Cosa si intende per periodizzazione tattica? Nonostante ancora oggi si senta parlare di allenamento “a secco” e “con palla”, la stragrande maggioranza di allenatori e preparatori fisici utilizzano una qualche variante di metodo integrato, che coinvolge l’utilizzo dell’attrezzo per migliorare le componenti fisiche dei propri atleti,
Esistono molti modi per allenare contemporaneamente l’aspetto fisico, tecnico e tattico nel calcio. Gli small sided games, trattati nel nostro webinar ad esso dedicato, sono uno dei più conosciuti.
Esiste però un’altra teoria, che prevede l’utilizzo della “partita” come mezzo principale e che ha come principio quello dell’allenamento globale, o periodizzazione tattica.
Indice dei contenuti
L’allenamento globale: la periodizzazione tattica
Allenarsi con partite 11 contro 11 significa svolgere un allenamento globale. Un allenamento di questo tipo permette al calciatore di esercitarsi in un contesto di gioco reale, dove si ritrovano tutte le difficoltà che incontrerà durante la partita ufficiale.
Tutti gli interventi correttivi vengono a relazionarsi in quello che è il contesto di gara.
Si lavora sulla tattica e tecnica individuale, ma solo nel contesto del gioco reale. Si sviluppano le capacità tattiche, ma in contrapposizione con l’avversario. Tutto deve riprodurre la competizione ufficiale. “credo sia importante allenare una tecnica attraverso il gioco in modo globale, e non analitico”, Arrigo Sacchi. Queste sono le teorie alla base della periodizzazione tattica.
Alcuni sostenitori della periodizzazione tattica affermano..
Secondo Unai Emery “anche l’11 contro zero è importante per apprendere il gioco reale”, e queste esercitazioni di base devono essere alternate all’ 11 contro 11.
«Il calcio si basa su due concetti: spazio e tempo. Lo spazio e il tempo sono per lo più determinati dai nostri avversari (elemento che non possiamo controllare). Ecco perché l’11 contro 11 è un allenamento fondamentale per sviluppare le conoscenze e la capacità di scegliere dei nostri giocatori», afferma Filippo Galli.
“Nell’ 11 contro 11 il gioco è sempre al centro, crei un vissuto e un’esperienza nel giocatore e nella squadra e sviluppi conoscenze che poi la stessa squadra riconosce in partita». Ivan Javorcic.
Cosa avviene nel gioco
Al di là della partita in sé, che è appunto un 11 contro 11, sono molto più frequenti di quanto si pensi situazioni nelle quali i giocatori di entrambe le squadre vengono a trovarsi a confronto in una porzione più o meno ridotta del terreno di gioco.
Squadre estremamente organizzate difensivamente, come l’Atletico Madrid, fanno della fase di non possesso la loro arma vincente. Dopo la riconquista, che spesso avviene nella propria metà campo, sono veloci per ripartire e fare gol.
Molto spesso gli 11 contro 11 si verificano per intero in una metà campo, come per esempio nel caso di una costruzione dal basso, frequente con la regola sulla rimessa del portiere; la squadra in possesso deve guadagnare la metà campo avversaria, eludendone la pressione, per poi poter segnare. Tutto questo, si allena con la periodizzazione tattica… ma andiamo avanti.
La periodizzazione tattica: un approccio scientifico
Emozioni e decisioni avvengono nel cervello umano come componenti interdipendenti. Un sistema complesso (per approfondimento, vedi il webinar sul Complex Football), è da intendersi come un’entità globale.
Una squadra di calcio è essa stessa costruita da una rete di relazioni, e non si può considerare il calciatore come entità a sé, ma solo all’interno del contesto della squadra.
In una visione del gioco di tipo olistico, come quello della periodizzazione tattica, il tutto non è costituito dalla semplice somma delle parti, ma è un gradino oltre. “L’efficienza di una squadra dipende in gran parte dal livello di consapevolezza collettiva che condividono tutti i suoi componenti”.
