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Indice di forza reattiva (RSI): il quadrante della forza reattiva

In che modo l'RSI ci può aiutare nella costruzione di un atleta migliore? In cosa consiste il quadrante della forza reattiva?

RSI
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Tra gli strumenti più pratici per quantificare la capacità di forza esplosiva negli atleti, l’Indice di Forza Reattiva (RSI) (Reactive Strength Index) si è affermato come una metrica chiave. L’RSI è progettato per misurare l’efficienza con cui un atleta utilizza il ciclo di allungamento-accorciamento (SSC) (Stretch-Shortening Cycle).

Sebbene l’RSI sia da tempo un pilastro nelle valutazioni sul campo, la sua visualizzazione in un modello a quadranti bidimensionale—il Quadrante della Forza Reattiva (RSQ) (Reactive Strength Quadrant)—offre un’interpretazione notevolmente più sfumata e attuabile. L’RSQ, specialmente se abbinato a tecnologie di misurazione precise come i tappeti a interruttore (ad esempio Plyomat), consente ai preparatori di valutare quanto bene e quanto velocemente un atleta produce forza, fornendo contesto ai risultati individuali e guidando decisioni di allenamento più mirate.

La base fisiologica della forza reattiva

 

score rsi

La forza reattiva è definita come la capacità neuromuscolare di sfruttare dinamicamente ed efficientemente l’SSC—attraverso la pre-attivazione ottimale, la rigidità controllata, le transizioni eccentrico-concentriche rapide e la minima perdita di energia—per massimizzare la produzione di forza in un breve lasso di tempo.

Questa capacità non è monolitica; è meglio compresa come una fusione di due sistemi interconnessi:

  1. L’Abilità (Software). Riguarda la coordinazione neuromuscolare e la capacità di timing dell’atleta. Include:
    • Propriocezione e Anticipazione: Riconoscimento del tempo e preparazione dei tessuti all’impatto.
    • Pre-attivazione: L’irrigidimento dei muscoli prima dell’atterraggio.
    • Riflesso da Allungamento e Drive Neurale: Il potenziamento dell’output concentrico tramite rapidi loop riflessi.
    • Controllo Motorio: La capacità del cervello di regolare quando e come la forza viene applicata.
  2. La Capacità (Hardware).Riguarda le qualità meccaniche e strutturali del sistema muscolo-tendineo che supportano il movimento veloce e potente. Include:
    • Rigidità Tendinea e Ritorno Elastico: La capacità di immagazzinare e restituire energia elastica con isteresi minima.
    • Interazione Muscolo-Tendine: L’azione muscolare quasi-isometrica mentre i tendini si allungano e si accorciano.
    • Tasso di Sviluppo della Forza (RFD): La velocità con cui la forza può essere applicata concentricamente dopo l’atterraggio.

Quando sia l’abilità (software) sia la capacità (hardware) sono adeguatamente sviluppate, l’atleta può minimizzare il tempo di contatto al suolo (GCT) e massimizzare il tempo di volo, che sono i tratti distintivi di un’alta forza reattiva.

 

L’indice di forza reattiva (RSI) e le sue interpretazioni

 

calcolo rsi

L’RSI, introdotto originariamente da Flanagan & Comyns (2008), si calcola come:

RSI=Tempo di Volo(Flight Time)/ Tempo di Contatto al Suolo (Ground Contact Time, GCT)

L’RSI funge da misura pratica sul campo della forza reattiva. Infatti, valuta quanta forza verticale (tramite l’altezza del salto) viene generata nel minor tempo possibile. Un valore di RSI elevato suggerisce un movimento rapido e potente, riflettendo un efficiente ritorno elastico del tendine, un forte drive neurale e un buon controllo della rigidità nelle attività SSC veloci (fast SSC).

È cruciale ricordare che l’RSI è un proxy, non una misurazione diretta della meccanica tendinea o della funzione neuromuscolare. Due atleti possono raggiungere lo stesso punteggio RSI utilizzando strategie reattive molto diverse, uno favorendo l’elasticità e l’altro la velocità di transizione.

Come guida generale per le valutazioni RSI 10/5 (10-5 rebound jump test):

  • RSI inferiore a 2.0. Indica lo sviluppo della forza reattiva e tempi di contatto più lunghi.
  • RSI tra 2.0 e 3.5. Rappresenta una reattività moderata e una transizione da SSC più lento a più veloce.
  • RSI superiore a 3.5. Indica una reattività d’élite e una funzione elastica efficiente.

Questi valori non sono etichette di “buono” o “cattivo”, ma piuttosto una bussola per indirizzare il tempo speso nel processo di allenamento.

Il quadrante della forza reattiva (RSQ): una mappa per la programmazione

 

RSQ

Per aggiungere chiarezza all’output RSI, i dati possono essere tracciati graficamente utilizzando il Quadrante della Forza Reattiva (RSQ), ponendo il Tempo di Contatto al Suolo (GCT) sull’asse X e l’Altezza del Salto sull’asse Y.

