Quando vogliamo testare le componenti metaboliche dei nostri giocatori siamo davanti a due strade principali, test diretti o test indiretti, per valutare le capacità aerobiche o quelle anaerobiche.
Il Wingate Test è stato sviluppato negli anni ’70 per misurare la potenza e la capacità anaerobica. Da allora, è forse diventato uno dei test di fitness più riconosciuti della storia.
In questo articolo, per chi ancora non lo conoscesse, descriveremo che cos’è, il suo utilizzo e la sua validità a livello scientifico.
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Che cos’è il Wingate Test
Nel corso degli anni, molte varianti di questo test sono state sviluppate per identificare qualità di prestazioni leggermente diverse e per renderlo più adatto gruppi diversi.
Science for Sport, ci mostra come è importante sottolineare che il test anaerobico Wingate ha ripetutamente dimostrato di essere un predittore valido e affidabile della capacità e della potenza anaerobica.
Il test, eseguito spesso su un cicloergometro, è utilizzato nella sua forma più semplice, ad esempio usando una Monark o una Bodyguard ed un cronometro.
Il test è semplice da eseguire; infatti si richiede all’atleta di pedalare al massimo sforzo per 30 secondi.
Come utilizzare il Wingate Test
Originariamente basato sul test di Cumming, questo test è stato sviluppato presso il Wingate Institute in Israele all’inizio degli anni ’70. Da allora, ha subito modifiche ed è stato anche utilizzato come base per progettare test più recenti di natura simile (Tossavainen, 1996) e altri protocolli basati sulla corsa come Sprint Interval Test (Nummela, 1996).
ll Wingate Test ha subito diverse variazioni mentre i ricercatori e modifiche includono:
- Durata del test: alcuni ricercatori hanno prolungato la durata del test da 30 secondi a 60 (Lericollais, 2010) e anche 120 secondi (Katch, 1977) al fine di aumentare la domanda sui sistemi di energia anaerobica.
- Ripetizione del test: Non solo una sessione di test, ma ripetere il test Wingate quattro, cinque o anche sei volte può aumentare la capacità e la potenza aerobica, oltre alla capacità aerobica massima (Greer, 1998; Hazell, 2010).
- Test Weight/Workload: il peso del test originale utilizzato per il test Wingate, come menzionato sopra, è il 7,5% della massa corporea del partecipante o 0,075 kg per kg di peso corporeo. I ricercatori hanno manipolato il carico di lavoro per rendere i risultati più rappresentativi della popolazione prescelta. Katch et al., hanno utilizzato carichi di lavoro di 0,053, 0,067 e 0,080, altri sono saliti a 0,098 kg per kg di peso corporeo (Evans, 1981).
Come eseguire il Wingate Test
È importante notare che ogni volta che viene eseguito il test, deve essere eseguito in un ambiente coerente e se ciò non avviene, l’affidabilità dei test ripetuti in date successive può essere sostanzialmente ostacolata e produrre dati senza valore.
Per eseguire il Test di Wingate bisogna avere a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria e poi iniziare le procedure di riscaldamento e di valutazione.
Per prima cosa bisogna calcolare la massa corporea, dopo deve essere indicato il test weight (kg), 7,5% body mass calcolando body weight (kg) * 0.075, e poi si può iniziare il warm up.
Il riscaldamento
Il partecipante parte pedalando a 60 rpm per 3-4 minuti a 60 W (donne) o 90 W (uomini). A metà del riscaldamento, il partecipante interrompe brevemente la pedalata, e il valutatore aumenta la resistenza, e si continua.
L’atleta esegue uno sprint di riscaldamento, aspetta il 3 – 2 – 1 – VIA e poi spinge al massimo per circa 3 secondi. Dopo ~ 3 secondi riduce la velocità di pedalata si rimuove il peso di prova e l’atleta continua a pedalare senza la resistenza ancora per 1 minuto circa, e poi si riposa per circa 2 minuti prima del test.
Il test
L’atleta inizia a pedalare a 60 rpm per circa 10 secondi senza peso, il valutatore si prepara al conto alla rovescia, abbassare il carico weight test e l’atleta spinge al massimo pedalando per 30 secondi, con il valutatore che incoraggia l’atleta durante l’esecuzione.
