Adduttori della coscia e infortuni nello sport: una breve introduzione

Quali sono i muscoli adduttori e qual è il rischio di lesione nello sport? Come adottare adeguate strategie preventive e di trattamento?
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Gli adduttori: un breve cenno anatomico

 

I muscoli adduttori sono un gruppo di muscoli situati nella regione dell’inguine. Essi hanno la funzione di avvicinare le gambe, portando le cosce verso il centro del corpo. Questi muscoli sono importanti per la stabilità e il movimento del bacino durante l’attività fisica.

I muscoli adduttori sono composti da cinque muscoli principali:

  1. Grande adduttore. E’ il muscolo più grande del gruppo degli adduttori e si estende dalla pelvi all’interno della coscia.
  2. Adduttori brevi. Sono tre muscoli più piccoli situati nella parte interna della coscia.
  3. Muscolo lungo adduttore. È un muscolo lungo e sottile situato nella parte posteriore della coscia.
  4. Muscolo gracile. È un muscolo lungo e sottile situato sulla parte interna della coscia, vicino al ginocchio.
  5. Muscolo otturatore esterno. È un muscolo piatto situato nella parte laterale della coscia.

 

Innervazione e funzione

 

Questi muscoli sono innervati dal nervo otturatore. Questo infatti, fornisce l’innervazione motoria e sensoriale ai muscoli adduttori. La forza dei muscoli adduttori è importante per la stabilità del bacino e la corretta postura durante l’attività fisica.

I muscoli adduttori quindi, hanno la funzione di avvicinare le gambe, portando le cosce verso il centro del corpo. Il ruolo di questo gruppo muscolare nello sport è molto importante. Tuttavia, molto spesso vengono trascurati, ed il rischio di lesione come vedremo è molto alto.

 

Incidenza delle lesioni agli adduttori

 

Gli infortuni agli adduttori sono abbastanza comuni nello sport. Infatti, rappresentano circa il 10% di tutte le lesioni muscolari sportive. Gli sport che comportano movimenti laterali e di cambi di direzione sono particolarmente a rischio di infortuni agli adduttori. Tra queste discipline ritroviamo calcio, hockey su ghiaccio, rugby, pallamano, basket e atletica leggera.

In uno studio che ha analizzato l’incidenza degli infortuni muscolari in 10 diverse discipline sportive, gli infortuni agli adduttori sono stati riportati come la seconda lesione muscolare più comune, dopo gli infortuni ai muscoli ischio-crurali.

Di conseguenza, gli infortuni agli adduttori possono avere un impatto significativo sulle prestazioni sportive e sulla qualità della vita dell’atleta, causando dolore, limitazioni funzionali e tempi di recupero prolungati.

Tuttavia, la maggior parte degli infortuni agli adduttori sarebbe evitabile con una buona preparazione fisica, una corretta tecnica di movimento e un adeguato recupero dopo l’attività sportiva. Vuoi scoprire di più sull’injury risk reduction? Clicca qui!

 

Quali sono le lesioni più comuni che possono colpire i muscoli adduttori?

 

I muscoli adduttori sono soggetti a diverse lesioni che possono verificarsi durante l’attività fisica o in seguito a un trauma. Le lesioni più comuni che possono colpire i muscoli adduttori includono:

  1. Stiramento muscolare. Una lesione da stiramento muscolare degli adduttori può verificarsi quando i muscoli vengono sottoposti a una forza eccessiva o a un allungamento improvviso. I sintomi includono dolore, gonfiore e difficoltà a camminare.
  2. Strappo muscolare. Uno strappo muscolare degli adduttori può verificarsi quando i muscoli vengono sottoposti a una forza eccessiva che supera la loro capacità di resistenza. I sintomi includono dolore acuto, gonfiore e lividi.
  3. Tendinite. La tendinite degli adduttori è una lesione causata dall’infiammazione dei tendini degli adduttori. I sintomi includono dolore, rigidità e difficoltà a muovere la gamba.
  4. Pubalgia. La pubalgia è una lesione che colpisce l’area dell’inguine e può coinvolgere i muscoli adduttori. I sintomi includono dolore nell’area pubica, difficoltà a camminare e a sollevare le gambe.
  5. Lesioni da sovraccarico. Le lesioni da sovraccarico degli adduttori possono verificarsi a causa di un uso eccessivo dei muscoli adduttori, come in caso di attività sportiva ripetitiva. I sintomi includono dolore, gonfiore e rigidità muscolare.

 

Si possono prevenire gli infortuni agli adduttori?

 

Le lesioni degli adduttori possono essere prevenute adottando una buona tecnica durante l’attività fisica, eseguendo un adeguato riscaldamento e aumentando gradualmente la durata e l’intensità dell’attività fisica.

In caso di lesioni o sintomi persistenti, è importante consultare un medico o un fisioterapista per una diagnosi e un trattamento adeguati.

Infatti, essendo soggetti a problematiche di tipo cronico, come la pubalgia o tendiniti, è importante adottare un approccio diagnostico e di valutazione globale. Questo deve tenere in considerazione tutti gli elementi posturali e di eventuali scompensi a carico di strutture vicine e/o lontane, che possono incidere sulla tenuta e la capacità di carico dei muscoli adduttori.

