• Strength and conditioning
    • Articoli
    • Abbonamento
    • Corsi Online
      • Corso – Periodizzazione della Forza
      • Corso – Velocity Based Training
      • Corso – Allenamento isoinerziale
    • Webinar
  • Nutrizione
    • Articoli
    • Abbonamento
  • Recupero funzionale
    • Articoli
    • Abbonamento
    • Corsi Online
      • Corso Online – Injury Risk Reduction
      • Corso – Biomeccanica nello Sport
      • Bundle Injury Pack
  • Articoli scientifici
  • Corsi di formazione
    • Corso Online – GPS nel calcio
    • Corso Online – Preparazione Pre-Campionato
No Result
View All Result
  • Strength and conditioning
    • Articoli
    • Abbonamento
    • Corsi Online
      • Corso – Periodizzazione della Forza
      • Corso – Velocity Based Training
      • Corso – Allenamento isoinerziale
    • Webinar
  • Nutrizione
    • Articoli
    • Abbonamento
  • Recupero funzionale
    • Articoli
    • Abbonamento
    • Corsi Online
      • Corso Online – Injury Risk Reduction
      • Corso – Biomeccanica nello Sport
      • Bundle Injury Pack
  • Articoli scientifici
  • Corsi di formazione
    • Corso Online – GPS nel calcio
    • Corso Online – Preparazione Pre-Campionato
No Result
View All Result
PerformanceLab
No Result
View All Result

Le capacità coordinative negli sport di squadra

Quando si parla di allenamento, si suole suddividere per comodità le "capacità" in coordinative e condizionali. Troppo spesso il focus dell'allenamento si concentra solo su quelle condizionali.

Luca Caiani by Luca Caiani
15/06/2021
in Articoli sulle Performance
6 min read
0
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su LinkedinCondividi su Whatsapp

Capacità coordinative e condizionali sono capacità motorie. All’interno di esse rientrano tutte le caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede. Esse permettono l’apprendimento e l’esecuzione dei vari movimenti. Assieme agli schemi motori di base, rappresentano gli elementi fondamentali per lo sviluppo della motricità.

La classificazione più intuitiva ed utilizzata distingue:

  • Capacità condizionali: relative agli aspetti energetici e quantitativi del movimento (forza, velocità, resistenza e flessibilità).
  • Capacità coordinative: connesse alla capacità del sistema nervoso di avviare e controllare il movimento.

Modello integrato del sistema delle capacità motorie.

Academy FreeAcademy Free

In questo articolo ci occuperemo della definizione e della classificazione delle diverse capacità coordinative e del loro ruolo nel calcio. Infine forniremo alcune proposte pratiche per lo sviluppo di questo importante aspetto della preparazione fisica.

 

Indice dei contenuti

  • Capacità coordinative: Quali sono?
  • Capacità coordinative generali
    • Capacità di apprendimento motorio
    • Capacità di controllo motorio
    • Capacità di adattamento e trasformazione
  • Capacità coordinative speciali
    • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
    • Capacità di differenziazione sensoriale
    • Capacità di equilibrio
    • Capacità di orientamento spazio-temporale
    • Capacità di ritmo
    • Capacità di reazione
    • Capacità di trasformazione
  • Capacità coordinative nel calcio
    • Capacità coordinative nel calcio: quando allenarle?
  • Esercizi per migliorare le capacità coordinative nel calciatore
    • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti
    • Capacità di differenziazione sensoriale
    • Capacità di equilibrio
    • Capacità di orientamento spazio-temporale
    • Capacità di ritmo
    • Capacità di reazione
    • Capacità di trasformazione
  • Referenze:
  •  
  • Vuoi diventare esperto nel movimento? 

Capacità coordinative: Quali sono?

 

Le classificazioni di Harre, Blume e Zaciorskij attuano una prima distinzione differenziando capacità coordinative generali e capacità coordinative Speciali.

Le prime, ossia le capacità coordinative generali, consentono il raggiungimento di un livello ottimale di coordinazione motoria e sono interdipendenti tra loro.

