Il modello di prestazione e la potenza metabolica

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Come già detto nell’articolo precedente,  per conoscere il modello di prestazione, ci può venire in aiuto la potenza metabolica.

Questa costituisce uno dei parametri più interessanti di carico di lavoro studiato negli ultimi anni.

Se vuoi approfondire leggi “Analisi della prestazione di una squadra giovanile professionista di calcio mediante l’utilizzo di GPS”. Qui potrai leggere in modo dettagliato la descrizione dell’obiettivo dello studio, del materiale e delle procedure utilizzate per la raccolta dati. 

 

Come utilizzare la potenza metabolica?

 

Il modello della potenza metabolica, descritto nel dettaglio nel Corso GPS nel Calcio, è stato utilizzato e pubblicato per la prima volta nell’articolo di Osgnach et al, nel 2010.  

Da quel momento, oltre al calcolo delle accelerazioni, il calcolo del costo energetico e della potenza metabolica ha rivestito un ruolo chiave nella quantificazione della spesa energetica. 

Questo nuovo approccio ha permesso di poter conoscere il costo energetico delle azioni in accelerazione. Ciò è possibile partendo dal modello della corsa continua in salita a varie velocità e pendenze pubblicato da Minetti et al, 2002.

Da un punto di vista dei calcoli nel sistema utilizzato dal software LagalaColli è stata modificata l’equazione di Minetti. Infatti questa è stata riadattata al costo energetico della corsa dei calciatori sull’erba (4.6 j/m/kg).  

Pertanto, si ha un coefficiente di correlazione di 0.9991 tra i valori di questa nuova formula e quelli edotti dalla formula di Minetti. Perciò si hanno divergenze per il costo energetico (e per la potenza metabolica) con quest’ultima formula non superiori al 3% medio.

 

Le categorie della potenza metabolica

 

L’attività dei giocatori durante la gara è stata determinata usando il tempo (s) della prestazione e la distanza (m) percorsa nelle diverse categorie di velocità:

  • 0-6 Km/h – Walking.
  • 6-11 Km/h – Low Speed Running.
  • 11-16 Km/h – Intermediate Speed Running.
  • 16-20 Km/h – High Speed Running.
  • 20-24 Km/h – Maximum Speed Running.
  • >24 Km/h – Sprinting.

Sebbene l’analisi della velocità sia importante, risulta indispensabile tenere in considerazione la suddivisione nelle zone di potenza qui descritte:

  • 0-5 W·Kg⁻¹ – Very Low Metabolic Power.
  • 5-10 W·Kg⁻¹ – Low Metabolic Power.
  • 10-20 W·Kg⁻¹ – Intermediate Metabolic Power.
  • 20-35 W·Kg⁻¹ – High Metabolic Power .
  • 35-55 W·Kg⁻¹ – Elevate Metabolic Power .
  • >55 W·Kg⁻¹ – Max Metabolic Power.

Inoltre, la potenza metabolica è calcolata anche come media di ciascun tempo di gioco e in funzione delle fasi di gioco:

  • possesso.
  • non possesso.
  • palla inattiva.

Potenza metabolica e ruoli

 

Nello studio, da noi condotto, abbiamo visto come la potenza metabolica sia determinante per valutare il profilo di sforzo del calciatore durante una gara.

Infatti, la potenza metabolica istantanea (in secondi) espressa dal giocatore è stata classificata in sei categorie:

  • 1698 ± 278 (0-5 W/Kg).
  • 1698 ± 165 (5-10 W/Kg).
  • 842 ± 147 (10-20 W/Kg).
  • 372 ± 90 (20-35 W/Kg).
  • 25 ± 33 (35-55 W/Kg).
  • 50 ± 18 (>55 W/Kg).

La distanza percorsa (in metri) era di:

  • 1111 ± 147 (0-5 W/Kg).
  • 2633 ± 261 (5-10 W/Kg).
  • 2378 ± 488 (10-20 W/Kg).
  • 1278 ± 339 (20-35 W/Kg).
  • 472 ± 144 (35-55 W/Kg.
  • 193 ± 77 (>55 W/Kg).

Per comprendere meglio la distribuzione della potenza metabolica nelle sei categorie, in relazione al risultato finale e alle due frazioni di gioco, i dati ricavati sono stati rappresentati nei due grafici.

Distanza (m) e tempo (s) secondo le classi di potenza durante una partita vittoriosa nei due tempi di gioco.
Distanza (m) e tempo (s) secondo le classi di potenza durante una partita persa nei due tempi di gioco.

In aggiunta a questa analisi media della squadra, i dati delle classi di potenza metabolica sono stati ulteriormente suddivisi per ruoli tattici e per esito della partita.

Un’analisi di questo tipo ci permette di individuare le richieste del modello prestativo di ogni singolo giocatore. Inoltre, fornisce indicazioni importanti agli allenatori e ai preparatori atletici.

Distanza (m) e tempo (s) in relazione alle classi di potenza, occorrenti durante una partita
vittoriosa (V) e perdente (S), specificatamente per i difensori (DC), esterni difensivi (ED), centrocampisti
(CC) e attaccanti (AT).

Quanto è determinante l’accelerazione per la potenza metabolica?

 

L’accelerazione non è stata classificata in maniera tradizionale. Infatti, per tale finalità, si è scelto di utilizzare il modello creato da Colli e colleghi. Questo permette di quantificare l’entità sia delle accelerazioni che delle decelerazione, rilevate tramite il GPS.