L’approccio all’interno del metodo
Un allenamento globale che utilizzi partite 11vs11 rispetta i seguenti principi fondamentali, ossia quelli dell’allenamento contemporaneo delle componenti tattiche, tecniche, psicologiche e fisiche (preparazione speciale); la squadra viene concepita nella sua globalità come unità.
Il giocatore viene chiamato a risolvere situazioni di gioco all’interno di un contesto, l’11vs11, che rispecchia ciò che andrà ad affrontare in partita.
Tutte le fasi e sotto-fasi di gioco vengono allenate all’interno di queste esercitazioni:
- Transizione positiva
- Fase offensiva
- Transizione negativa
- Fase difensiva
Discussioni metodologiche sulla periodizzazone tattica
La periodizzazione tattica si sviluppa in risposta alla periodizzazione convenzionale, composta da volume e intensità che si basa sui metodi sovietici o nord-europei basati sulla dominanza dell’aspetto fisico (condizionale) su quello tecnico-tattico.
Al ‘’centro di tutto’’ troviamo l’aspetto tattico, che è la matrice dell’allenamento e la guida di tutto il processo di apprendimento/sviluppo/gioco.
Da un punto di vista globale però, dovremo prima di tutto comprendere quelle che sono le richieste anche fisiche che la mia esercitazione impone. Le domande che dovrò farmi saranno:
- Quali sono le potenze che si sviluppano in gara?
- Qual è l’impegno neuromuscolare?
- Quanta distanza corrono i giocatori?
- Qual è la posizione media che ricoprono i giocatori? E il baricentro?
La programmazione settimanale nella periodizzazione tattica
Nei seguenti paragrafi andremo ad analizzare i principali obiettivi che ogni giorno della settimana dovrebbe possedere, mantenendo sempre come riferimento l’utilizzo dell’11vs11.
Per le esercitazioni suggerite, è possibile approfondire l’argomento ascoltando il webinar “Costruire la partita con la partita”.
Martedì: recupero attivo
- Spazi grandi
- Tutti i giocatori coinvolti in regime prettamente aerobico
- Limitare il più possibile le alte accelerazioni e le brusche decelerazioni
- Potenza metabolica bassa, basso dispendio energetica (-50% del carico gara) e poche azioni intese (per chi ha giocato). Per chi non ha giocato si potrà completare tutto con un carico adeguato di lavoro aerobico.
- Se si decide di coinvolgere, con una forma diversa dall’11c11, chi ha giocato potrebbe essere impiegato sempre nella superiorità numerica con la funzione di jolly o sponda.
Mercoledì: tensione
- Spazi stretti/medi
- Tutti i giocatori coinvolti in regime aerobico-anaerobico alattacido
- Tante azioni di forza reattiva, balistiche, sprint, cambi di direzione, accelerazioni, frenate e contrasti.
- Ideale per sviluppare accelerazioni e decelerazioni
- Ideale per allenare i sotto-principi di gioco (es. riaggressione-gegenpressing)
- Potenza metabolica media, basso dispendio energetica (-30% del carico gara), molte azioni intese ma anche tanto recupero tra gli esercizi
Giovedì: durata
- Spazi grandi
- Tutti i giocatori coinvolti in regime aerobico-anaerobico alattacido
- Azioni di forza reattiva, sprint, cambi di direzione, accelerazioni, frenate e contrasti (in linea con il modello prestativo)
- Ideale per sviluppare un lavoro metabolico
- Ideale per allenare i principi di gioco
- Potenza metabolica simile alla gara e dispendio energetico (circa dell’80% del carico partita).
Venerdì: velocità
- Spazi medi/grandi
- Tutti i giocatori coinvolti in regime aerobico-anaerobico alattacido o esercitazioni più settoriali/individuali
- Azioni di forza reattiva, sprint, cambi di direzione, accelerazioni, frenate e azioni ad alta velocità
- Ideale per sviluppare azioni rapide e/o azioni ad alte velocità con adeguato recupero
- Ideale per allenare i sotto-principi di gioco
- Potenza metabolica bassa, ampio recupero, dispendio ridotto (es. 50% del carico gara).
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