Quando si parla di allenamento, si suole distinguere le capacità motorie in capacità coordinative e capacità condizionali. Le capacità coordinative permettono agli atleti di eseguire movimenti precisi e fluidi, mentre quelle condizionali foniscono la forza, la resistenza e la velocità necessarie per competere ad alto livello.
Troppo spesso il focus dell’allenamento si concentra solo su quelle condizionali, trascurando l’importanza fondamentale della coordinazione. In questo articolo ci occuperemo della definizione e della classificazione delle diverse capacità coordinative e del loro ruolo nel calcio. Infine forniremo alcune proposte pratiche per lo sviluppo di questo importante aspetto della preparazione fisica.
La classificazione più intuitiva ed utilizzata distingue:
- Capacità condizionali: relative agli aspetti energetici e quantitativi del movimento (forza, velocità, resistenza e flessibilità).
- Capacità coordinative: connesse alla capacità del sistema nervoso di avviare e controllare il movimento.
Capacità Coordinative | Capacità Condizionali |
Controllano movimento | Producono energia |
Sistema nervoso | Sistema muscolare |
Es: equilibrio, orientamento | Es: forza, velocità |
Modello integrato del sistema delle capacità motorie.
Table of Contents
Importanza delle Capacità Motorie nello Sport
Le capacità motorie sono cruciali per il successo atletico. Negli sport di squadra, una solida base di capacità motorie permette agli atleti di:
- Eseguire movimenti precisi e coordinati
- Adattarsi rapidamente a situazioni di gioco mutevoli
- Mantenere prestazioni elevate per tutta la durata della competizione
Il miglioramento delle capacità motorie porta a una maggiore efficienza tecnica e tattica. Gli atleti con capacità motorie ben sviluppate possono:
- Apprendere nuove tecniche più rapidamente
- Ridurre il rischio di infortuni
- Incrementare la loro versatilità in campo
L’allenamento mirato delle capacità motorie è quindi fondamentale per ottimizzare le prestazioni sportive e favorire lo sviluppo atletico a lungo termine.
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Le Capacità Motorie: esempi negli sport di squadra
Gli sport di squadra richiedono una combinazione unica di capacità motorie coordinative e condizionali. Ogni disciplina presenta esigenze specifiche che influenzano lo sviluppo e l’applicazione di queste capacità durante il gioco e l’allenamento.
- Nel calcio, le capacità coordinative come l’equilibrio e la destrezza sono fondamentali per il controllo di palla e i cambi di direzione rapidi. La resistenza aerobica è essenziale per mantenere l’intensità per 90 minuti.
- La pallacanestro richiede un’eccellente coordinazione oculo-manuale per il tiro e il passaggio. La potenza esplosiva degli arti inferiori è cruciale per i salti e gli scatti brevi.
- Nel volley la coordinazione fine è necessaria per la precisione dei colpi. La forza esplosiva degli arti superiori è determinante per schiacciare e servire con potenza.
- Il rugby combina forza massimale per i contatti fisici con resistenza anaerobica per gli sprint ripetuti. L’agilità è fondamentale per evitare i placcaggi.
Cosa sono le Capacità Coordinative?
Le capacità coordinative sono abilità motorie che consentono di organizzare, controllare e regolare il movimento in modo efficace. Si distinguono dalle capacità condizionali perché non dipendono principalmente dalla forza o dalla resistenza, ma dalla qualità del controllo motorio.
Le classificazioni di Harre, Blume e Zaciorskij attuano una prima distinzione differenziando capacità coordinative generali e capacità coordinative Speciali.
Le prime, ossia le capacità coordinative generali, consentono il raggiungimento di un livello ottimale di coordinazione motoria e sono interdipendenti tra loro.
Le capacità coordinative speciali sono invece sette, e correlate alla estrema complessità e variabilità del movimento sportivo specifico.
Capacità Coordinative Generali: quali sono?
Le tre capacità coordinative generali identificate da Harre sono interdipendenti tra di loro. Se adeguatamente sviluppate, consentiranno il raggiungimento di un livello ottimale di coordinazione motoria.
Questo renderà il soggetto in grado di apprendere velocemente e correttamente tutti i movimenti di cui avrà bisogno in ambito sportivo e non solo. Inoltre permette di eseguirli e combinarli in maniera efficace in modo da raggiungere lo scopo prefissato.
