Apriamo questa nuova sezione dedicata all’anatomia dell’apparato muscolo-scheletrico con un gruppo muscolare che, in ambito sportivo, viene spesso trascurato.
I Muscoli intrinseci del piede, nonostante le differenti origini ed inserzioni (tutte comprese tra la tuberosità calcaneare e le ossa metatarsali), presentano delle caratteristiche comuni che permettono di classificarli sotto un unico gruppo:
- Sono rivestiti dall’aponeurosi plantare
- Sostengono l’arco plantare e permettono la flessione, l’abduzione l’adduzione delle dita del piede (in particolare dell’alluce).
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Quali sono i muscoli del piede
L’aponeurosi permette di organizzare questi muscoli in 4 fasce in base alla loro profondità. Proseguendo in ordine, dallo strato più profondo a quello più superficiale e da mediale a laterale, si individuano:
- Muscolo interosseo plantare
- Flessore breve dell’alluce, adduttore obliquo dell’alluce, adduttore trasverso dell’alluce, flessore breve del mignolo
- Muscoli lombricali, muscolo quadrato della pianta
- Adduttore dell’alluce, flessore breve delle dita, abduttore del mignolo
Figura 1 McKeon, Patrick O., et al. “The foot core system: a new paradigm for understanding intrinsic foot muscle function.” British journal of sports medicine 49.5 (2015): 290-290.
In questo articolo abbiamo trattato anche i muscoli flessori del piede: clicca qui.
La struttura del piede
La complessa azione coadiuvata di tutti questi muscoli e dei rispettivi tendini, oltre all’azione passiva dei legamenti intrinseci del piede, identifica quattro archi plantari:
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Longitudinale mediale
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Longitudinale laterale
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Metatarsale trasversale anteriore
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Metatarsale trasversale posteriore
Il mantenimento di un adeguato arco plantare, come vedremo in seguito, è un elemento estremamente importante sia per la salute che la performance. Corrette strategie di allenamento possono essere messe in pratica, e sono elencate nei paragrafi successivi.
La sua funzione
Questa struttura garantisce la corretta ammortizzazione dell’intero peso corporeo da parte del piede ed è alla base di tutti i movimenti che avvengono in stazione eretta.
Per questo motivo, è indispensabile il mantenimento dei fisiologici archi plantari. Ciò è importante soprattutto in tutti quegli sport che, durante la competizione o l’allenamento, richiedono di indossare scarpe che costringono il piede in una posizione fissa (calcio, rugby, football americano ecc…).
La tendenza al piede piatto (riduzione dall’altezza dell’arco plantare) o al piede cavo (aumento dell’altezza dell’arco plantare) sono condizioni che possono favorire la comparsa di problematiche alle strutture di sostegno soprastanti e, in molti casi, derivano da un’alterata funzionalità dei muscoli plantari.
L’allenamento dei muscoli del piede
La letteratura scientifica più recente ha iniziato ad occuparsi dei muscoli del piede, ed ha permesso di identificare alcuni approcci utili all’allenamento di questo importante gruppo muscolare.
Tra le diverse proposte abbiamo selezionato 3 pratiche semplici ed efficaci che possono essere introdotte in qualsiasi programma di allenamento di qualsiasi sport.
Ancora oggi si tende a sottovalutare l’allenamento e il trattamento del piede nel suo complesso. Ciò è profondamente errato, in quanto esso rappresenta la prima struttura di interfaccia con il mondo esterno, ed il mezzo grazie al quale vengono trasmesse le forze al suolo. Un piede “disfunzionale” non permette performance ottimali.
Tecniche utili
- Automassaggio con acuball. L’utilizzo dell’automassaggio permette di ridurre le tensioni agendo sia sulla componente attiva sia su quella passiva dei muscoli plantari. La pratica prevede l’esecuzione di piccoli movimenti del piede in tutte le direzioni facendo rotolare l’acuball sulla pianta del piede.
- Allenamento dei muscoli plantari. Lo “short foot manoeuvre” (o esercizio di accorciamento del piede) consiste nella contrazione dei muscoli plantari intrinseci con lo scopo di accorciare il piede tramite l’accentuazione dell’arco plantare. Un protocollo della durata di 4 settimane che prevedeva 30 ripetizioni isometriche di 5 secondi (per un totale di 3 minuti totali) si è rivelato in grado di aumentare l’altezza della volta plantare.
- Barefoot training. La camminata o l’allenamento a piedi nudi o con scarpe minimali permette di rinforzare i muscoli della fascia plantare. Inoltre permette di stimolare maggiormente i recettori podalici inibiti dal continuo utilizzo di calzature tradizionali.
Bibliografia
- Michael Schunke, “Topografia e funzione dell’apparato locomotore”
- McKeon, Patrick O., et al. “The foot core system: a new paradigm for understanding intrinsic foot muscle function.” British journal of sports medicine 49.5 (2015): 290-290.
- Mulligan EP, Cook PG. Effect of plantar intrinsic muscle training on medial longitudinal arch morphology and dynamic function. Man Ther 2013; 18:425–30.