Questa visualizzazione è fondamentale perché, per convenzione ampiamente accettata nel settore, le azioni pliometriche con contatti molto brevi sono chiamate SSC veloce, mentre quelle con contatti più lunghi sono chiamate SSC lento. Una soglia pratica e spesso riesaminata è di circa 250 millisecondi (ms): i contatti $<250\text{ ms}$ si comportano come SSC veloce, mentre quelli $>250\text{ ms}$ come SSC lento.

L’RSQ suddivide il profilo dell’atleta in quattro zone operative:

Quadrante Asse X (GCT) Asse Y (Altezza Salto) Caratteristica Dominante Esempi Tipici
🔵 Alta Reattività (Top-Left) Basso GCT Alta Altezza Ritorno elastico d’élite e rapida applicazione della forza Drop Jumps (<250ms), Tuck Jumps, Sprint a massima velocità
🔴 Dominanza Forza (Top-Right) Alto GCT Alta Altezza Forte output di forza, ma transizione SSC più lenta Depth Jumps con ammortamento lungo, Salti verticali caricati
🟢 Velocità/Coordinazione (Bottom-Left) Basso GCT Bassa Altezza Rigidità e ritmo efficienti, ma limitata forza verticale Pogos, Rhythm Hops, Esercizi di sprint (A-skips)
🟡 Bassa Reattività/Generale (Bottom-Right) Alto GCT Bassa Altezza Lavoro fondazionale o reattività diminuita (giovani, riabilitazione) Marcia, Rope Skipping a bassa intensità, Depth Drops (Stick)

L’RSQ aggiunge contesto ai risultati RSI, mostrando come viene generato l’output. Permette ai coach di identificare se l’atleta necessita di diventare più forte (Top-Right), più veloce (Top-Left), o più coordinato (Bottom-Left).

 

Programmazione guidata dai dati RSI

 

drop jump test

Il sistema Plus Plyos Tier System traduce i punteggi RSI in decisioni chiare di programmazione, strutturando lo sviluppo pliometrico dal controllo (base) all’espressione massimale della velocità. Ogni quadrante dell’RSQ si allinea perfettamente a uno dei Tier di Plus Plyos.

 

Dettaglio dei tier e allineamento RSQ

 

Nella tabella seguente vediamo i vari tier e i range RSI corrispondenti.

Tier Plus Plyos Range RSI Corrispondente Quadrante RSQ Corrispondente Focus di Allenamento Qualità Primaria Sviluppata
Deep Tier < 2.0 🟡 Bassa Reattività Controllo eccentrico, abilità di atterraggio, propriocezione, capacità tissutale Dissipazione della forza, Yielding
Medium Tier 2.0 – 2.75 🔴 Alta Verticale / Contatto Lento Ritmo e capacità di transizione, atterraggi ritmici submassimali Sviluppo della potenza (Slow SSC)
Light Tier 2.75 – 3.5 🟢 Veloce Contatto / Bassa Verticale Rigidità elastica, reattività ritmica, contatti ad alta frequenza/bassa ampiezza Stiffness, Quick Redirection
Ping Tier > 3.5 🔵 Alta Reattività Esposizione elastica massimale, massimo intento neurale Maximal Reactivity, Neural Efficiency

Prescrizioni e progressioni dettagliate per quadrante

 

Nei prossimi paragrafi andiamo ad analizzare le varie progressioni per ognuno dei quadranti.

 

🔵 Quadrante alta reattività (Ping Tier)

 

Questo quadrante mira all’uso massimale dell’SSC veloce, dominato dal tendine, dalla rigidità e dalla rapida trasmissione della forza.

  • Esercizi Esempio: Drop Jumps focalizzati sul GCT minimo e alto rimbalzo (non nella concezione di Depth Jump Verkhoshansky), Pogos ad alta soglia, Fast Bounds, Shock Jumps.
  • Coaching: Focalizzarsi sul “colpisci e vai” (hit and go); caviglia rigida, suolo “silenzioso”, postura alta. Verificare GCT/RSI per assicurare l’ingresso nella zona SSC veloce.
  • Programming Ranges: Volume basso, intento alto: 3–5 set x 3–5 contatti; riposo lungo (≥ 2–3 min). Lavoro ad alto stress, riservato ad atleti avanzati che hanno una solida base di forza.

 

🔴 Quadrante dominanza forza (Medium Tier)

 

Addestra output esplosivi dominati dalla forza, dove l’accoppiamento SSC è più lento. Utile per colmare il divario tra il lavoro di forza pesante e le qualità di “rimbalzo”.

  • Esercizi Esempio: Depth Jumps nello stile del shock method di Verkhoshansky (ottimizzare l’altezza di rimbalzo, non il contatto minimo), Salti Verticali Caricati (es. Hex bar, 20–30% BW), Split Stance Leaps.
  • Coaching: Enfatizzare il timing del contromovimento e la piena estensione anca-ginocchio-caviglia. L’obiettivo è l’altezza di rimbalzo massimale.
  • Programming Ranges: Volumi moderati: 3–5 set x 3–6 ripetizioni. I Depth Jumps shock method sono ad alto stress e richiedono prerequisiti adeguati (forza, meccanica di atterraggio).