- Capacità di Apprendimento Motorio
Permette di acquisire nuovi schemi motori. Una sua mancata stimolazione può rallentare l’apprendimento di nuovi movimenti, influenzando negativamente la prestazione sportiva. - Capacità di Controllo Motorio
Favorisce il coordinamento delle azioni nello spazio e nel tempo, dando scopo e significato al movimento. I neuroni a specchio svolgono un ruolo cruciale in questa capacità. - Capacità di Adattamento e Trasformazione
Permette di risolvere compiti motori anche in condizioni impreviste, adattandosi a situazioni mutevoli.
Capacità di apprendimento motorio
È la capacità coordinativa più importante. Essa rappresenta il presupposto per lo sviluppo di tutte le altre e consiste nella capacità di apprendere nuovi gesti e azioni motorie che prima non si conoscevano.
Deve essere sviluppata e mantenuta costantemente in allenamento. Infatti, se non adeguatamente stimolata, porterà ad un ritardo nella velocità di apprendimento dei nuovi schemi motori. Inoltre, riscontreremo difficoltà nella comprensione delle sequenze motorie più complesse.
È una fase cruciale, che richiede un elevata concentrazione a carico del sistema nervoso. Esso dovrà acquisire le informazioni necessarie alla progettazione del movimento per poi generare gli impulsi nervosi che costituiscono il comando motorio.
Capacità di controllo motorio
È la capacità coordinativa che permette di coordinare le azioni motorie nello spazio e nel tempo per il raggiungimento di un obiettivo prefissato. Permette, quindi, di dare un significato pratico e uno scopo all’azione motoria. Inoltre costituisce il secondo momento fondamentale nell’acquisizione di un nuovo schema motorio.
Le ricerche di Rizzolatti et al. sui neuroni a specchio sono risultatee fondamentali in questo senso. Queste hanno identificato nei neuroni a specchio delle strutture in grado di identificare e riprodurre un movimento sulla base della sua finalità.
Queste scoperte hanno rivoluzionato l’approccio all’apprendimento motorio. Hanno infatti dato una possibile spiegazione alla capacità di apprendimento per imitazione ed enfatizzandone la sua importanza.
Capacità di adattamento e trasformazione
E’ la capacità coordinativa che permette di risolvere compiti motori in modo adeguato in ogni condizione.
L’atleta, dopo aver appreso il compito motorio tramite la capacità di apprendimento e dopo averlo contestualizzato nel tempo e nello spazio esercitando il controllo motorio, è ora in grado di modificare e adattare il progetto motorio. In tal modo può affrontare adeguatamente le situazioni impreviste e sconosciute che l’ambiente presenta. Così, potrà raggiungere l’obiettivo prefissato anche in condizioni non ottimali e mutevoli.
Capacità coordinative speciali: cosa sono?
L’estrema complessità e varietà dei diversi aspetti del movimento che differenziano le discipline sportive ha reso necessaria un’ulteriore classificazione, più dettagliata, delle capacità coordinative. Questa ha portato alla definizione di sette capacità coordinative speciali messe in relazione con le capacità coordinative generali.
Le sette capacità coordinative speciali sono:
- Accoppiamento e combinazione dei movimenti: es. collegare rincorsa e tiro in porta.
- Differenziazione sensoriale: dosare la forza nei passaggi o tiri.
- Equilibrio: mantenere la stabilità in diverse condizioni.
- Orientamento spazio-temporale: posizionarsi correttamente in campo.
- Ritmo (timing): scegliere il momento giusto per agire.
- Reazione: rispondere a stimoli semplici o complessi.
- Trasformazione: anticipare variazioni ambientali o esterne.
Negli sport di squadra, le capacità coordinative speciali assumono particolare importanza. Queste includono l’equilibrio, la reattività e la capacità di adattamento rapido: queste abilità permettono agli atleti di adattarsi rapidamente alle situazioni di gioco in continua evoluzione.
Come già accennato, la capacità di apprendimento motorio è alla base della creazione dello schema motorio. E’ quindi collegata a tutte le capacità coordinative speciali.
La capacità di controllo motorio è correlata alle capacità di coordinazione segmentaria (o di accoppiamento e combinazione), differenziazione, orientamento e ritmo. Invece, la capacità di adattamento e trasformazione agisce in stretto contatto con le capacità di equilibrio, orientamento, ritmo, reazione e trasformazione.
Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
È la capacità coordinativa che permette di collegare diversi movimenti consecutivi (ad esempio nell’azione di rincorsa e tiro in porta) o contemporanei (azione associata di gambe e braccia nel nuoto) tra loro. In tal modo si può realizzarne uno unico e fluido.
