I test di valutazione funzionale dell’atleta, nel corso degli anni, hanno preso sempre più potere. I preparatori atletici e gli allenatori, da sempre interessanti a valutare gli atleti, hanno cercato di creare dei test validi ed affidabili per misurare la forza esplosiva e la potenza dei propri atleti.
L’evoluzione tecnologica ha portato oggi ad utilizzare strumenti come le piattaforme di forza, i tappetini (es. Bosco) e i sensori ottici (es. Optojump) per accompagnare l’allenatore durante la misurazione e per fornire in tempo reale il dato numerico ricercato durante il test di salto.
Dopo aver analizzato il Vertec Jump Test e il Test di Sargent, oggi parliamo di uno dei test più famosi e popolari lo Squat Jump (SJ).
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Che cos’è lo Squat Jump Test
Lo squat jump (SJ) è una misura semplice, pratica, valida e molto affidabile della potenza degli arti inferiori.
Inserito nella batteria dei test di Bosco (1983), ideata dal Prof. Carmelo Bosco considerato come il più importante ricercatore italiano nella Scienza dello sport, è diventato un test fondamentale, in tutto il mondo, per molti allenatori della forza e per molti sport scientist.
Il Test dello Squat Jump non deve essere confuso con il Countermovement Jump (CMJ), o con il test Abalakov Jump o con gli altri test, perché ha un impostazione specifica.
Come sviluppare lo Squat Jump Test
Nella batteria di test pensata dal Prof. Carmelo Bosco, lo Squat Jump riveste una parte importante della valutazione. Essendo meno comunemente usato rispetto al CMJ, può essere importante anche per identificare le capacità di resistenza reattiva di un atleta.
Da questa visione, come vedrete ora nell’articolo, possiamo trarre informazioni in quanto può essere confrontato con le prestazioni durante il ciclo di accorciamento rapido e il test di resistenza reattiva come il Drop Jump Test.
Come sappiamo dai libri sullo Squat Jump e sulla Forza, il test SJ richiede che l’atleta si “fermi” in una posizione semi-squat, angolo circa 90° e braccia bloccate ai fianchi, e poi al via del valutare salti più in alto possibile estendendo le gambe.
Perché utilizzare lo Squat Jump Test
Negli sport di squadra la capacità di saltare, di essere potenti ed esplosivi è importante. Infatti, la potenza è da considerarsi un fattore critico, secondo Docherty et al., 2009, e testare l’atleta con lo SJ può darci delle informazioni molto utili.
Per Markovic et al., 20014 la misura infatti è pratica e affidabile, se si rispettano le condizioni del test (angolo di misura costante e assenza di contro-movimento) della potenza erogata negli arti inferiori. I ricercatori, inoltre, hanno collegato le prestazioni SJ con i test di velocità nello sprint (Harris, 2008) e alla forza relativa durante il back squat 1RM (Haun, 2015).
Tutto questo ci sembra dire come lo SJ può essere un test appropriato per gli atleti che partecipano agli sport di squadra che devono produrre molta potenza e forza esplosiva.
Come eseguire lo Squat Jump Test
Per eseguire correttamente uno squat jump, come suggerito in precedenza (braccia ai fianchi bloccati, angolo di circa 90° cosce pavimento e senza contro-movimento) è importante comprendere che ogni volta bisogna farlo in un ambiente coerente, senza disturbi.
L’attrezzatura richiesta per calcolare il salto, attraverso il tempo di volo (o altri algoritmi propri), può essere scelta tra tappetino di contatto, piattaforma di forza, videocamera e software, piattaforma a infrarossi o accelerometri.
L’allenatore si dovrà fornire di un PC o un quaderno e annotarsi le misurazioni di ogni atleta, testato almeno per 3 prove intervallate da un recupero che permetta di esprimere la massima qualità nel test. Verrà scelta poi la misurazione migliore tra le 3 e verranno registrati tutti i parametri fondamentali a tale valutazione.
Criticità dello Squat Jump Test
Se si fa un po’ caso all’esperienza e alla pratica utilizzando questo test ci si può accorgere come la misurazione può essere alterata da alcuni fattori:
- diversità nell’angolo di partenza
- gestione della fase di volo
- spostamento e atterraggio
Questi aspetti non sono da trascurare; infatti bisogna richiedere al proprio atleta di partire nella maniera più appropriata al test, controllo il suo salto (vedere se spinge solamente di gambe o usa la schiena per darsi forza), guardare se non ruota troppo in volo e valutare il suo punto di atterraggio.
Per essere più utile all’allenatore o al preparatore fisico si può riprendere, attraverso una telecamera, il test e prendere la misura (con più attendibilità) solamente quando l’atleta ha veramente familiarizzato con il test dal punto di vista coordinativo e sa realmente saltare, come da richiesta.
Cosa si può calcolare con lo Squat Jump Test
Nella maggior parte dei casi, le prestazioni SJ sono riportate come altezza di salto (cm) o come potenza di picco relativa (W · kg-1).
L’altezza del salto è una stima della variazione di altezza nel centro di massa dell’atleta, o del tempo di volo impiegato dall’atleta durante la prova. Possono essere misurate anche altre variabili di prova come quelle elencate di seguito, ma ciò richiede attrezzature speciali come una piattaforma di forza.
- Forza di picco (N)
- Forza di picco relativa (N · kg-1)
- Potenza di picco (W)
- Velocità di picco (M · s-1)
- Rate of force development (N · s-1)
- Impulso (N · s)
In termini di misurazione delle prestazioni del salto verticale, il tempo di volo è considerato il metodo più valido e affidabile per calcolare l’altezza del salto (Balsalobre-Fernandez, 2014).
La nostra idea sullo Squat Jump Test
SJ ha dimostrato di essere una misura valida e affidabile della forza esplosiva ed è uno dei test più popolari e più usati da noi preparatori fisici. La misura dello SJ, deve essere integrare al Test CMJ e al Salto in avanti per poter avere un profilo generale della capacità di forza dell’atleta.
Per noi, questo test, non deve sostituire ma integrare la misura del profilo Forza-Velocità, con il carico, ma può portare il preparatore fisico e l’allenatore a programmare nella maniera migliore i carichi di allenamento.
Ci sono delle condizioni fondamentali che permettono all’allenatore di misurare nella maniera migliore l’atleta, come abbiamo riportato nel Corso Online – Preparazione Pre-Campionato.
Per essere valido il Test deve rispettare tutte le condizioni, elencate in precedenza, e deve essere insegnato bene agli atleti alle prime armi.
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Bibliografia
- Balsalobre-Fernandez, C, Tejero-Gonza´ lez, CM, del Campo- Vecino, J, and Bavaresco, N. The concurrent validity and reliability of a low-cost, high-speed camera-based method for measuring the flight time of vertical jumps. J Strength Cond Res 28(2): 528–533, 2014
- Bosco, C, Luhtanen, P, and Komi, PV. A simple method for measurement of mechanical power in jumping. Eur J Appl Physiol Occup Physiol 50: 273–282, 1983.
- Docherty, D, Robbins, D, and Hodgson, M. (2004). Complex training revisited: A review of its current status as a viable training approach. Strength Cond J, 27(4), pp.50-55.
- Haun C. (2015). An Investigation of the Relationship Between a Static Jump Protocol and Squat Strength: A Potential Protocol for Collegiate Strength and Explosive Athlete Monitoring. Unpublished Master’s Thesis.
- Markovic, G., D. Dizdar, I. Jukic, and M. Cardinale. Reliability and factorial validity of squat and countermovement jump tests. J. Strength Cond. Res. 18(3):551–555. 2004