 

Gli infortuni nel calcio

 

Gli infortuni agli adduttori nel calcio rappresentano un problema comune tra i giocatori professionisti e amatoriali, con conseguenze significative sulla performance della squadra e sulla salute dell’atleta.

In questa sezione, esploreremo le cause, i sintomi e le modalità di prevenzione e trattamento degli infortuni adduttori, fornendo informazioni utili per ridurre il rischio di infortuni e favorire una rapida guarigione.

 

Le cause degli infortuni agli adduttori

 

Le cause degli infortuni adduttori sono molteplici e spesso legate a una scarsa preparazione fisica, una cattiva tecnica di gioco, un sovraccarico muscolare o un trauma diretto.

Tuttavia, sarebbe possibile prevenire gli infortuni adduttori attraverso una serie di misure preventive. Tra queste, ovviamente, una corretta preparazione fisica, il riscaldamento adeguato prima degli allenamenti e delle partite, una buona tecnica di gioco.

Non dobbiamo inoltre trascurare una sana alimentazione, ed il riposo adeguato tra le sessioni di allenamento.

 

Come riconoscere un infortunio?

 

Riconoscere i segnali di allarme di un infortunio adduttore è fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire complicazioni. Qui di seguito, vediamo i sintomi, comuni a dire il vero, che suggeriscono un rischio di lesione.

  1. Dolore. Il dolore nella zona interna della coscia è il segnale più comune di un infortunio adduttore. Il dolore può variare in intensità a seconda della gravità dell’infortunio e può essere acuto o sordo
  2. Gonfiore. Il gonfiore nella zona interessata può essere un segnale di un infortunio adduttore. Il gonfiore può essere visibile o palpabile e può essere accompagnato da un’area calda al tatto
  3. Difficoltà a camminare o a correre. L’infortunio adduttore può causare difficoltà a camminare o a correre a causa del dolore e della limitazione della mobilità della gamba interessata
  4. Rigidità muscolare. L’infortunio adduttore può causare una sensazione di rigidità muscolare nella zona interessata, rendendo difficile il movimento della gamba
  5. Limitazione della mobilità. In caso di un infortunio grave, può essere presente una limitazione della mobilità della gamba interessata
  6. Peggioramento dei sintomi. Se i sintomi peggiorano o non migliorano dopo alcuni giorni di riposo, è consigliabile consultare un medico per una valutazione più approfondita.

Il trattamento immediato degli infortuni adduttori può comprendere riposo, applicazione di ghiaccio, massaggi, terapie fisiche e farmacologiche. Successivamente,  procederemo con la riabilitazione attraverso esercizi specifici di stretching e di rafforzamento muscolare.

 

Prevenzione e guarigione 

 

Per prevenire gli infortuni adduttori e favorire una rapida guarigione, è importante adottare una dieta equilibrata e una buona idratazione, nonché tecniche preventive come l’utilizzo di calzature appropriate e la modifica della tecnica di gioco.

Inoltre, è fondamentale intervenire tempestivamente in caso di infortunio per evitare complicazioni e per favorire una rapida guarigione.

Come abbiamo già sottolineato, alla base di tutto vi è una adeguata progressione di lavoro fisico, che tenga in considerazione le variabili individuali e che abbia lo scopo di rinforzare le strutture e aumentarne la tolleranza al carico.

Quali sono gli esercizi di stretching e rafforzamento muscolare più efficaci per prevenire gli infortuni adduttori?

 

Come abbiamo visto, esercizi di stretching e rafforzamento muscolare sono importanti per prevenire gli infortuni adduttori. Qui di seguito, vedremo alcuni esercizi per ridurre il rischio di infortuni adduttori.

  1. Stretching degli adduttori. Questo esercizio di stretching aiuta a mantenere i muscoli adduttori flessibili e prevenire la tensione muscolare. Per eseguire questo esercizio, sedersi sul pavimento con le gambe divaricate e le ginocchia piegate. Tenere i talloni vicini al corpo e portare lentamente il busto verso il pavimento, mantenendo la schiena dritta e i piedi in posizione. Tenere la posizione per circa 20-30 secondi e ripetere l’esercizio per 2-3 volte.
  2. Esercizi di rafforzamento degli adduttori. Questi esercizi aiutano a rafforzare i muscoli adduttori e migliorare la stabilità dell’anca. Esempi di esercizi di rafforzamento degli adduttori includono il copenaghen, l’affondo laterale e la camminata del granchio. È importante eseguire questi esercizi con un sovraccarico adeguato e una buona tecnica.
  3. Esercizi di rafforzamento dei muscoli glutei. I muscoli glutei sono importanti per la stabilità dell’anca e la prevenzione degli infortuni adduttori. Esempi di esercizi di rafforzamento dei muscoli glutei includono il ponte e le sue varianti, l’hip thrust, il romanian deadlift. Anche in questo caso, è importante eseguire gli esercizi con un peso e una tecnica adeguati.
  4. Lavori di stabilizzazione. Gli esercizi di equilibrio aiutano a migliorare la stabilità e la coordinazione del corpo, riducendo il rischio di infortuni muscolari. Il core è estremamente importante per la funzionalità del corpo; deve sempre essere tenuto in considerazione in un protocollo di prevenzione. Scopri di più sull’allenamento del core, clicca qui! 