Capacità di differenziazione sensoriale
Questa capacità coordinativa permette la corretta integrazione delle informazioni in entrata (percezioni cinestesiche, temporali e spaziali). Il fine è dosare l’impegno muscolare in modo da realizzare l’azione ricercata.
Capacità di equilibrio
È la capacità coordinativa che permette di mantenere o ripristinare una posizione stabile del corpo da fermo (equilibrio statico), in movimento (equilibrio dinamico) e in aria (equilibrio di volo).
Capacità di orientamento spazio-temporale
Consiste nella capacità di posizionare adeguatamente il corpo e i suoi segmenti nello spazio e nel tempo rispetto anche ai compagni, agli avversari, e agli attrezzi.
Capacità di ritmo
La capacità di seguire un ritmo è di fondamentale importanza più per gli sport ciclici come la corsa o il ciclismo, negli sport di situazione. Questa capacità coordinativa si esprime maggiormente nel concetto di timing.
Con il termine “timing” s’intende la giusta scelta di tempo per compiere un’azione che richiede una grande precisione spazio-temporale.
Capacità di reazione
È la capacità coordinativa che consente di iniziare ad eseguire un’azione motoria in modo corretto e appropriato in risposta ad un segnale che può essere:
- Atteso. Pensiamo al colpo di pistola all’inizio di una competizione sui 100 metri piani. In questo caso si parla di capacità reazione semplice: una qualità determinata quasi totalmente a livello genetico e solo parzialmente migliorabile con l’allenamento. Il tempo che intercorre tra la presentazione del segnale e l’inizio del movimento viene definito “tempo di reazione” ed è dato dalla somma del tempo necessario al sistema nervoso centrale per elaborare il comando motorio e di quello necessario a trasmettere il segnale ai muscoli tramite le strutture nervose periferiche.
- Inatteso. Pensiamo alla parata del portiere durante un rigore. Questo tipo di azione viene definita reazione complessa e richiede più tempo rispetto alla reazione semplice in quanto l’atleta, prima di poter elaborare un programma motorio di risposta, dovrà essere in grado di utilizzare le informazioni in entrata per decidere quale azione è efficace per raggiungere lo scopo prefissato. Per questo motivo, l’esperienza è fondamentale in quanto reagire ad una situazione già vissuta risulta essere molto più veloce ed efficace rispetto alla prima volta che ci si trova in una situazione. Esempi di reazione semplice (start 100 metri piani) e complessa (parate del portiere)
Tipo di Reazione | Caratteristiche | Esempio |
Semplice | Stimolo noto, risposta predefinita | Partenza sprint |
Complessa | Stimolo variabile, risposta adattativa | Parata del portiere |
Capacità di trasformazione
Questa capacità consente di percepire o prevedere possibili variazioni esterne o ambientali che intervengono durante lo svolgimento dell’azione motoria.
Anche in questo caso, possedere un bagaglio di esperienze motorie ampio permette di risolvere i compiti motori in maniera più efficace e rapida.
Capacità coordinative nel Calcio
Come per tutti gli sport di situazione e di squadra, lo sviluppo delle capacità coordinative è di primaria importanza per il calciatore e, soprattutto in ambito giovanile. Questo dovrebbe essere l’obiettivo principale della maggior parte delle sedute di allenamento.
Le capacità motorie rappresentano il fondamento della prestazione atletica in ogni sport, ma nel calcio moderno assumono un ruolo ancora più cruciale.
Guardando alle classificazioni proposte in questo articolo è evidente come l’obiettivo dell’allenatore e del preparatore atletico di calcio sia quello di sviluppare tutte le capacità coordinative in quanto, seppur in maniera differente e con un’importanza relativa diversa, tutte risultano necessarie all’atleta durante la prestazione.
La capacità di accoppiamento è essenziale per combinare diversi movimenti, come correre e calciare simultaneamente.
Esempi di Capacità Coordinative nel Calcio
Nel calcio la capacità di reazione si manifesta quando un giocatore risponde rapidamente a un cambio di situazione. Ad esempio, un difensore che intercetta un passaggio imprevisto.
La capacità di ritmo è evidente nei dribbling, dove il giocatore alterna velocità e direzione. Un centrocampista che esegue dei saltelli prima di un passaggio stimola questa capacità.
La capacità di trasformazione del movimento si osserva quando un attaccante cambia improvvisamente direzione per superare un avversario. Queste abilità si affinano con esercizi specifici e situazioni di gioco realistiche.
Capacità coordinative nel calcio: qual è l’età migliore per svilupparle?
