Beach volley: che cos’è, regole e richieste fisiche

Uno degli sport olimpici più belli e più seguiti, ogni anno genera un pubblico enorme nelle sue competizioni e amanti in giro per il mondo che lo pratico in ogni spiaggia.
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Il beach volley è una delle attività più praticata durante l’estate in spaggia, dove tutti si mettono a giocare senza regole precise.

Ma come mai questo sport è diventato così importante? In quanti si gioca e quali sono le sue regole?

In questo articolo scopriremo che cos’è il beach volley, analizzando il modello di prestazione e le richieste fisiche.

Come si gioca a beach volley?

 

Il beach volley è uno sport di squadra che nasce come una variante alla pallavolo. Due squadre composte da due persone ciascuna si scontrano su un campo di sabbia, di 16×8 metri (ogni campo è un 8×8 m), diviso da una rete. 

L’altezza e le caratteristiche della rete sono le stesse della pallavolo (2.24m per le donne e 2.43 per gli uomini). 

Una partita è articolata in set e la vittoria si assegna al meglio dei tre set. Per vincere un set sono necessari 21 punti, con un vantaggio minimo di due punti. Ad esempio, in caso di parità al termine del secondo set, il terzo e ultimo set si assegna alla squadra che ottiene per prima 15 punti con un vantaggio minimo di due punti.

Inoltre si effettua cambio campo alla fine di ogni set, ogni sette punti e suoi multipli durante il primo e il secondo set, ogni cinque punti e suoi multipli nel terzo ed ultimo set. Questo viene fatto per mediare tra le due squadre le caratteristiche del campo, come insolazione e ventilazione.

Quali sistemi energetici sono coinvolti?

 

Lo sport è caratterizzato dalla sua natura intermittente. Infatti si alternano brevi periodi di attività massimale o sub-massimale a fasi di attività a moderata o bassa intensità per periodi più lunghi. Infatti il rapporto gioco/pausa è di 1:4 (Colli et al, 2007). La FC viene molto sollecitata al punto che durante il gioco è molto spesso compresa tra l’85 ed il 95% della FCmax (Colli et al, 2007).

Purtroppo nel Beach Volley, gli studi principali sono stati effettuati solo nel World Tour maschile. Hanno dimostrato che, in media, la durata è di circa 21-23 minuti per set. Invece, il numero di rally (considerata l’insieme delle azioni con cui si effettua un punto) per set è di circa 39-40. Il tempo totale di riposo e la durata di ogni rally è rispettivamente di 17 minuti e 8,5 secondi (Giatsis et al, 2005;.. Palao et al, 2012).

L’impegno muscolare nel beach volley

 

Inoltre, le variabili situazionali del gioco possono avere un effetto sulle caratteristiche fisiche. Ad esempio, la continuità dello scambio aumenta il numero di azioni compiute dai giocatori, dei contatti, dei salti e dei colpi. (Giatsis e Papadopoulou, 2003).

Infatti gli studi, condotti nelle partite maschili del World Tour, hanno dimostrato che i giocatori eseguono in media 100 salti per set, e sei salti per rally (Pérez-Turpin et al, 2008).

La qualità di opposizione assume grande rilevanza nello spiegare i comportamenti rilevanti di squadre e giocatori (Mesquita e Marcelino, 2013). Inoltre alcune delle variabili situazionali (come la qualità di opposizione) può avere un effetto marcato sulla performance sportiva. (Lago, 2009; Marcelino et al, 2010, 2011; Marcelino et al, 2012; Miguel-Angel et al 2013; O’Donoghue e Mayes, 2013; Taylor et al, 2008).

In effetti, le relazioni tra qualità di opposizione e di efficacia nelle azioni degli sport con una rete (. Marcelino et al, 2010; O’Donoghue et al, 2008) sono già stati identificati.

Per esempio, nella pallavolo al coperto, Marcelino et al. (2012) hanno dimostrato che la qualità di opposizione ha interagito con le prestazioni in servizio e attacco Ciò ha rivelato che le squadre hanno mostrato diverse strategie offensive in funzione del posizionamento dei loro avversari. 

La biomeccanica specifica nel beach volley

 

 

Le richieste fisiche nel beach volley

Inoltre, nel beach volley, uno degli aspetti che influenzato le caratteristiche fisiche dei giocatori, per lo meno in difesa e nelle azioni di contro-attacco, è il ruolo del giocatore. Può essere muratore e specialista di difesa (Homberg e Papageorgiou, 1994).

Il muratore può eseguire più salti perché deve murare (block) ogni attacco dell’avversario. Lo specialista in difesa (defense) può avere più contatti e/o colpi con il pallone se è coinvolto nella fase di difesa e contrattacco. Il ruolo del giocatore è direttamente associato ai differenti profili di prestazione e alle differenti caratteristiche antropometriche. Queste consentono loro di svolgere in maniera ottimale il diverso ruolo nel gioco (Palao et al, 2008).

Purtroppo nel Beach volley, solo uno studio è stato condotto per valutare ciò che differenzia le azioni fisiche compiute dai giocatori. Questo ha dimostrato che il muratore esegue più salti (33 salti), a maggioranza verticale nell’azioni, e il difensore (28 salti) per set (Palao et al, 2014).

Inoltre, questi studi relativi alle caratteristiche fisiche degli atleti e situazionali del gioco sono stati effettuati solo nelle alte competizioni (Giatsis et al, 2005;. Palao et al, 2012; Pérez-Turpin et al, 2008).

 

Bibliografia

  • Anguera, M. (2003) Observational methods (general). In: Encyclopedia of Psychological Assessment. Ed: R. Fernández-Ballestores. Sage; London.
  • Arruda, M. and Hespanhol, J. (2008) Physiology of volleyball. Phorte;São Paulo.
  • Colli, R., Buglione, A., Ranocchi, G., & D Ottavio, S. (2007). Beach volley: estensione della pallavolo indoor o un altro sport?. SDS, 75, 59.
  • Giatsis, G. and Papadopoulou, S. (2003) Effects of reduction in dimensions of the court on timing characteristics for men’s
    beach volleyball matches. International Journal of Volleyball Research 6(1), 6-9.
  • Giatsis, G., Zetou, E. and Tzetzis, G. (2005) The effect of rule changes for the scoring system on the duration of the beach volleyball game. Journal of Human Movement Studies 48(1), 15-23.
  • Homberg, S. and Papageorgiou, A. (1994) Handbook for beach volleyball. Meyer & Meyer Verlag.
  • Lago, C. (2009) The influence of match location, quality of opposition, and match status on possession strategies in professional association football. Journal of Sports Sciences 27(13), 1463-1469.
  • Magalhães, J., Inácio, M., Oliveira, E., Ribeiro, J. and Ascensão, A. (2011) Physiological and neuromuscular impact of beachvolleyball with reference to fatigue and recovery. Journal of Sports Medicine & Physical Fitness 51, 66-73.
  • Marcelino, R., Mesquita, I. and Sampaio, J. (2010) Efficacy of the volleyball game actions related to the quality of opposition. The Open Sports Sciences Journal 3, 34-35.
  • Marcelino, R., Mesquita, I. and Sampaio, J. (2011) Effects of quality of opposition and match status on technical and tactical performance in elite volleyball. Journal of Sports Sciences 29(7), 733-741.
  • Marcelino, R., Sampaio, J. and Mesquita, I (2012) Attack and serve performances according to the match period an quality of opposition in elite volleyball matches. Journal of Strength and Conditioning Research 26(12), 3385-3391.
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