La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.
Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.
Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2021 di Mendiguchia et al., dal titolo Can we modify maximal speed running posture? Implications for performance and hamstring injuries management.
La cinematica di sprint è stata vista essere correlata alla performance e al rischio di infortunio agli hamstring. Lo scopo di questo studio è stato quello di osservare se un allenamento multimodale specifico di 6 settimane, combinato ad esercizi di controllo pelvico e tecnica di corsa, potesse indurre cambiamenti nella cinematica delle pelvi e degli arti inferiori durante la corsa massimale, e migliorare la performance di sprint.
Atleti in salute non professionisti sono stati assegnati a gruppo di controllo CG o di intervento IG. E’ stato svolto uno sprint test, valutato a livello cinematico tridimensionalmente, prima e dopo l’intervento di sei settimane che includeva 4 sessioni a settimana integrative, che integravano coaching, strength and conditioning, fisioterapia (terapia manuale, mobilità, controllo lombopelvico, forza e meccanica di sprint frontale..).
Le analisi non hanno mostrato differenze tra il pre e post test tra i gruppi; l’analisi intragruppo ha mostrato differenze per quanto riguarda il cingolo pelvico sui piani frontale e sagittale, così come per la cinematica e la performance di sprint, solo nel gruppo IG. Nello specifico, il gruppo IG ha mostrato un minor tilt pelvico anteriore durante l’ultima fase dello swing, una maggior obliquità delle pelvi sull’arto libero durante la fase iniziale dello swing, una maggior posizione verticale del ginocchio della gamba avanti, un aumento nella velocità angolare e di retrazione, una minor distanza tra le ginocchia al contatto iniziale e una minor durata del contatto con il suolo.
L’analisi integruppo ha mostrato perciò differenti effetti tra le variabili analizzate. Si può quindi concludere che 6 settimane di allenamento abbiano realmente indotto cambiamenti positivi a livello di cinematica pelvica e degli arti inferiori durante la corsa alla massima velocità.
Queste modificazioni potrebbero collettivamente essere associate con una riduzione del rischio di infortunio muscolare, così come ad una performance superiore.
Per leggere l’articolo completo: Can we modify maximal speed running posture? Implications for performance and hamstring injuries management. (clicca qui).
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