Le capacità coordinative speciali sono invece sette, e correlate alla estrema complessità e variabilità del movimento sportivo specifico.

 

Capacità coordinative generali

 

Visualizza immagine di origineLe tre capacità coordinative generali identificate da Harre sono interdipendenti tra di loro. Se adeguatamente sviluppate, consentiranno il raggiungimento di un livello ottimale di coordinazione motoria.

Questo renderà il soggetto in grado di apprendere velocemente e correttamente tutti i movimenti di cui avrà bisogno in ambito sportivo e non solo. Inoltre permette di eseguirli e combinarli in maniera efficace in modo da raggiungere lo scopo prefissato.

 

 

Capacità di apprendimento motorio

 

È la capacità coordinativa più importante. Essa rappresenta il presupposto per lo sviluppo di tutte le altre e consiste nella capacità di apprendere nuovi gesti e azioni motorie che prima non si conoscevano.

Deve essere sviluppata e mantenuta costantemente in allenamento. Infatti, se non adeguatamente stimolata, porterà ad un ritardo nella velocità di apprendimento dei nuovi schemi motori. Inoltre, riscontreremo difficoltà nella comprensione delle sequenze motorie più complesse.

È una fase cruciale, che richiede un elevata concentrazione a carico del sistema nervoso. Esso dovrà acquisire le informazioni necessarie alla progettazione del movimento per poi generare gli impulsi nervosi che costituiscono il comando motorio.

 

Capacità di controllo motorio

 

È la capacità coordinativa che permette di coordinare le azioni motorie nello spazio e nel tempo per il raggiungimento di un obiettivo prefissato. Permette, quindi, di dare un significato pratico e uno scopo all’azione motoria. Inoltre costituisce il secondo momento fondamentale nell’acquisizione di un nuovo schema motorio.

Le ricerche di Rizzolatti et al. sui neuroni a specchio sono risultatee fondamentali in questo senso. Queste hanno identificato nei neuroni a specchio delle strutture in grado di identificare e riprodurre un movimento sulla base della sua finalità.

Queste scoperte hanno rivoluzionato l’approccio all’apprendimento motorio. Hanno infatti dato una possibile spiegazione alla capacità di apprendimento per imitazione ed enfatizzandone la sua importanza.

 

Capacità di adattamento e trasformazione

 

E’ la capacità coordinativa che permette di risolvere compiti motori in modo adeguato in ogni condizione.

L’atleta, dopo aver appreso il compito motorio tramite la capacità di apprendimento e dopo averlo contestualizzato nel tempo e nello spazio esercitando il controllo motorio, è ora in grado di modificare e adattare il progetto motorio. In tal modo può affrontare adeguatamente le situazioni impreviste e sconosciute che l’ambiente presenta. Così, potrà raggiungere l’obiettivo prefissato anche in condizioni non ottimali e mutevoli.

 

Capacità coordinative speciali

 

L’estrema complessità e varietà dei diversi aspetti del movimento che differenziano le discipline sportive ha reso necessaria un’ulteriore classificazione, più dettagliata, delle capacità coordinative. Questa ha portato alla definizione di sette capacità coordinative speciali messe in relazione con le capacità coordinative generali.

Come già accennato, la capacità di apprendimento motorio è alla base della creazione dello schema motorio. E’ quindi collegata a tutte le capacità coordinative speciali.

La capacità di controllo motorio è correlata alle capacità di coordinazione segmentaria (o di accoppiamento e combinazione), differenziazione, orientamento e ritmo. Invece, la capacità di adattamento e trasformazione agisce in stretto contatto con le capacità di equilibrio, orientamento, ritmo, reazione e trasformazione.

 

https://performancelab16.com/performance-lab-tv/?utm_source=Bloghttps://performancelab16.com/performance-lab-tv/?utm_source=Blog

Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti

 

È la capacità coordinativa che permette di collegare diversi movimenti consecutivi (ad esempio nell’azione di rincorsa e tiro in porta) o contemporanei (azione associata di gambe e braccia nel nuoto) tra loro. In tal modo si può realizzarne uno unico e fluido.