 

Quanto tempo ci vuole per guarire da un infortunio adduttore?

 

Il tempo di guarigione da un infortunio adduttore può variare in base alla gravità dell’infortunio e alla prontezza con cui si interviene. In generale, gli infortuni adduttori di lieve entità possono richiedere un riposo di una o due settimane. Tuttavia, infortuni più gravi possono richiedere fino a 6-8 settimane per guarire completamente.

Durante il periodo iniziale, è importante evitare qualsiasi attività che possa sovraccaricare i muscoli adduttori e che possa comprometterne la guarigione. In alcuni casi, può essere necessario utilizzare supporti o protesi per aiutare a mantenere la zona interessata immobile e favorire la guarigione.

Allo stesso tempo, è importante iniziare con cautela un programma di riabilitazione. Questo dovrà includere esercizi di stretching e di rafforzamento muscolare, massaggi, terapie fisiche e farmacologiche, a seconda della gravità dell’infortunio e delle esigenze dell’atleta.

In generale, è importante seguire le indicazioni del medico e del fisioterapista e non tornare a praticare sport fino a quando non si è completamente guariti. Tornare a praticare sport troppo presto può aumentare il rischio di recidiva o di complicazioni.

 

Quali esercizi  per per favorire la guarigione?

 

Durante il periodo di recupero da un infortunio adduttore, è importante evitare qualsiasi attività fisica che possa compromettere la guarigione. Tuttavia, con la giusta progressione, è possibile inserire esercizi leggeri per favorire la guarigione e migliorare la circolazione sanguigna nella zona interessata. Qui di seguito, vedremo quali sono alcune progressioni attuabili.

  1. Esercizi di mobilizzazione articolare. Questi esercizi aiutano a migliorare la circolazione sanguigna e la flessibilità articolare nella zona interessata.
  2. Esercizi di rafforzamento muscolare e di core training. Anche in un processo riabilitativo, è importante mantenere il tono muscolare e prevenire la perdita di massa magra.
  3. Esercizi di stretching leggero. Questi esercizi aiutano a mantenere la flessibilità muscolare e a prevenire la tensione muscolare durante il periodo di riposo.

È importante eseguire questi esercizi con cautela e adattando il programma di attività alle esigenze e alle capacità dell’atleta.

 

Quali sono i rischi di tornare a praticare sport troppo presto?

 

Tornare a praticare sport troppo presto dopo un infortunio adduttore può aumentare il rischio di recidiva o di complicazioni. Ecco alcuni dei rischi associati a un ritorno prematuro all’attività sportiva:

  1. Peggioramento dell’infortunio. Se l’infortunio non è completamente guarito, tornare a praticare sport può causare un peggioramento dei sintomi, aumentando la gravità dell’infortunio.
  2. Recidiva. Tornare a praticare sport troppo presto può aumentare il rischio di recidiva dell’infortunio, ovvero di una nuova lesione degli stessi muscoli adduttori.
  3. Complicanze. Un ritorno prematuro all’attività sportiva può aumentare il rischio di complicanze, come una lesione muscolare o un’infiammazione cronica.
  4. Tempi di recupero più lunghi. Tornare a praticare sport troppo presto può prolungare i tempi di recupero e ritardare la guarigione completa dell’infortunio.
  5. Riduzione delle prestazioni. Tornare a praticare sport troppo presto può ridurre le prestazioni dell’atleta a causa della perdita di forza e di flessibilità muscolare associata all’infortunio.

 

Come posso evitare di sovraccaricare i muscoli adduttori durante l’attività fisica?

 

Per evitare di sovraccaricare i muscoli adduttori durante l’attività fisica, è importante seguire alcune regole fondamentali:

  1. Riscaldamento adeguato. Prima di iniziare l’attività fisica, è importante eseguire un riscaldamento adeguato per aumentare la temperatura corporea e preparare i muscoli per l’attività fisica.
  2. Progressione graduale. Durante l’attività fisica, è importante aumentare gradualmente la durata e l’intensità per evitare di sovraccaricare i muscoli adduttori.
  3. Tecnica corretta. Durante l’esecuzione degli esercizi, è importante adottare una buona tecnica per prevenire gli errori tecnici e ridurre il rischio di sovraccaricare i muscoli adduttori.
  4. Recupero adeguato. Dopo l’attività fisica, è importante eseguire un recupero adeguato per permettere ai muscoli di riprendersi dall’attività fisica. Il recupero dovrebbe includere esercizi di stretching e di mobilizzazione articolare, nonchè un’adeguata alimentazione e riposo.
  5. Equilibrio muscolare. Per prevenire gli infortuni agli adduttori, è importante mantenere un equilibrio tra gli adduttori e i distretti muscolari circostanti. Vuoi migliorare la stabilizzazione? Scopri il corso dedicato al core training, clicca qui!

 

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