Test di Gacon: che cos’è

Uno dei test più popolari in ambito calcistico, è divenuto famoso per la sua semplicità di utilizzo e la sua affidabilità.
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Per valutare le capacità fisiche di ogni atleta, spesso decidiamo di utilizzare dei test da campo pratici e abbastanza affidabili.

Come abbiamo raccontato nel Corso Online – Preparazione Pre-Campionato abbiamo descritto alcuni test da campo pratici e validati.

Sappiamo che l’affidabilità delle valutazioni indirette sulla stima della reale VAM o del VO2max alle volte può essere diciamo fuorviante. Oggi però, con l’aiuto di Massimiliano Sigolo, preparatore atletico di calcio che ha sviluppato con noi la sua tesi di Laurea vi vogliamo parlare di un Test che tutti conoscono, il Test di Gacon.

Chi è George Gacon

 

I test ed i metodi di lavoro intermittente stanno ricevendo approvazione e diffusione sempre più ampie nel campo dell’allenamento calcistico rivolto al miglioramento dei processi di erogazione di energia aerobica, anaerobica e della resistenza muscolare; in questa prospettiva, la scelta del test di Gacon pare una delle più gettonate per diversi motivi.

Il Prof. George Gacon ha sviluppato il Test in Francia nel 1994 e prende il suo nome dal suo ideatore: è un test incrementale che è stato sviluppato per valutare la VO2max nei calciatori.

Il test è molto popolare e di facile applicazione, sebbene molto utilizzato nel calcio è stato solo recentemente studiato per la sua validità di criterio dimostrandosi uno strumento interessante per guidare l’implementazione dell’allenamento aerobico nel calcio (Castagna, Iellamo, et al., 2014).

 

L’esercizio intermittente

 

Essendo un test intermittente, il Gacon viene utilizzato da molti preparatori atletici perchè i suoi risultati permettono una programmazione dei lavori intermittenti durante le varie sedute di allenamento: questo perchè, durante un allenamento di tipo intermittente, diventa fondamentale  l’intensità del lavoro.

Se la velocità di corsa è maggiore della VAM, l’esercitazione può essere ritenuta di tipo lattacido, se è uguale o inferiore allora è di tipo prevalentemente aerobico.

L’esercizio intermittente è caratterizzato da diversi fattori:

  • dal numero di fasi (ripetute) se l’intensità è sempre la medesima;
  • dalla loro durata;
  • dalla durata delle pause e/o fasi di esercizio a intensità minore;
  • dall’intensità metabolica in ogni fase.

Questo tipo di allenamento può indurre miglioramenti sia delle caratteristiche anaerobiche sia di quelle aerobiche; il miglioramento del massimo consumo di ossigeno, riportato in alcuni studi, potrebbe essere prodotto, oltre che dall’aumentata attività enzimatica, da una maggior efficienza del sistema cardiorespiratorio e probabilmente in funzione della durata dello sforzo piuttosto che del recupero (Impellizzeri F. et al,2001).

La nascita del Test

 

L’interesse principale del lavoro intermittente è di poter mantenere a lungo il consumo di ossigeno il più possibile vicino al suo livello massimale per tutta la durata dell’esercizio (Gacon, 1993). Durante l’allenamento intermittente, infatti, aumenta la FC in modo esponenziale nella fase di sforzo e non riesce a diminuire durante la pausa svolta a bassa intensità.

Proprio nella fase di alta intensità aumenta il VO2max e di conseguenza la potenza aerobica; per questo motivo, il metodo intermittente rappresenta la forma primaria di allenamento per i giochi sportivi in genere, ma soprattutto nel calcio (Colli et al,1997).

Il Test di Gacon nasce, quindi, per poter ricavare la VAM del calciatore, e questo valore sembrerebbe, attraverso alcuni calcoli, capace di predirre ed individuare la VO2max di un calciatore.

Come strutturare il Test di Gacon

 

Il test di Gacon è definito come test da campo ed è quindi da realizzarsi su un terreno da gioco in erba naturale o sintetica di dimensioni regolari. Vi è, tuttavia, anche la possibilità di poterlo svolgere su pista di atletica, ma questo ridurrebbe l’incidenza delle curve  sulla corsa; allo stesso tempo, lascerebbe più spazio al gruppo che sta svolgendo sul campo esercitazioni di altro tipo. Per quanto riguarda la strumentazione necessaria, non è da classificarsi tra quelle particolarmente costose; servono infatti:

  • una ruota metrica per calcolare le distanze;
  • coni delimitatori o conetti bassi (cinesini) di due colori diversi (ad esempio rosso e giallo) per segnalare le distanze di arrivo e partenza;
  • paletti per disegnare le curve;
  • un fischietto per le segnalazioni sonore;
  • uno o più cronometri per la rilevazione dei tempi;
  • un foglio per la raccolta dei dati durante l’esecuzione dei test.

