Attività motoria in età evolutiva: alfabetizzazione motoria

Parlare di alfabetizzazione motoria e attività in età evolutiva non è semplice. Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha fatto molti passi in avanti riguardo a questo importante ambito di lavoro.
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Cos’è l’alfabetizzazione motoria e perchè è tanto importante svolgere attività motoria in età evolutiva?

Ce lo spiega Ludovico Acocella in questo breve articolo introduttivo.

 

Cosa è l’Alfabetizzazione motoria? 

 

Ognuno di noi possiede il proprio alfabeto del movimento, o alfabetizzazione motoria. È un concetto legato alla Physical literacy, descritto dal Dott. Whitehead , come l’unione di motivazione, confidenza, conoscenze e competenze fisiche nel mantenere un alto livello di attività motoria individuale nel corso della vita (Whitehead & Murdock, 2006) .

I dati riguardanti la pratica di attività motoria, sia in Europa che in Italia, non sono affatto soddisfacenti. Complice anche la fase pandemica. Questa situazione causa un declino delle capacità motorie di base, manifestandosi nella vita quotidiana.

La physical literacy è il contenitore della competenza motoria: insieme di abilità, conoscenze dichiarative e procedurali, atteggiamenti e attitudini della persona esprimibili in ogni contesto. (Colella, 2016)

 

Come sviluppare l’Alfabetizzazione motoria? 

 

Lo sviluppo dell’alfabetizzazione motoria è un argomento molto attuale. Questo alfabeto è trasversale ad altri alfabeti come quello logico-matematico, della scrittura e del disegno. Quindi lo sviluppo delle capacità motorie coordinative permette di incrementare il controllo e l’organizzazione oculo-manuale, oculo-podalica e globale del nostro corpo., arricchendo l’alfabetizzazione motoria.
Il focus su cui bisogna indirizzare l’attenzione sullo sviluppo delle capacità motorie sono le varianti esecutive; elementi che legano gli schemi motori, permettono di trasferirli nei vari contesti.

Secondo gli ultimi report, si evidenzia una riduzione della pratica di attività motoria e aumento della sedentarietà, nelle fasce d’età pre-puberali. In unione a questo trend, gli ultimi studi mettono in luce come altre problematiche insorgono nelle famiglie. Ad esempio, il livello di educazione/istruzione familiare è correlato con la vita sedentaria in età pre-scolare (Preschool Children: 2-6 anni).

Questi risultati confermano un’elevata sedentarietà nei bambini dai due ai sei anni e la necessità di guidare le famiglie, soprattutto quelle con un grado di istruzione inferiore, sulla necessità di evitare comportamenti sedentari nei propri figli a causa dell’impatto sul loro sviluppo. I ragazzi di oggi hanno una scarsa alfabetizzazione motoria.

 

Come incentivare i bambini in età evolutiva nello sviluppo dell’alfabetizzazione motoria?

 

L’obiettivo degli esperti del settore è quello di riprogrammare e ripianificare gli interventi scolastici ed extra-scolastici di promozione della salute. Ciò può avvenire attraverso le attività motorie e sportive, analizzando e modulando gli stili d’insegnamento per contribuire a migliorare lo sviluppo cognitivo-motorio-sociale dell’allievo. (Colella, 2018)

L’alfabetizzazione motoria, e quindi la crescita dei ragazzi nella pratica di attività motoria passa attraverso il suo contributo sulle altre aree della persona. Questo fattore non è casuale bensì intenzionale, per cui, l’insegnante deve saper influenzare tutte le aree della persona.

 

Limitazioni della pratica di attività motoria

 

Un problema attuale è la rinuncia all’attività motoria, dovuto soprattutto dall’era tecnologica. La sfera emotiva quindi subisce flussi negativi. Per combattere l’abbandono dell’attività motoria, è importante incentrare la pratica sul divertimento , che è frutto di stimoli, accettazione e autostima.