Tale modello ha permesso di generare una classificazione in funzione di un indice di accelerazione massimale dipendente dalla velocità. Sono state selezionate come accelerazioni intense solamente quelle oltre il 50% della massima accelerazione possibile a qualsiasi velocità. Invece, tutte le altre azioni sono state classificate come accelerazione moderate .

Calcolare l’intensità delle accelerazioni

 

Modello rielaborato nel quale se aumenta la velocità massima raggiunta dal soggetto, la pendenza della retta tra velocità ed accelerazione non cambia (Colli et al., 2014).

A titolo esemplificativo, se l’atleta si sta spostando a velocità estremamente ridotte (0-8 km/h) accelererà in modo elevato anche per arrivare ad una velocità di 5-7 m/s2. Diversamente, se l’atleta si sta spostando già ad una velocità di 18-22 km/h, la sua accelerazione sarà solo di 2-3 m/s2. Sarà tuttavia massimale.

Invece, un discorso diverso è stato sviluppato per le decelerazioni. Queste sono considerate moderate o intense secondo una soglia di demarcazione posta a -2 m·s⁻².

Il tempo e la distanza nelle categorie di velocità e potenza metabolica, la distanza totale, la potenza metabolica media in tutte le fasi, il dispendio energetico totale, le accelerazioni, le decelerazioni, la % dei W>VAM t>=3″, la % della distanza equivalente, la % >20 W/tempo totale, la distribuzione del recupero passivo (0-5 W·Kg⁻¹) nelle varie zone (20-40 s, 40-60 s e >60 s) e i cambi di direzioni maggiori e minori di 30° sono stati divisi registrati separatamente per l’analisi del primo e secondo tempo.

Inoltre, è stata utilizzata un’applicazione per dispositivi Android. Questa è denominata App Tattica (Spinitalia SRL, Roma, Italia). Serve per valutare il tempo nelle fasi di possesso e di non possesso di pausa con palla inattiva.

Potenza metabolica e tempo di gioco

 

La potenza metabolica media (Pmed) durante l’intero arco di gare monitorate è stata di 9.7 ± 1.1 W/Kg. Invece quella sviluppata in fase di possesso di 10.6 ± 1.6 W/kg. In fase di non possesso abbiamo riscontrato un valore di 11.4 ± 1.7 W/kg. Infine, la potenza media occorrente nelle pause di palla inattiva è risultata essere 8.5 ± 1.5 W/kg.

Ad ogni modo, nell’analisi per ruolo, si può notare che i centrocampisti e gli esterni difensivi mostrino delle potenze maggiori rispetto a quelle dei difensori centrali e degli attaccanti.

Potenza metabolica media (W/kg), dispendio energetico (EE) (Kj/kg) e potenza metabolica nelle diverse fasi di gioco (i.e., in possesso, in non possesso, con palla inattiva) durante partita vincente (V) e sconfitta (S), in relazione al ruolo del difensore (DC), esterno difensivo (ED), centrocampista (CC) e attaccante (AT).

 

Analisi del tempo di gioco

 

Aggiungiamo all’analisi della potenza metabolica nelle fasi di gioco l’analisi del tempo di gioco. Esse sono determinante per fare in modo corretto i tagli. Risulterà ancora più accurata per la conoscenza del modello di prestazione.

Tale modello di prestazione è altamente influenzato da quello che sono le pause. Infatti, esse determineranno una variazione della potenza metabolica media, ma non una variazione nella potenza espressa nelle fasi di gioco.

Andamento del tempo (s) nelle fasi di possesso, non possesso e palla inattiva durante le partite
monitorate. Le fasi di possesso palla sono suddivise per 1° e per 2° e la somma è rappresentata nel gruppo
‘’Partita’’. I dati ‘’Totali’’ sono presentati come media e deviazione standard.

I risultati della nostra analisi non hanno avvalorato che la squadra si risparmi nel momento in cui non sia in possesso di palla. Ciò infatti conferma quanto sostenuto da Colli in un precedente studio.

La ricerca ci indica che la potenza metabolica in fase di non possesso è stata maggiore rispetto alla fase di possesso palla. Ciò è possibile per effetto di un impegno contemporaneo di un maggior numero di giocatori. Evidentemente ciò accade meno in fase di possesso palla.

Uno dei limiti sperimentali più evidenti in questo elaborato è dovuto al numero di partite vincenti e perdenti. Però è possibile evidenziare come la potenza metabolica media, nelle differenti fasi di gioco, sia più elevata nella prestazione perdente rispetto a quella vincente. Di conseguenza, essa non risulta essere decisiva per la vittoria o la sconfitta.

 

Applicazioni pratiche 

 

La time motion analysis eseguita in questo studio ha permesso di descrivere nel dettaglio il modello di prestazione della squadra analizzata.

Le scelte metodologiche di questo lavoro consentono al preparatore fisico di conoscere sempre di più le caratteristiche collettive e individuali della propria squadra. Infatti, questi risultati possono essere tradotti in riferimenti utili all’ottimizzazione delle caratteristiche prestative del singolo giocatore al “servizio” di un’intera squadra. Ovviamente ciò avviene in coerenza con un determinato sistema di gioco, suggerendo, altresì, indicazioni utili alla pianificazione dell’allenamento.

Se volete approfondire e studiare in modo più dettagliato l’utilizzo del GPS e la sua applicazione alla creazione del modello di prestazione potete seguire il nostro Corso Online sull’utilizzo dei GPS nel calcio.

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