Test di Gacon: esiste una correlazione con la partita?

Abbiamo visto come il Test di Gacon sia uno dei più utilizzati e più affidabili. In questo articolo spiegheremo l'idea che ci ha portato a comparare il Gacon e la partita.
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Abbiamo visto (qui) che il Test di Gacon è uno dei più popolari e dei più utilizzati dai preparatori atletici nel calcio e che permette una valutazione dei calciatori abbastanza semplice.

Pensiamo però che sia interessante poter vedere come alcuni parametri cinematici (distanza, potenza metabolica ecc.) possano essere correlati al dato della VAM, calcolata in maniera indiretta in questo test.

In questo articolo pubblicato in versione completa su Journal of Sport Posturology and Rehabilitation, grazie all’aiuto di Massimiliano Sigolo abbiamo provato a calcolare con i GPS e con i dati della Primavera queste potenziali correlazioni e sono uscite interessanti riflessioni.

 

La nostra ricerca sul Test di Gacon

 

Per capire se c’è una netta relazione tra alta intensità in partita e i dati ricavati da un comune test fisico come il Gacon abbiamo sviluppato la nostra ricerca.

Il campione del seguente studio ha previsto l’analisi di 77 prestazioni individuali di una squadra giovanile della categoria U-19 di una società professionistica di Serie A (Campionato Primavera 1 stagione 2017-2018).

L’obiettivo del progetto di ricerca era di analizzare i dati ricavati dal test di Gacon (45”/15”) e metterli in confronto con il modello di prestazione delle gare pre-season. Al termine della dissertazione verranno messi in confronto questi dati per capire se vi è correlazione tra di loro. Inoltre verificheremo se, come detto da Castagna nel 2011 e Impellizzeri nel 2006, innalzando i valori di VO2max si migliori la potenza aerobica a discapito di quella anaerobica.

I giocatori del gruppo sperimentale possedevano due requisiti fondamentali:

  • aver svolto il test di Gacon
  • aver disputato almeno una partita di pre-stagione restando in campo per un tempo minimo di 43 minuti.

Tutti i calciatori, al momento dell’indagine, avevano già una buona preparazione di base e dimostravano familiarità con le procedure previste. Infatti avevano svolto apposite sedute di allenamento durante le settimane precedenti.

Il test di Gacon è stato svolto il 27 luglio, durante le prime settimane della pre-season, mentre i dati delle 11 gare amichevoli da cui sono stati rilevati i parametri si sono disputate nei mesi di luglio, agosto e settembre 2017, precedendo l’inizio ufficiale della stagione calcistica e le gare di Coppa Italia e Campionato Primavera.

 

Quali dati raccogliere durante il test di Gacon

 

Abbiamo utilizzato i dispositivi GPS Qstarz (10 Hz) e i dati raccolti sono stati analizzati successivamente attraverso il software LagalaColli.

I parametri che abbiamo indagato nello studio sono stati i seguenti:

I dati rilevabili dal sistema Gps sono numerosi tuttavia, tra quelli esposti qui di seguito, sono stati presi in considerazione solo quelli utili al fine della ricerca. Per ogni parametro comparirà in tabella solo la sigla corrispondente:

 

Come analizzare i dati raccolti

 

Per l’analisi statistica, i dati ricavati con il GPS sono inseriti in una tabella Excel (fig. 7). Successivamente veniva calcolata la media matematica dei dati raccolti in ogni partita in cui, ogni giocatore, avesse disputato almeno 43 minuti. Il campione era suddiviso secondo l’appartenenza al proprio ruolo tattico.

Tutti i dati ricavati in gara inerenti alla VAM sono espressi tenendo conto della potenza metabolica media durante un match di calcio come affermato da Di Prampero (2005) all’interno dei suoi studi.  Da questi emergeva che i watt di riferimento sono 20(W/Kg) e corrispondono a una corsa in accelerazione pari ai 16Km/h.

 

Come leggere i risultati 

 

La media di squadra della velocità aerobica massimale (VAM)  emersa dopo lo svolgimento del test di Gacon è di 18,69 ± 0,78 km/h. Durante le gare prese in esame, i watt di potenza raggiunti in gara sono di 10,92 ± 0,98w. Le distanze al minuto e le distanze al minuto equivalente sono state rispettivamente 112,31 ± 9,33 metri e 138,20 ± 12,41 metri.

