Determinazione e valutazione dell’hrr nei ciclisti

Nel ciclismo l'HRR può essere un parametro di valutazione della capacità di resistenza dell'atleta?
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2010 di  Lamberts et al., dal titolo Heart rate recovery as a guide to monitor fatigue and predict changes in performance parameters

La determinazione dell’equilibrio ottimale tra carico di allenamento e recupero contribuisce alle prestazioni di picco negli atleti ben allenati. La misurazione del recupero della frequenza cardiaca (HRR) per monitorare questo equilibrio è diventata popolare.

Tuttavia, non è noto se la riduzione delle prestazioni, associata all’affaticamento indotto dall’allenamento, sia accompagnata da una variazione dell’HRR. Pertanto, lo scopo di questo studio è stato quello di analizzare retrospettivamente la relazione tra le variazioni della HRR e le prestazioni ciclistiche in un gruppo di ciclisti ben allenati (n=14) che hanno partecipato a un programma di allenamento ad alta intensità (HIT) di 4 settimane.

I soggetti sono stati assegnati a un gruppo che ha avuto un aumento continuo della HRR (GIncr) o a un gruppo che ha mostrato una diminuzione della HRR (GDecr) durante il periodo HIT. Entrambi i gruppi, GIncr e GDecr, hanno mostrato miglioramenti nella potenza di picco relativa (P=0,001 e 0,016, rispettivamente) e nei parametri delle prestazioni di resistenza (P=0,001 e <0,048, rispettivamente). La potenza media durante la prova a tempo di 40 km (40 km TT), tuttavia, è migliorata maggiormente nel GIncr (P=0,010), con conseguente tendenza a un tempo di 40 km TT più veloce (P=0,059).

Questi risultati suggeriscono che l’HRR ha il potenziale per monitorare i cambiamenti nelle prestazioni di resistenza e contribuire a una prescrizione più accurata del carico di allenamento nei ciclisti ben allenati e d’élite.

Per leggere l’articolo completo: Heart rate recovery as a guide to monitor fatigue and predict changes in performance parameters

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