Lo sviluppo delle capacità motorie nei giovani atleti richiede un approccio mirato e progressivo. L’allenamento deve concentrarsi su esercizi specifici che stimolano sia le capacità coordinative che quelle condizionali, tenendo conto delle fasi di crescita.
Le osservazioni empiriche e gli studi classici dei più famosi pedagogisti hanno permesso di identificare la cosiddetta età d’oro della motricità. Sembrerebbe, infatti, che il periodo compreso tra gli 8 e gli 11 anni sia il più adatto allo sviluppo delle capacità coordinative che, quindi, dovrebbero ricoprire un ruolo fondamentale all’interno delle esercitazioni pratiche.
Questa teoria è stata ulteriormente ampliata portando all’elaborazione del concetto di “fase sensibile”, ovvero quel periodo dello sviluppo durante il quale il bambino è particolarmente ricettivo verso una determinata capacità motoria. Il tutto si traduce in linee guida dettagliate per ogni singola capacità motoria, molto utili per programmare l’attività sportiva delle squadre giovanili nel lungo periodo.
Sebbene queste indicazioni pongano le basi teoriche per una corretta impostazione del lavoro giovanile, le evidenze scientifiche a supporto di questa teoria sono state recentemente rivisitate da alcuni esperti del settore e una revisione dello scorso anno ha elaborato un approccio che gli autori definiscono “olistico” in cui la settorializzazione delle capacità motorie viene eliminata, a favore di una proposta basata sulla recettività del soggetto ad un compito specifico.
Come migliorare le capacità coordinative: esercizi per il calciatore
Ricordando che, ovviamente, l’esercitazione più mirata e specifica per lo sviluppo delle capacità coordinative nel calciatore rimane la partita di calcio, la proposta di esercizi durante gli allenamenti, guidata dall’obiettivo di sviluppare queste qualità, permette di migliorare le abilità di gioco e di apprendimento del bambino e di porre i presupposti fondamentali per il la crescita di atleti in grado di apprendere e risolvere compiti motori più efficacemente e velocemente possibile.
A questo scopo, di seguito sono indicate alcune esercitazioni pratiche mirate al miglioramento delle differenti capacità coordinative.
Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
Esercitazione: conduzione della palla con un piede verso i palloni posizionati in campo mentre, con l’altro, si tira in porta.
Capacità di differenziazione sensoriale
Questa capacità, nel calcio, è il presupposto per dosare la forza durante il tiro o il passaggio. Per questo motivo, tutte le esercitazioni che mettano in contrasto passaggi o tiri, lunghi o corti aiutano a sviluppare questa capacità.
Esercitazione: calciare la palla verso alcune paretine o compagni posti a distanze diverse per poi concludere con un tiro in porta.
Capacità di equilibrio
È possibile stimolare la capacità di equilibrio riducendo la superficie di appoggio disponibile o rendendola instabile.
Esercitazione: l’atleta conduce cercando di appoggiare i piedi esclusivamente sulle righe del campo, salta sulle pedane bosu atterrando prima col piede destro e poi col sinistro, tira in porta e conclude saltando da un cerchio blu ad uno rosso atterrando con il piede destro nei cerchi blu e con il sinistro in quelli rossi.
Capacità di orientamento spazio-temporale
Questa capacità è fondamentale per il posizionamento in campo del calciatore, in particolare nelle fasi aeree di gioco.
Esercitazione: il giocatore numero 1 riceve a turno la palla dai giocatori 2-3-4-5 e, dopo aver eseguito un controllo orientato, tira in una delle porticine.
Capacità di ritmo
Come già ricordato, la capacità di ritmo, nel calcio, si esprime maggiormente come “timing” ovvero la capacità di scegliere il giusto momento per compiere un’azione.
Esercitazione: i giocatori 2-3-4-5 conducono la palla in senso antiorario mentre il giocatore 1 cerca di colpire le paretine nel tempo che passa tra il passaggio di un giocatore e l’altro.
Capacità di reazione
Esercitazione: il giocatore conduce portandosi verso l’allenatore. In prossimità del cono arancione l’allenatore indicherà quale birillo raggiungere (rosso o blu). Il giocatore, raggiunto il birillo, esegue un tiro in tiro in porta. L’esercizio può essere reso più difficile tramite l’introduzione di disturbi quale l’utilizzo contrastante delle braccia rispetto all’indicazione vocale da parte dell’allenatore (indicare col braccio verso sinistra per distrarre dal comando vocale “rosso”).
