsa > 19.8 km/h) rispetto a C (circa 900m), i A (circa 800m) e DC (circa 600m).

Abbiamo visto che alcuni giocatori di alto livello (Mohr et al 2003), come i difensori centrali, coprono minori distanze totali di corsa. Inoltre effettuano meno corse ad alta intensità rispetto ad altri ruoli.

Infatti, questo è connesso con il ruolo tattico del difensore centrale. Inoltre, Mohr ha riportato che i terzini coprono una distanza considerevole ad alta intensità e sprintano molto.

Gli attaccanti, invece, percorrono metri ad alte intensità uguali ai terzini e ai centrocampisti. Tuttavia, sprintano significativamente più a lungo, anche perchè devono spesso attaccare la porta per cercare di fare gol o effettuare transizioni veloci a tutto campo in fase offensiva.

Il centrocampista, durante una gara esegue molti scatti. In più, corre una distanza totale e una distanza intensa simile ai terzini e agli attaccanti ma sprintando meno (Bangsbo, 1994).

Le differenze tra calciatori possono essere spiegate dalle reali esigenze fisiche della gara. Queste analisi costituiscono la base del modello di prestazione nel calcio. In partita ogni ruolo e ogni giocatore è dipendente da molti fattori. La sua posizione in campo, e quella dei suoi compagni, degli avversari, la tattica della nostra squadra e di quella avversaria influenzano in maniera netta il suo modello di movimento.

 

Alta velocità e alta intensità: cosa cambia nel modello prestativo nel calcio

 

Per moltissimi anni la valutazione della performance del calciatore è stata legata solo alla distanza percorsa e alle relative soglie di velocità. Queste però non considerano il costo energetico della corsa e la quantificazione delle accelerazioni e decelerazioni.

Tuttavia, a seguito dell’introduzione del new match analysis approach (figura 2), si è potuto valutare e classificare non sono la distanza percorsa e le relative soglie di velocità, ma anche le soglie di accelerazione e decelerazione, e le fasce di potenza metabolica, prodotto del costo energetico (J/m/kg) per la velocità (m/s). Questo ha costituito una rivoluzione nell’analisi del modello di prestazione nel calcio. 

La nostra ricerca, pubblicata e analizzata nel nuovo Corso GPS spiegato qui, ci mostra come la velocità è stata classificata nelle sei tradizionali zone e per ogni fascia abbiamo calcolato come media ± deviazione standard tutte le distanze percorse e le durate (s) in ogni categoria.

 

Il modello di prestazione nel calcio e le zone di velocità

Ecco di seguito i minuti percorsi nelle zone di velocità.

  • Walking: 3068 ± 284 s
  • Jogging: 994 ± 139 s
  • Low Speed Running: 529 ± 151 s
  • Intermediate Speed Running: 133 ± 49
  • High Speed Running: 45 ± 22
  • Maximum Speed Running: 16 ± 13 s

Ecco di seguito i metri percorsi nelle zone di velocità.

  • Walking: 2834 ± 255 m
  • Jogging: 2283 ± 335 m
  • Low Speed Running: 1917 ± 552 m
  • Intermediate Speed Running: 654 ± 242 m
  • High Speed Running: 270 ± 132 m
  • Maximum Speed Running: 113 ± 97 m

 

Come rappresentiamo la velocità? 

 

Nell’articolo sulla velocitàabbiamo parlato in modo dettagliato dell’argomento. Qui invece, vogliamo proporre un modo molto semplice per leggere la distanza e il tempo nelle zone di velocità.

Nei due grafici potete trovare i nostri dati rappresentati per partita vinta e per partita persa, nel primo e nel secondo tempo.

 

Grafico 1. Distanza (m) e tempo (s) secondo le classi di velocità durante una partita vittoriosa nei due tempi di gioco.
Grafico 2. Distanza (m) e tempo (s) secondo le classi di velocità durante una partita persa nei due tempi di gioco.

 

Basta analizzare la velocità per comprendere il modello di prestazione?

 

Metabolic Power vs. Speed. Il giocare è pigro o un grande lavoratore? Energy Cost and Metabolic Power in Elite Soccer: A New Match Analysis Approach

È ormai noto che i sistemi di match analysis e GPS (per saperne di più), che si limitano nell’analisi solamente della velocità trascurano l’aspetto fondamentale del calcolo dell’accelerazione e della potenza metabolica. Senza di essi è difficile avere un’idea chiara del modello di prestazione nel calcio.