 

Capacità di differenziazione sensoriale

 

Questa capacità coordinativa permette la corretta integrazione delle informazioni in entrata (percezioni cinestesiche, temporali e spaziali). Il fine è dosare l’impegno muscolare in modo da realizzare l’azione ricercata.

 

Capacità di equilibrio

 

È la capacità coordinativa che permette di mantenere o ripristinare una posizione stabile del corpo da fermo (equilibrio statico), in movimento (equilibrio dinamico) e in aria (equilibrio di volo).

 

Capacità di orientamento spazio-temporale

 

Consiste nella capacità di posizionare adeguatamente il corpo e i suoi segmenti nello spazio e nel tempo rispetto anche ai compagni, agli avversari, e agli attrezzi.

 

Capacità di ritmo

 

La capacità di seguire un ritmo è di fondamentale importanza più per gli sport ciclici come la corsa o il ciclismo, negli sport di situazione. Questa capacità coordinativa si esprime maggiormente nel concetto di timing.

Con il termine “timing” s’intende la giusta scelta di tempo per compiere un’azione che richiede una grande precisione spazio-temporale.

 

Capacità di reazione

 

È la capacità coordinativa che consente di iniziare ad eseguire un’azione motoria in modo corretto e appropriato in risposta ad un segnale che può essere:

  • Atteso. Pensiamo al colpo di pistola all’inizio di una competizione sui 100 metri piani. In questo caso si parla di capacità reazione semplice: una qualità determinata quasi totalmente a livello genetico e solo parzialmente migliorabile con l’allenamento. Il tempo che intercorre tra la presentazione del segnale e l’inizio del movimento viene definito “tempo di reazione” ed è dato dalla somma del tempo necessario al sistema nervoso centrale per elaborare il comando motorio e di quello necessario a trasmettere il segnale ai muscoli tramite le strutture nervose periferiche.
  • Inatteso. Pensiamo alla parata del portiere durante un rigore. Questo tipo di azione viene definita reazione complessa e richiede più tempo rispetto alla reazione semplice in quanto l’atleta, prima di poter elaborare un programma motorio di risposta, dovrà essere in grado di utilizzare le informazioni in entrata per decidere quale azione è efficace per raggiungere lo scopo prefissato. Per questo motivo, l’esperienza è fondamentale in quanto reagire ad una situazione già vissuta risulta essere molto più veloce ed efficace rispetto alla prima volta che ci si trova in una situazione. Esempi di reazione semplice (start 100 metri piani) e complessa (parate del portiere)

 

Capacità di trasformazione

 

Questa capacità consente di percepire o prevedere possibili variazioni esterne o ambientali che intervengono durante lo svolgimento dell’azione motoria.

Anche in questo caso, possedere un bagaglio di esperienze motorie ampio permette di risolvere i compiti motori in maniera più efficace e rapida.

 

Capacità coordinative nel calcio

Come per tutti gli sport di situazione e di squadra, lo sviluppo delle capacità coordinative è di primaria importanza per il calciatore e, soprattutto in ambito giovanile. Questo dovrebbe essere l’obiettivo principale della maggior parte delle sedute di allenamento.

Guardando alle classificazioni proposte in questo articolo è evidente come l’obiettivo dell’allenatore e del preparatore atletico di calcio sia quello di sviluppare tutte le capacità coordinative in quanto, seppur in maniera differente e con un’importanza relativa diversa, tutte risultano necessarie all’atleta durante la prestazione.

 

Capacità coordinative nel calcio: quando allenarle?

 

Le osservazioni empiriche e gli studi classici dei più famosi pedagogisti hanno permesso di identificare la cosiddetta età d’oro della motricità. Sembrerebbe, infatti, che il periodo compreso tra gli 8 e gli 11 anni sia il più adatto allo sviluppo delle capacità coordinative che, quindi, dovrebbero ricoprire un ruolo fondamentale all’interno delle esercitazioni pratiche.