Capacità di trasformazione
Questa capacità si declina nella capacità di anticipazione. Per tutte le esercitazioni di questo tipo è necessaria l’interazione con il compagno in quanto il giocatore impara, tramite l’esperienza, a predire le azioni dell’avversario sulla base dei suoi movimenti preparatori.
Esercitazione: il giocatore 1 conduce la palla fino al cono e, da qui, decide se dirigersi verso il cono blu o quello rosso. Il giocatore 2, senza palla, dovrà cercare di intuire la decisione del compagno e arrivare al cono prima di lui.
Domande Frequenti sulle Capacità Coordinative
Quali sono i benefici delle capacità coordinative negli sport di squadra?
Le capacità coordinative migliorano la performance atletica, riducono gli infortuni e aumentano la precisione nei movimenti.
Qual è l’importanza delle capacità coordinative generali e speciali negli sport di squadra?
Le capacità coordinative generali forniscono una base ampia di abilità motorie. Migliorano l’adattabilità dell’atleta a situazioni di gioco diverse e imprevedibili. Le capacità coordinative speciali sono cruciali per l’esecuzione efficace dei gesti tecnici specifici dello sport. Permettono agli atleti di eseguire movimenti complessi con precisione e fluidità.
Come si allenano le capacità coordinative?
Attraverso esercizi specifici come quelli descritti sopra, combinati con allenamenti funzionali e multi-disciplinari.
Sono importanti anche per i dilettanti?
Certo. Allenare la coordinazione è essenziale a tutti i livelli per migliorare le prestazioni e il divertimento nel gioco.
Come si integra il lavoro coordinativo con quello condizionale?
L’ideale è progettare esercizi che combinino elementi coordinativi con richieste condizionali, aumentando progressivamente la complessità e l’intensità.
Quali sono gli esercizi più efficaci per sviluppare le capacità motorie condizionali negli sport di squadra?
Gli esercizi ad alta intensità e breve durata sono particolarmente efficaci. Lo sprint training, esercizi di forza e lavori pliometrici migliorano la potenza e la resistenza alla fatica. L’interval training e gli esercizi sport-specifici aiutano a sviluppare la resistenza aerobica e anaerobica. Questi esercizi replicano le richieste energetiche tipiche degli sport di squadra.
In che modo le capacità coordinative influenzano le prestazioni negli sport di squadra come il calcio e la pallavolo?
Le capacità coordinative sono cruciali per l’efficacia tecnica e tattica. Nel calcio, migliorano il controllo di palla, la precisione dei passaggi e i movimenti rapidi. Nella pallavolo, influenzano la precisione dei servizi, la coordinazione nei colpi e i movimenti rapidi in difesa. Atleti con buone capacità coordinative prendono decisioni più rapide e accurate durante il gioco.
Come si possono integrare gli allenamenti delle capacità coordinative e condizionali nelle routine di squadra?
L’integrazione richiede una pianificazione attenta. Gli allenamenti possono iniziare con esercizi di riscaldamento che coinvolgono entrambe le capacità. Esercizi tecnici sport-specifici possono essere combinati con elementi di condizionamento fisico. Ad esempio, percorsi tecnici ad alta intensità o esercizi di resistenza con la palla.
Come possono essere valutate le capacità motorie condizionali e coordinative in un contesto di squadra?
I test di campo sono efficaci per valutare queste capacità. Per le condizionali, si utilizzano test come lo yo-yo test per la resistenza e sprint test per la velocità. Per le coordinative, si impiegano test di agilità, equilibrio e precisione tecnica. La valutazione durante situazioni di gioco reali fornisce informazioni preziose sulle prestazioni in contesto.
Quali sono le metodologie più efficaci per l’allenamento delle capacità condizionali nei giovani atleti di squadra?
Per i giovani atleti, l’allenamento deve essere graduale e variato. L’enfasi dovrebbe essere posta sullo sviluppo multilaterale, evitando la specializzazione precoce. Giochi e esercizi divertenti che sviluppano le capacità condizionali sono efficaci. L’allenamento della forza deve essere adattato all’età, privilegiando esercizi a corpo libero e con carichi leggeri.
Referenze
[1] Rizzolatti, Giacomo, and Laila Craighero. “The mirror-neuron system.” Annu. Rev. Neurosci. 27 (2004): 169-192.
[2] Van Hooren, Bas, and Mark De Ste Croix. “Sensitive periods to train general motor abilities in children and adolescents: do they exist? A critical appraisal.” Strength & Conditioning Journal 42.6 (2020): 7-14.