Le ricerche condotte in letteratura scientifica da alcuni autori e in Italia dal Prof. Colli ci dicono che per la corretta conoscenza del modello di prestazione nel calcio risulta fondamentale conoscere sia la velocità ed il picco di velocità. Tuttavia, senza l’utilizzo di altri numeri e dati di tipo accelerativo o decelerativo la nostra analisi sarà troppo limitante e fuorviante.

 

La rivoluzione dei GPS

 

Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha studiato il modello di prestazione nel calcio non solamente tramite la video match analysis. Infatti ciò è avvenuto anche direttamente, sul campo, attraverso l’uso di dispositivi “Global Positioning System” (GPS).

Sull’onda di questa vera e propria rivoluzione, moltissime aziende che sviluppano vari dispositivi per lo sport, come software e app, hanno costruito i propri GPS e i propri programmi di analisi, con modelli matematici differenti e quindi con dati spesso difficili da confrontare.

L’accelerazione 

 

Sebbene limitazioni nelle misurazioni possano caratterizzare l’applicazione del GPS, alcuni autori hanno dimostrato come questo strumento, con un campionamento adeguato, possa essere importante per la conoscenza approfondita del modello di prestazione nel calcio. Inoltre, sono diventati fondamentali  per lo sviluppo di efficaci programmi di allenamento e per la riduzione dell’insorgenza degli infortuni.

Infatti, secondo quanto riportato da studi precedenti, un’accurata valutazione dell’accelerazione risulta fondamentale per gli spostamenti veloci che l’atleta compie nel corso della gara.

Pertanto, da quanto esaminato in letteratura “sul campo”, questa metodica di analisi consente una definizione specifica del modello di prestazione nel calcio, atta a quantificare accuratamente i carichi di lavoro. In questo modo si è favorita la definizione di un programma di lavoro adeguato che consideri specificatamente carichi né troppo elevati, né scarsi, ma allenanti.

La potenza metabolica nel modello di prestazione 

 

Il Prof. Pietro Enrico di Prampero che parla della sua invenzione, la potenza metabolica

In Analisi della prestazione di una squadra giovanile professionista di calcio mediante l’utilizzo di GPS da noi condotto, e pubblicato su Italian Journal of Posturology and Rehabilitation, ho descritto un modello di prestazione di una squadra giovanile di calcio mediante l’utilizzo di dispositivi GPS. Inoltre, sono state quantificate le richieste metaboliche (i.e., potenza metabolica istantanea, media) e neuromuscolari (i.e., accelerazioni, decelerazioni).

Nel nostro articolo sulla potenza metabolica nel modello prestativo nel calcio (leggi qui)abbiamo indagato proprio l’origine di questo metodo rivoluzionario di calcolo applicato al calcio.

Un ”nuovo” approccio all’analisi del modello prestativo 

 

Per la prima volta nell’articolo di Osgnach et al, nel 2010 si è parlato di match analysis e potenza metabolica. Prima la potenza metabolica era stata solo applicata ad altri sport ed utilizzata dai fisiologi di fama mondiale per calcolare il carico dello sportivo, moltiplicando il costo energetico alla velocità percorsa (o che sta percorrendo). 

Nel calcio, ha permesso di valutare con precisione l’accelerazione e poi stimare la potenza metabolica media che è stata poi utilizzata in tutte le fasi di gioco. 

Seguendo le idee del Prof. Colli e del gruppo Laltrametodologia, pubblicate nel 2011 e continuate sul blog laltrametodologia.com(qui trovate un riferimento di una delle tantissime presentazioni), abbiamo analizzato le variabili fisiche in riferimento al possesso della palla (i.e., tempo di possesso palla vs tempo di non possesso palla) che sono avvenute durante la gara.

 

Analisi della prestazione col GPS

 

Nel nostro Corso online sui GPS nel calcio ti insegniamo passo a passo come utilizzare i GPS con la tua squadra e a creare il modello prestativo per ogni singolo giocatore. Se vuoi iscriverti clicca qui: GPS nel calcio

Per approfondire l’argomento modello di prestazione, alta intensità e potenza metabolica continua a leggere i nostri articoli.

Andrea Licciardi

 

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