Questa teoria è stata ulteriormente ampliata portando all’elaborazione del concetto di “fase sensibile”, ovvero quel periodo dello sviluppo durante il quale il bambino è particolarmente ricettivo verso una determinata capacità motoria. Il tutto si traduce in linee guida dettagliate per ogni singola capacità motoria, molto utili per programmare l’attività sportiva delle squadre giovanili nel lungo periodo.

Sebbene queste indicazioni pongano le basi teoriche per una corretta impostazione del lavoro giovanile, le evidenze scientifiche a supporto di questa teoria sono state recentemente rivisitate da alcuni esperti del settore e una revisione dello scorso anno ha elaborato un approccio che gli autori definiscono “olistico” in cui la settorializzazione delle capacità motorie viene eliminata, a favore di una proposta basata sulla recettività del soggetto ad un compito specifico.

 

Esercizi per migliorare le capacità coordinative nel calciatore

 

Ricordando che, ovviamente, l’esercitazione più mirata e specifica per lo sviluppo delle capacità coordinative nel calciatore rimane la partita di calcio, la proposta di esercizi durante gli allenamenti, guidata dall’obiettivo di sviluppare queste qualità, permette di migliorare le abilità di gioco e di apprendimento del bambino e di porre i presupposti fondamentali per il la crescita di atleti in grado di apprendere e risolvere compiti motori più efficacemente e velocemente possibile.

A questo scopo, di seguito sono indicate alcune esercitazioni pratiche mirate al miglioramento delle differenti capacità coordinative.

 

Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti

 

Esercitazione: conduzione della palla con un piede verso i palloni posizionati in campo mentre, con l’altro, si tira in porta.

Capacità di differenziazione sensoriale

 

Questa capacità, nel calcio, è il presupposto per dosare la forza durante il tiro o il passaggio. Per questo motivo, tutte le esercitazioni che mettano in contrasto passaggi o tiri, lunghi o corti aiutano a sviluppare questa capacità.

Esercitazione: calciare la palla verso alcune paretine o compagni posti a distanze diverse per poi concludere con un tiro in porta.

Capacità di equilibrio

 

È possibile stimolare la capacità di equilibrio riducendo la superficie di appoggio disponibile o rendendola instabile.

Esercitazione: l’atleta conduce cercando di appoggiare i piedi esclusivamente sulle righe del campo, salta sulle pedane bosu atterrando prima col piede destro e poi col sinistro, tira in porta e conclude saltando da un cerchio blu ad uno rosso atterrando con il piede destro nei cerchi blu e con il sinistro in quelli rossi.

Capacità di orientamento spazio-temporale

 

Questa capacità è fondamentale per il posizionamento in campo del calciatore, in particolare nelle fasi aeree di gioco.

Esercitazione: il giocatore numero 1 riceve a turno la palla dai giocatori 2-3-4-5 e, dopo aver eseguito un controllo orientato, tira in una delle porticine.

Capacità di ritmo

 

Come già ricordato, la capacità di ritmo, nel calcio, si esprime maggiormente come “timing” ovvero la capacità di scegliere il giusto momento per compiere un’azione.

Esercitazione: i giocatori 2-3-4-5 conducono la palla in senso antiorario mentre il giocatore 1 cerca di colpire le paretine nel tempo che passa tra il passaggio di un giocatore e l’altro.

Capacità di reazione

 

Esercitazione: il giocatore conduce portandosi verso l’allenatore. In prossimità del cono arancione l’allenatore indicherà quale birillo raggiungere (rosso o blu). Il giocatore, raggiunto il birillo, esegue un tiro in tiro in porta. L’esercizio può essere reso più difficile tramite l’introduzione di disturbi quale l’utilizzo contrastante delle braccia rispetto all’indicazione vocale da parte dell’allenatore (indicare col braccio verso sinistra per distrarre dal comando vocale “rosso”).