La % di lavoro svolto sopra la VAM durante le partite analizzate è stata del 5% ± 1%. La percentuale media di energia totale prodotta per via anaerobica , calcolata tramite il prodotto di quantità di tempo per potenza espressa  maggiore di 20w è stata di 37% ± 3%.

La percentuale di lavoro svolto sopra la VAM per la durata del tempo totale è stata del 14% ± 2%. Il numero medio di azioni intense in gara, che difficilmente superano i 3 secondi, sono state di 3,6 ± 0,57. Il tempo di recupero passivo al minuto è stato registrato in 16,30 ± 3,6.  Il numero di tempi medi di recupero passivo in un minuto compresi tra 0-20, 21-40, 41-60 e oltre i 60 secondi sono stati rispettivamente 6,7 ± 2,48; 4,63 ± 1,12; 3,24 ±  1,43; 3,25 ± 1,04.

La potenza metabolica di squadra istantanea espressa dall’atleta è stata raggruppata, per la durata delle diverse azioni in cinque categorie. La durata (in secondi) per ciascuna categoria è risultata tra 0 e 5 W/kg di 742 ± 132 secondi, tra 5 e 10 W/kg di 904 ± 111 secondi, tra 10 e 20 W/kg di 693 ± 57 secondi, tra 20 e 35 W/kg di 294 ± 45 secondi  e maggiori di 35 di 76 ± 16 secondi.

Il tempo ad alta potenza metabolica

 

Nella tabella successiva, abbiamo illustrato le potenze metaboliche, suddivise per ruolo, registrate in gara (in secondi) durante i 45 minuti. Si può notare come i calciatori di difesa mantengano per più tempo una fase di gioco estremamente ridotta compresa tra 0-5w (ED 858 ± 192 secondi; DF 854 ± 55 secondi). Centrocampisti e ed attaccanti hanno mantenuto una media rispettivamente di 625  ± 83 secondi e di 631 ± 101 secondi.

Nella fascia di 5-10w, dove le velocità raggiunte sono comprese tra i 6 e gli 11Km/h, tutti i difensori e centrocampisti centrali hanno raggiunto tempi simili (ED  815 ± 86 secondi; DF 866 ± 111 secondi; CC 869 ± 60 secondi), esclusi gli attaccanti che trovano in questo range il tempo più lungo di percorrenza (1066 ± 65 secondi).

Nella terza colonna della tabella, dove le velocità iniziano a salire fino ai 16Km/h, i centrocampisti sono i giocatori che mantengono di più queste intensità arrivando fino a 778 ± 78 secondi.  Esterni difensivi, difensori e attaccanti sono tutti nella stessa media e mantengono rispettivamente 669 ± 32 secondi, 665 ± 68 e 660 ± 121 secondi.

Tra i 20 e i 35 W/Kg di potenza metabolica espressi in gara, il calciatore raggiunge una velocità compresa tra i 16 e i 20Km/h; in questo range, così come in quello precedente, i centrocampisti centrali raggiungono il tempo più alto (358 ± 39 secondi) contro tempi molto più bassi per gli altri tre ruoli (ED 294 ± 51 secondi, DF 266 ± 10 e gli AT 258 ± 29 secondi). Dove i valori di potenza metabolica si alzano (oltre i 20Km/h) e si abbassano i tempi di mantenimento di tale prestazione, si denota che i difensori hanno il risultato minore (53 ± 1) rispetto a tutti gli altri ruoli (ED  81 ± 23 secondi, CC 79 ± 8 secondi e gli AT 90 ± 16 secondi).

La VAM per giocatore

 

La velocità aerobica massima registrata dopo lo svolgimento del test di Gacon da parte di  tutti gli atleti coinvolti nello studio è compresa tra i 17,5 Km/h ed i 20,5 Km/h, come emerge dal grafico successivo. Questo dato è il punto di partenza attorno a cui ruota la ricerca.

La media aritmetica di tutti i risultati è di 18,7 km/h, ed è in linea con gli studi fatti da Mendez-Villanueva del 2012 nei quali dichiara che la VAM negli under 18 è di circa 18km/h (in accordo con i dati ricavati da questa ricerca). 

Durante il test, i giocatori che hanno raggiunto lo step 18 (più del 50% degli atleti) e quindi una VAM pari a 18,5 Km/h, hanno percorso in totale 3206,25m; discorso differente per ED4 che, con una VAM di 20,5 Km/h, è stato il migliore del gruppo percorrendo 4193,75m totali.

La distanza totale di ogni giocatore

 

Un altro dato importante sul quale è importante focalizzare l’attenzione è quello inerente alla correlazione che ci potrebbe essere tra la VAM e la distanza media percorsa da ogni calciatore.