Sul campo da calcio viene delimitato il percorso partendo da un punto A ed, ogni 25 metri, viene collocato un cinesino alternando il colore rosso (per l’arrivo) e giallo (per la ripartenza). Ogni 25 metri viene posizionato un cono che avrà la funzione di dare al calciatore un’idea della distanza totale da percorrere.

Il test va effettuato da 4/5 giocatori per volta, seguiti da un membro dello staff che si collocherà sempre all’arrivo di ogni step.

 

 

 

Come eseguire il Test di Gacon

 

COBHAM, ENGLAND – JULY 12: Kenedy, Baba Rahman, Nemanja Matic, Oscar, Diego Costa at Chelsea Training Ground on July 12, 2016 in Cobham, England. (Photo by Darren Walsh/Chelsea FC via Getty Images)

I giocatori partono dal punto prestabilito A ed entro 45 secondi (tempo fisso di percorrenza del test) devono percorrere 125 metri (m) per completare il primo step e raggiungere il punto B. Al termine del primo step i calciatori hanno 15 secondi (”) per recarsi al successivo punto di partenza, che si trova a 6,25 m dal punto di arrivo (punto A) ed è segnalato dal cinesino giallo.

Terminato il recupero, gli atleti devono ripartire percorrendo 131,5m sempre in 45” e così via per gli altri step successivi. Il test prosegue in questo modo, alternando 45” di corsa a 15” per il recupero e per prepararsi a ripartire in senso opposto. Ad ogni step l’aumento della distanza di 6,25m corrisponde ad un aumento della velocità di 0,5Km/h. Il primo step di 125m corrisponde, ad esempio, a 10Km/h di velocità, il decimo a 14,5Km/h, il ventesimo a 19,5Km/h e così via.

La valutazione del test avviene attraverso la registrazione sistematica della performance di ogni giocatore all’interno di una tabella.

Come leggere i risultati del Test di Gacon

 

Il test risulta concluso nel momento in cui il calciatore non riuscirà a raggiungere il cinesino di fine step per due volte.

Una volta concluso il test, sarà compito del preparatore atletico e dello staff inserire tutti i risultati ottenuti dai calciatori all’interno di un programma. Lo scopo è di pianificare al meglio i lavori intermittenti da inserire nelle sedute dei giorni successivi.

Come affermato da Gacon, il test è sovrastimato di circa 0,5/1 Km/h. Quindi se un calciatore ha terminato la sua prova allo step 15 e la sua velocità è di 17Km/h, nella pianificazione della seduta bisognerà considerare la sua velocità intorno ai 16Km/h.

Partendo dalla VAM ricavata dal test,  come accennato in precedenza, è possibile ottenere anche la VO2max; occorre moltiplicare la velocità finale raggiunta per 3,5.

VO2max (ml/min/Kg) = VAM (Km/h) x 3,5

Se, per esempio, un atleta ha raggiunto i 17Km/h, la sua VO2max sarà di 59,5 ml/min/Kg. Inversamente, è possibile estrapolare la VAM partendo dalla conoscenza della VO2max

VAM (Km/h) = VO2max (ml/min/Kg) / 3,5

I risultati ottenuti vengono confrontati con la velocità stimata dal test e VO2max di riferimento.

Il nostro pensiero sul Test di Gacon

 

Da qualche anno utilizziamo personalmente il test di Gacon per testare i nostri atleti per la semplicità e la praticità di utilizzo. Sappiamo benissimo che i Test indiretti, seppur studiati in letteratura non presentano dati riproducibili ed affidabili per ogni giocatore.

Abbiamo descritto (qui) il perché forse è inutile pensare di avere una stima affidabile del VO2max utilizzando le tabelle di conversione senza poter calcolare direttamente con il metabolimetro.

Tuttavia ci teniamo a sottolineare che, trattandosi di test da campo, sarà molto difficile utilizzarli per conoscere con precisione VAM e VO2max. Questi infatti nel calcio potrebbero contare poco. Ci sembra però opportuno precisare che possono essere sempre utili per stimolare i giocatori e valutare il loro stato fisico. Suggeriamo quindi di svolgerli all’inizio, e dopo un periodo di allenamento. 

Nel prossimo articolo vedremo proprio come il Test di Gacon se correlato alla partita ci può mostrare dati interessanti e ci può far riflettere su quanto abbiamo affermato qui in conclusione all’articolo

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