Infatti, tutto questo si riversa sull’auto-efficacia percepita. Le esperienze motorie vissute in ambienti e setting sempre diversi permettono di incrementare l’auto-efficacia percepita, o percezione di competenza, che si manifesta nella fiducia dei propri mezzi e nella finalizzazione di un compito mediante le proprie abilità. (Bandura, 2006)

Si genera quando una persona ha compiuto un’azione e ha la soddisfazione nell’aver centrato l’obiettivo. La scelta efficace dei contenuti consente ai ragazzi di esprimersi al meglio delle loro potenzialità. Lo scopo di una corretta alfabetizzazione motoria è di attivare in maniera qualitativa i processi meta-cognitivi per poter influenzare positivamente le prestazioni motorie.

 

Creare metodologie attive 

 

E’ imprescindibile generare un bagaglio motorio di base per qualsiasi atleta, facendo riferimento al contesto in cui si trovano i ragazzi.

Per creare una buona alfabetizzazione motoria bisogna rispettare le fasi sensibili. Alcuni autori, nel caso di discipline sportive come la ginnastica ritmica, figure skating, tennis-tavolo ecc., considerano il concetto di specializzazione precoce per creare basi atletiche affini ai movimenti essenziali di queste discipline, rispetto a sport di squadra, di combattimento.

Il periodo 6-10 anni risulta particolarmente efficace per acquisire abilità fondamentali per lo sviluppo atletico degli schemi motori di base (saltare, correre, lanciare ecc.). Questo sviluppo motorio migliorerà la capacità individuale di allenamento sport-specifico (individual trainability). Di contro, il mancato allenamento di queste componenti potrebbe causare ritardi e difficoltà nell’ acquisire abilità motorie generali nei periodi successivi.

 

Alfabetizzazione motoria nella fase motoria di base

 

La fase motoria di base (6-10 anni) deve essere impostata sul gioco. Divertente e motivante. Anche le attività destrutturate sono incluse in questo periodo. Le capacità coordinative e condizionali sono allenate tramite giochi competitivi, di gruppo, a coppie.

Le tecniche corrette di corsa, salto, atterraggi, lanci sono strutturate in modo semplice. Riguardo la capacità condizionale di forza, esercizi con il body weight sono da preferire inizialmente. In progressione somministrare piccoli carichi, con l’utilizzo di palle zavorrate, water-bag e manubri leggeri.

Lo scopo è consolidare le abilità per trasferire le competenze motorie apprese nei vari contesti. Dai 10 anni in su, si può pensare ad inserire esercizi più specifici. L’attività motoria random/casuale risulta essere molto efficace poiché il mix di abilità inserite nella stessa sessione porterà a gestire l’interferenza contestuale (deviazione del percorso motorio).

 

Possibili Limitazioni

 

Eventuali limitazioni possono essere di carattere qualitativo. Per migliorare la prestazione motoria e, soprattutto, la salute dei giovani atleti, sarebbe opportuno valutare attentamente la competenza del movimento e l’utilizzo di indicatori (misure oggettive) più efficaci, nonché il monitoraggio meticoloso riguardo i parametri del carico.

Inoltre è riduttivo parlare di periodizzazione perché i programmi devono essere monitorati costantemente tramite il feedback qualitativo del movimento.

Le attività destrutturate si sono ridotte all’osso. Facendo riferimento ai giochi popolari, all’aperto, tra pari. Attività che ponevano al centro di tutto il bambino e la sua interazione con l’ambiente. Di conseguenza, le abilità apprese venivano incorporate nella memoria motoria apportando miglioramenti sullo sviluppo delle capacità coordinative generale e speciali.

Il tema dell’alfabetizzazione motoria, in un contesto come quello odierno, appare quindi estremamente importante e deve essere analizzato a fondo dai professionisti che collaborano nelle realtà giovanili e di base.

 

Come allenare le capacità coordinative e condizionali nel calcio?

 

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