Forza orizzontale o verticale?

Un diverso vettore di forza migliora in maniera differente lo sprint?
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L’argomento della forza, trattato in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nella performance.

Nell’allenamento della forza, sono molti i metodi studiati da ricercatori e messi in campo dai preparatori fisici per migliorare le qualità atletiche dei giocatori di calcio.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2018 di Reyes et al., dal titolo Relationship between vertical and horizontal force-velocity-power profiles in various sports and levels of practice.

Questo studio si proponeva di (i) esplorare la relazione tra i profili meccanici forza-velocità-potenza (FVP) verticali (salto) e orizzontali (sprint) in un’ampia gamma di sport e livelli di pratica e (ii) fornire un ampio database che servisse da riferimento del profilo FVP per tutti gli sport e i livelli testati.

A questo studio hanno preso parte 553 partecipanti (333 uomini, 220 donne) di 14 discipline sportive e di tutti i livelli di pratica. I partecipanti hanno eseguito salti nello squat (SJ) contro carichi esterni multipli (verticali) e sprint lineari di 30-40 m (orizzontali). Sono stati misurati il profilo FVP verticale e orizzontale (cioè i valori massimi teorici di forza (F0), velocità (v0) e potenza (Pmax)) e le principali variabili di prestazione (altezza SJ senza carico durante il salto e tempo di sprint di 20 m).

I coefficienti di correlazione tra le stesse variabili meccaniche ottenute dalle modalità verticale e orizzontale variavano da -0,12 a 0,58 per F0, da -0,31 a 0,71 per v0, da -0,10 a 0,67 per Pmax e da -0,92 a -0,23 per le variabili di prestazione (altezza SJ e tempo di sprint). Nel complesso, i risultati hanno mostrato una diminuzione dell’entità delle correlazioni per gli atleti di livello superiore.

Le basse correlazioni generalmente osservate tra le prestazioni meccaniche del salto e dello sprint suggeriscono che entrambi i compiti forniscono informazioni distintive sul profilo FVP dei muscoli della parte inferiore del corpo. Pertanto, si consiglia di valutare il profilo FVP sia nel salto che nello sprint per ottenere una visione più approfondita delle capacità meccaniche massime dei muscoli della parte inferiore del corpo, soprattutto a livelli elevati e di élite.

Per leggere l’articolo completo Relationship between vertical and horizontal force-velocity-power profiles in various sports and levels of practice.(clicca qui).

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