 

🟢 Quadrante velocità/coordinazione (Light Tier)

 

Addestra il ritmo neurale, la rigidità della caviglia/ginocchio e la postura a frequenze di passo elevate con contatti brevi ma spostamento modesto. Ottimo per la meccanica di sprint e la “elasticità” (bounciness).

  • Esercizi Esempio: Pogo series (bilaterali e unilaterali), Hops rapidi in loco, Rudiment series, Speed Box Touches.
  • Coaching: Priorità alla cadenza e alla postura; mantenere range piccoli e ritmici. Possono essere usati come primer tra sprint o lavori di forza.
  • Programming Ranges: Può essere utilizzato frequentemente: 2–4 set x 8–15 contatti o bout di 10–20 secondi; affaticamento minimo.

 

🟡 Quadrante bassa reattività (Deep Tier)

 

Addestra le abilità fondazionali: controllo di frenata, postura, allineamento e capacità tissutale, con contatti più lunghi e piccoli spostamenti. Essenziale per atleti giovani, fasi di ritorno all’allenamento (return-to-train) e periodi di deload.

  • Esercizi Esempio: Depth Drops (con mantenimento della posizione, stick), Salti Squat sub-massimali, Progressioni March-to-Skip, Rope Skipping a ritmo facile.
  • Coaching: Atterraggi silenziosi e controllati; ginocchia in linea, bacino arretrato, torso allineato. Costruire la tolleranza prima di avanzare a SSC veloci.
  • Programming Ranges: 3–5 set x 3–5 ripetizioni Depth Drops; volume settimanale basso-moderato.

 

Applicazione pratica e progressive development dell’indice di forza reattiva

 

test di salto con pedana

Il valore dell’RSQ è che fornisce il percorso di progressione. La progressione ideale per un atleta che sviluppa la propria reattività è:

  1. Deep Tier (fondazione)
  2. Medium Tier (sviluppo del ritmo)
  3. Light Tier (rigidità e reattività)
  4. Ping Tier (shock e output massimale)

Questo percorso riflette il miglioramento delle competenze motorie e l’aumento dei punteggi RSI dell’atleta.

 

Esempio di Programmazione dell’RSI

 

Se un coach valuta un atleta con RSI medio di 1.95 e GCT di  0.27”, questo profilo suggerisce un SSC di transizione, non ancora efficiente nel lavoro elastico veloce.

Settimana Focus Primario Tier Dominante Esempi di Esercizi
1–6 Controllo e Ritmo (RSI < 2.0) Medium Tier (2x/settimana) + Deep Tier (1x/settimana) + Light Tier (1x/settimana) Medium (bounds, split stance leaps), Deep (controlled landings), Light (pogos, fast linear hops)

Dopo la rivalutazione, se l’RSI supera 2.5, si può procedere gradualmente all’integrazione di esposizioni Ping Tier (Quadrante Blu).

Considerazioni sul Contesto e sulla Misurazione: L’RSI varia in base a diversi fattori, tra cui la superficie, l’altezza della caduta e l’affaticamento.

  1. Superficie: Le superfici più rigide accorciano il GCT e favoriscono l’SSC veloce; le superfici più morbide allungano il GCT e devono essere utilizzate deliberatamente.
  2. Altezza della Caduta: L’altezza della scatola non è un parametro univoco; “più alto” non è automaticamente “migliore” per l’RSI o lo stress tissutale. La progressione deve essere guidata dagli outcome (RSI e altezza di rimbalzo).
  3. Monitoraggio: Se l’obiettivo è la reattività, è imperativo verificare che il GCT sia effettivamente 250ms e monitorare l’RSI. La qualità del Drop Jump degrada rapidamente con la fatica, manifestandosi in un RSI drift.

 

Conclusioni: L’RSI come porta d’accesso

 

L’Indice di Forza Reattiva (RSI) non è solo un numero: è una porta d’accesso per comprendere come gli atleti coordinano, controllano e reindirizzano la forza in contesti limitati dal tempo. Il Quadrante della Forza Reattiva (RSQ) fornisce il livello aggiuntivo di contesto, mostrando come viene generato quell’output.

Quando interpretati congiuntamente, RSI e RSQ aiutano a perfezionare la programmazione pliometrica, a supportare le strategie di gestione del carico e a guidare la profilazione atletica e la riabilitazione. La programmazione efficace deve fluire attraverso tutti e quattro i tier durante l’anno, costruendo controllo (Deep/Yellow), ritmo (Medium/Red), rigidità (Light/Green) e, infine, reattività massimale (Ping/Blue). Il valore risiede nell’identificare dove l’atleta è reattivo e nel disegnare il percorso verso la destinazione desiderata.

 

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Alessandro Lonero
Preparatore fisico 360 Futsal. Esperto di allenamento in palestra, preparazione fisica e nutrizione segue atleti professionisti e lavora nel futsal professionistico. Cura nel dettaglio il programma nutrizionale e la periodizzazione dei carichi di allenamento di tantissimi atleti professionisti e amatori.
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