Si fa rimanere l’atleta sull’ergometro, pedalando a 60-80 rpm senza alcuna resistenza, per almeno 2-3 minuti, si controlla se si stia bene e poi lo si fa rilassare.
Che parametri controllare nel Wingate Test
Durante il Test anaerobico di Wingate è importante leggere alcuni parametri, tra cui:
- Peak Power Output (PPO)
- Relative Peak Power Output (RPP)
- Anaerobic Fatigue/ Fatigue Index (AF)
- Anaerobic Capacity (AC)
Il picco di potenza (PPO), si calcola ogni 5 secondi del test, forza (kg) * distanza (m) ÷ tempo (i), dove la distanza = numero di giri durante la distanza di 5 secondi * per giro (m). La forza è il peso aggiunto al volano in chilogrammi. Il tempo viene misurato in secondi o minuti (5 secondi o 0,0833 minuti). La distanza è il numero di giri moltiplicato per la distanza per giro (misurata in metri).
La potenza di picco relativa (RPP), è così calcolata peak power (W) ÷ body weight (kg), la fatica anaerobica, mostra la percentuale di potenza persa dall’inizio alla fine del test, con la seguente formula (peak power – lowest power) ÷ (peak power)) * 100 e invece la capacità anaerobica (AC), lavoro totale completato durante la durata del test, è calcolato somma di ciascun 5 second di PPO.
Validità del Wingate Test
Per determinare la validità di un test, il test deve essere confrontato con un protocollo “gold standard” noto per produrre risultati accurati e affidabili.
Tuttavia, non esiste un protocollo “gold standard” per misurare la capacità o la potenza anaerobica (McArdle, 2007). Al contrario, il test Wingate è stato confrontato con i risultati di laboratorio, le prestazioni sportive e le specialità sportive per verificarne la validità, e i risultati di questa ricerca indicano che si tratta di un indicatore accurato e valido di queste misure (Bar-Or, 1987).
Il test anaerobico Wingate può essere utilizzato come un predittore valido e affidabile di capacità e potenza anaerobica, soprattutto in quegli atleti che praticano sport come il ciclismo.
Bibliografia
- Bar-Or, O (1987). “The Wingate anaerobic test: An update on methodology, reliability and validity”.Sports Medicine 4: 381–394
- Evans, JA; Quinney, HA (1981). “Determination of resistance settings for anaerobic power testing”.Canadian Journal of Applied Sport Science 6: 53–56.
- Greer, F; McLean; Graham, T. E. (1998). “Caffeine, performance, and metabolism during repeated Wingate exercise tests”.Journal of Applied Physiology 85: 1502–1508.
- Hazell, TJ; MacPherson, REK; Gravelle, BMR; Lemon, PWR (2010). “10 or 30-s sprint interval training bouts enhance both aerobic and anaerobic performance”.European Journal of Applied Physiology 110: 153–160
- Katch, VL; Weltman, A; Martin, R; Gray, L (1977). “Optimal test characteristics for maximal anaerobic work on the bicycle ergometer”.Research Quarterly 48: 319–327.
- Lericollais, R; Gauthier, A; Bessot, N; Davenne, D (2010). “Diurnal evolution of cycling biomechanical parameters during a 60-s Wingate test”.Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports 21: 1–9.
- McArdle, W.; Katch, F.; Katch, V. (2007).Exercise Physiology: Energy, Nutrition, and Human Performance (Sixth ed.). Baltimore, MD: Lippencott Williams & Wilkins.
- Tossavainen, M; Nummela, A; Paavolainen, L; Mero, A; Rusko, H (1996). “Comparison of two maximal anaerobic cycling tests”.International Journal of Sports Medicine 17 (S 2): S120–S124.
- Nummela, A; Alberts, M; Rjintjes, RP; Luhtanen, P; Rusko, H (1996). “Reliability and validity of the maximal anaerobic running test”.International Journal of Sports Medicine 17 (S 2): S97–S102.