La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.
Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.
Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2010 di Massò et al., dal titolo Surface electromyography applications in the sport
Le tecniche elettrofisiologiche (neurografia ed elettromiografia ad ago) permettono un approccio alla conoscenza della funzione neuromuscolare. L’elettromiografia ottiene l’attività elettrica del muscolo a riposo o in contrazione (contrazione volontaria massima e statica).
Nella sua applicazione clinica, l’elettromiografia contribuisce alla diagnosi e al follow-up di un processo di tipo neuromuscolare. D’altra parte, l’elettromiografia kinesiologica o di superficie (SEMG) consente di studiare l’attività muscolare in dinamica, che si può applicare all’analisi biomeccanica del movimento, all’analisi dell’andatura, allo studio del movimento, all’analisi dell’andatura, allo studio dell’affaticamento muscolare, alle prestazioni sportive e alle applicazioni in medicina del lavoro ed ergonomia.
Il SEMG offre vantaggi come il fatto di essere un test incruento, di poter analizzare contemporaneamente diversi muscoli contemporaneamente, in movimento e in azioni di durata non limitata. L’elaborato ci porta parametri di ampiezza e frequenze, che utilizzeremo per studi. Come voce di bilanciamento, non ci permette di studiare la muscolatura profonda, e alcuni aspetti di definizione si perdono nei contorni ottenuti.
Attualmente disponiamo dei mezzi per effettuare studi elettromiografici di superficie che completano le analisi biomeccaniche. Questo ha diverse applicazioni nel campo della medicina del lavoro e dell’ergonomia. Possiamo utilizzare il SEMG per monitorare le malattie dell’apparato locomotore e i disturbi del movimento. In ambito terapeutico, è utile per la valutazione e la rieducazione post-trattamento. Ci fornisce dati quando l’obiettivo è il miglioramento della performance o l’efficienza di un movimento.
In condizioni come i disturbi di origine neuromuscolare, si stanno facendo passi avanti con l’obiettivo di utilizzare i tracciati elettromiografici per ottenere informazioni affidabili sulle unità motorie.
Tuttavia, le limitazioni metodologiche e/o di limiti interpretativi che possono esserci in ogni applicazione del SEMG devono essere tenute presenti.
Per leggere l’articolo completo: Surface electromyography applications in the sport (clicca qui).
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