Warm up tecnico nel calcio: il riscaldamento integrato

Come fare un riscaldamento, o warm up, tecnico con esercizi scelti per prepararsi al meglio all'attività fisica e all'allenamento di calcio?
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Come è possibile svolgere un warm up tecnico nel calcio? In letteratura è ormai piuttosto semplice reperire articoli che siano incentrati sull’analisi di proposte esercitative di tipo situazionale. Queste proposte sono legate al gioco del calcio sia in modo integrato che destrutturato.

Con la stessa semplicità però non è semplice reperire proposte che riguardino il riscaldamento, o warm up, di tipo tecnico nel calcio. E’ infatti possibile imbattersi in parecchie proposte “a secco”. Inoltre, se ne trovano altre generalmente collocate successivamente a queste ultime, identificate come “attivazioni tecniche”.

La possibilità di sollecitare contemporaneamente gli aspetti entrambe le modalità di lavoro può essere rappresentata da esercitazioni di avviamento motorio integrate. Queste proposte di warm up tecnico devono avere un orientamento tattico almeno di uno o alcuni dei macro principi di gioco.

 

Il warm up tecnico: proposte metodologiche 

 

In questo modo, in particolare nei dilettanti e nei settori giovanili, dove problematiche di “educazione” al lavoro, spazi ed attrezzature, l’esercitazione di warm up tecnico integrata rappresenta un mezzo per ottimizzare la seduta.

Scegliendo però questa modalità operativa in sede di programmazione e verifica dell’attività in campo si incontra una prima problematica.

Infatti, non esiste nessuna indicazione o protocollo (come per esempio accade per il “FIFA+11”) che offra parametri o indicazioni di lavoro per essere sicuri che l’attività proposta sia “controllata”.

 

Le caratteristiche del warm up tecnico 

 

In linea generale infatti è noto che un’attività di avviamento motorio, warm up tecnico, deve prevedere una durata non inferiore ai 10’.

Qui avremo un innalzamento della temperatura di 1°-3°C e un aumento della frequenza cardiaca e respiratoria per aumentare la viscosità muscolare. Inoltre aumenterà l’apporto sanguigno ai muscoli e migliorerà la qualità della trasmissione degli stimoli nervosi.

Tutto ciò, migliora la successiva performance.

 

Quali adattamenti deve apportare un warm up tecnico nel calcio 

 

Quello che è inoltre altresì noto è come warm up tecnico nel calcio abbia anche una valenza “piscologica”. Infatti, aiuta l’atleta a prepararsi mentalmente all’attività che dovrà svolgere. Ciò senza dimenticare che anche nei bambini l’attività iniziale è utile per contestualizzare il momento della giornata.

Nei bambini e spesso anche negli adulti, l’attività ludica inziale permette di “scaricare le tensioni” della giornata e di diventare più recettivi e predisporli all’apprendimento che dovrà verificarsi nelle attività successive.

Quello che invece manca sono indicazioni e un’analisi di quello che deve essere il livello accettabile delle sollecitazioni se si considera il modello prestativo di un calciatore.

 

Come preparare un warm up tecnico

 

Non è infatti disponibile nessuna analisi di quale carico dal punto di vista metabolico o neuro-muscolare si possa ritenere accettabile e corretto. Per ritenere un’esercitazione adeguata ad essere considerata un warm up tecnico nel calcio, non deve essere eccessivamente “blanda” nè eccessivamente “intensa”.

Di seguito vengono quindi riportate delle esercitazioni che sono state utilizzate durante il periodo pre-competitivo con i relativi dati rilevati dal G.P.S.

Disponendo solo della semplice “osservazione empirica” e constatando l’assenza di eventi traumatici, queste esercitazioni sono state ritenute quindi idonee allo scopo. Nonostante ciò presentano parecchie differenze quantitative.