Capacità di trasformazione

 

Questa capacità si declina nella capacità di anticipazione. Per tutte le esercitazioni di questo tipo è necessaria l’interazione con il compagno in quanto il giocatore impara, tramite l’esperienza, a predire le azioni dell’avversario sulla base dei suoi movimenti preparatori.

Esercitazione: il giocatore 1 conduce la palla fino al cono e, da qui, decide se dirigersi verso il cono blu o quello rosso. Il giocatore 2, senza palla, dovrà cercare di intuire la decisione del compagno e arrivare al cono prima di lui.

 

Referenze:

 

[1] Rizzolatti, Giacomo, and Laila Craighero. “The mirror-neuron system.” Annu. Rev. Neurosci. 27 (2004): 169-192.

[2] Van Hooren, Bas, and Mark De Ste Croix. “Sensitive periods to train general motor abilities in children and adolescents: do they exist? A critical appraisal.” Strength & Conditioning Journal 42.6 (2020): 7-14.

 

Vuoi diventare esperto nel movimento? 

 

Qual è la relazione che esiste tra forza e movimento? Come allenare la forza migliorando il movimento dei tuoi atleti? Scopri il webinar “il movimento e la forza”. Clicca qui!

Related Posts

Articoli sulle Performance

Il detraining negli atleti di resistenza

  Il detraining è la perdita parziale o completa degli adattamenti indotti dall'allenamento, in risposta a uno stimolo di...

by PerformanceLab
11/01/2023
Articoli sulle Performance

Allenamento mono o bipodalico: quali effetti sulla performance nel calcio?

L'utilizzo di esercizi di forza mono o bipodalici può avere differenti effetti sulla performance nel calcio, e nello sport...

by PerformanceLab
09/01/2023
Articoli sulle Performance

Monitoraggio del carico di allenamento nello sport

Quando parliamo di carico di allenamento con atleti e/o allenatori ci rendiamo conto di quanta confusione ci sia riguardo...

by PerformanceLab
09/12/2022
Articoli sulle Performance

Programmare una sessione di allenamento

Programmare una sessione di allenamento è un concetto antichissimo. Sin dall'antica Grecia, per preparare i Giochi Olimpici, gli atleti...

by PerformanceLab
12/12/2022

POST POPOLARI

  • Come usare il GPS nel calcio

    73 shares
    Share 73 Tweet 0
  • Test di Gacon: che cos’è

    61 shares
    Share 61 Tweet 0
  • Small sided games: la guida definitiva

    123 shares
    Share 123 Tweet 0
  • Test di Sargent: che cos’è

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Test di Leger: che cos’è

    175 shares
    Share 175 Tweet 0
PerformanceLab

Il Blog delle Performance

Benvenuto nel Blog di Performance Lab 16. Siamo lieti di poterti offrire e consigliarti le migliori letture relative scientifiche riferite alla Ricerca sulla Scienza. Parte delle nostre Guide Online e dei nostri articoli sono tradotti in Italiano e vengo offerti a tutta la Comunità del Web in maniera gratuita. Buona lettura dallo Staff di Performance Lab.

Connect With Us

  • Strength and conditioning
  • Nutrizione
  • Recupero funzionale
  • Articoli scientifici
  • Corsi di formazione

Performance Lab 16

No Result
View All Result
  • Strength and conditioning
    • Articoli
    • Abbonamento
    • Corsi Online
      • Corso – Periodizzazione della Forza
      • Corso – Velocity Based Training
      • Corso – Allenamento isoinerziale
    • Webinar
  • Nutrizione
    • Articoli
    • Abbonamento
  • Recupero funzionale
    • Articoli
    • Abbonamento
    • Corsi Online
      • Corso Online – Injury Risk Reduction
      • Corso – Biomeccanica nello Sport
      • Bundle Injury Pack
  • Articoli scientifici
  • Corsi di formazione
    • Corso Online – GPS nel calcio
    • Corso Online – Preparazione Pre-Campionato

Performance Lab 16