Nella tabella precedente si può notare come:

  • le distanze percorse (per tempo di gioco), espresse in metri, siano molto simili tra i difensori centrali (4702,1m) e gli esterni difensivi (4782,5m);
  • si aggirino intorno ai 5080,5 m per gli attaccanti;
  • superino i 5000 m per i centrocampisti centrali.

Questo è un aspetto che fa capire come il ruolo, durante un match,  possa influenzare la distanza percorsa. Dai dati ricavati emerge, infatti, che i centrocampisti centrali sono i giocatori soggetti a più sforzi in quanto compiono distanze maggiori in termini di chilometraggio.

Nella figura successiva, vengono illustrate molto chiaramente le differenze tra la distanza percorsa e la VAM per ogni singolo giocatore. Le distanze percorse sono variegate e non tutti si avvicinano ai 5050m (media totale di squadra). Fa eccezione ED2, che con i suoi 4086,1m è l’atleta che percorre minor distanza nonostante la media per un ED sia intorno ai 4782m.

Risulta  come non ci sia correlazione tra la distanza percorsa e la VAM. Se prendiamo ad esempio DF2, con ottima VAM (20Km/h), emerge come abbia percorso  4685m di media nelle 9 partite analizzate mentre CC2 e CC3, con una VAM molto più bassa (18,5Km/h-17,5km/h), abbiano percorso circa 943m in più in media.

 

Analizzare le correlazioni

 

Non sono state identificate correlazioni significative tra i dati della VAM ottenuti dal test di Gacon in relazione a quelli ricavati in gara (tabella 12). In media i valori di r sono risultati ad un trivial (r =-0,03335). Le relazioni tra la VAM e i watt in gara, la distanza al minuto, la distanza al minuto equivalente, la percentuale di lavoro svolto sopra la VAM durante le partite, il tempo di riposo passivo al minuto, il tempo di riposo passivo compreso tra 21 e 40 secondi e maggiore di 60 secondi si sono rivelate small, rispettivamente (r=-0,148; r=-0,246; r=-0,1561; r=-0,1014; r=-0,2557; r=-0,2654; r=-0,1393).

La percentuale di lavoro anaerobico prodotto in gara, in correlazione alla VAM, ha dato esito trivial (r=-0,04963). Un’altra correlazione che ha dato esito trivial (r=-0,03119) è quella in riferimento alla percentuale del tempo di lavoro svolto sopra la VAM rispetto al tempo totale, cosi come il numero di azioni intense (r=-0,0356).

I tempi di recupero passivo in gara compreso tra 0 e 20 secondi e tra 41 e 60 secondi hanno dato correlazione negativa di tipo trivial rispettivamente (r=-0,07107 e r=-0,6592). Tutte le correlazioni tra la VAM con i parametri della potenza metabolica compresi tra 0-5w, 5-10w e 10-20w si sono rivelati di tipo small (r=-0,1393; r=-0,2557 e r=-0,2618), mentre quelli di potenza superiore (20-35w e >35w) sono di tipo trivial (r=-0,02506; r=-0,08977).
Le correlazioni prese in considerazione hanno riguardato solo la squadra; correlazioni inerenti ad ogni singolo ruolo tattico sono state scartate perchè poco attendibili a causa di un campione troppo esiguo.

La nostra idea su Gacon e la partita 

 

Per semplicità vogliamo riassumere il pensiero dell’autore e le nostre riflessioni in poche righe. Se il lettore vorrà approfondire lo potrà fare leggendo l’articolo completo (qui).

Ai fini pratici e didattici ci teniamo a soffermarci su un aspetto molto interessante. Possiamo quindi attestare che, la VAM emersa dal test, non possa essere valutata come indice di prestazione; in controtendenza allo studio di Buchheit et al, 2010 che afferma come la VAM sia il miglior presagio di prestazione ad alta intensità.

Possiamo affermare che il test di Gacon, analizzando i nostri giocatori ed eseguito durante le partite della pre-season, non mostri dunque nessuna correlazione con i parametri di movimento realizzati durante la gara, ma sia un test utile per valutare lo stato fisico dei giocatori.

Se vuoi saperne di più sulla nostra idea sui Test, acquista il Corso Online – Preparazione Pre-Campionato e iscriviti all’Academy PerformanceLab, per accedere a tutti i Webinar, Ebook e Podcast sulla preparazione fisica nel calcio.

 

 

 

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