 

Gli esercizi da svolgere nel warm up tecnico

 

L’esercizio 1 si svolgeva all’interno dell’area di rigore. Si aveva quindi uno spazio rettangolare di 16,5 mt x 40,3 circa, e prevedeva un possesso palla con vincoli di psicocinetica dove le squadre composte da 8 giocatori ciascuna erano divisi in due sotto gruppi di colori differenti. Il possesso poteva avvenire solo a colori alternati. Lo scopo era quello di effettuare senza intercetto un numero prestabilito di passaggi.

L’esercizio 2 si svolgeva in uno spazio di dimensioni 25 x 25 mt, invece prevedeva due squadre da 10 giocatori. Queste dovevano mantenere il possesso di palla utilizzando gli arti superiori e al raggiungimento di un numero prestabilito di passaggi, senza subire intercetto. Inoltre dovevano effettuare una transizione veloce, con conduzione o passaggio diretto per realizzare una segnatura nella porta collocata nella metà campo opposta a dove si conclude la serie di passaggi.

L’esercizio 3 si svolgeva in uno spazio di dimensioni 25 x 25 mt, invece prevedeva che due squadre da 10 giocatori. Questi dovevano mantenere il possesso di palla utilizzando gli arti superiori e al raggiungimento di un numero prestabilito di passaggi, senza subire intercetto, dovessero effettuare un passaggio con “calcio profondo” per un compagno. Inoltre, questi doveva ricevere in una zona delimitata tipo football americano.

 

Altre proposte

 

L’esercizio 4 si svolgeva in uno spazio di diviso come in figura delle dimensioni di 50 x 40 mt. Questo prevedeva che due squadre da 10 giocatori dovessero mantenere il possesso di palla utilizzando gli arti superiori, senza potere entrare in area di rigore e al raggiungimento di un numero prestabilito di passaggi. Inoltre non dovevano subire intercetto, dovevano effettuare un passaggio nelle zone evidenziate in figura dove un compagno accorrente doveva effettuare un cross per effettuare una segnatura.

L’esercizio 5 si svolgeva in uno spazio di dimensioni 25 x 25 mt, invece prevedeva che due squadre da 10 giocatori. Questi dovevano mantenere il possesso di palla utilizzando gli arti superiori. Inoltre al raggiungimento di un numero prestabilito di passaggi, senza subire intercetto, dovevano tentare di realizzare una segnatura in una delle 4 porticine collocate sui 4 lati del campo.

L’esercizio 6 si svolgeva all’interno dell’area di rigore, quindi uno spazio rettangolare di 16,5 mt x 40,3 circa. Questo prevedeva un possesso palla dove le due squadre composte da 10 giocatori dovevano mantenere il possesso e riuscire a creare, per la realizzazione di un punto la concatenazione mani-piede-testa.

 

Quali parametri osservare nel warm up tecnico 

 

Mediamente le proposte svolte nel warm up tecnico risultano al di sotto dei valori che si raggiungono in partita. E’ infatti evidente per quanto riguarda i valori metabolici e neuro-muscolari.

Valutando in modo specifico poi i recuperi durante le esercitazioni i valori legati alla durata dei tempi di recupero passivo sono inferiori rispetto a quelli di gara. Ciò conferma di fatto che durante le esercitazioni proposte, sebbene a bassa intensità i giocatori siano sempre in movimento.

 

Che esercitazioni scegliere

Nelle 6 esercitazioni  solamente la n°1 presenta dei valori sia metabolici che neuromuscolari vicini e spesso superiori a quelli della partita. Però, è una di quella che presenta meno specificità rispetto al gioco del calcio.

Tutti gli altri warm up tecnici, hanno valori al di sotto di quelli del modello prestativo. Anche la n°4, che pur si avvicina facendo registrare in particolare un valore relativo al tempo di recupero passivo al minuto (Trpass/min) più basso di quello della partita.

A questo punto è necessario domandarsi se, una proposta di warm up tecnico, debba essere effettuata se pur lontana dal modello prestativo. Per fare ciò, è bene considerare tutte le opzioni di manipolazione degli spazi, numero di giocatori e vincoli di regolamento.

Luca Bellini

 

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