Fuso orario e performance: come cambia da est a ovest?

Il cambio di fuso orario nei viaggi internazionali è in grado di influenzare la performance? In che modo questo differisce viaggiando a est o ovest?
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2021 di Fowler et al., dal titolo Greater Effect of East versus West Travel on Jet Lag, Sleep, and Team Sport Performance

Il presente studio mirava a determinare i tempi di recupero del sonno, del jet lag soggettivo e dell’affaticamento, nonché le prestazioni fisiche negli sport di squadra dopo un viaggio a lungo raggio verso est e verso ovest.

Dieci uomini fisicamente allenati sono stati sottoposti a test alle 09:00 e alle 1700:00 ora locale in quattro giorni consecutivi 2 settimane prima del viaggio di andata (BASE) e nei primi 4 giorni dopo 21 ore di viaggio aereo di andata (OVEST) e ritorno (EST) attraverso otto fusi orari tra Australia e Qatar. La raccolta dei dati comprendeva misure di prestazione (salto in controtempo, sprint di 20 m e test Yo-Yo di recupero intermittente di livello 1 [YYIR1]) e percettive (jet lag, motivazione, sforzo percepito e sensazione fisica).

Inoltre, il sonno è stato misurato tramite monitor di attività al polso e diari autodiagnostici durante i suddetti periodi di raccolta dati.

Rispetto al giorno corrispondente alla BASE, la riduzione della distanza YYIR1 dopo l’EST è stata significativamente diversa dall’aumento dell’OVEST il giorno 1 dopo il viaggio (P < 0,001). Il giorno 2, sono stati rilevati tempi di sprint sui 20 m significativamente più lenti in EST rispetto a OVEST (P = 0,03), con grandi dimensioni di effetto (ES) che indicano anche una maggiore riduzione della distanza YYIR1 in EST rispetto a OVEST (d = 1,06).

L’inizio e la fine del sonno sono stati significativamente più tardi e il tempo medio trascorso a letto e la durata del sonno sono stati significativamente ridotti nei 4 giorni in EST rispetto a BASE e OVEST (P < 0,05).

Infine, le valutazioni medie di jet lag, stanchezza e motivazione nei 4 giorni erano significativamente peggiori in EST rispetto a BASE e OVEST (P < 0,05) e in OVEST rispetto a BASE (P < 0,05).

I viaggi transmeridiani a lungo raggio possono ostacolare le prestazioni fisiche negli sport di squadra. In particolare, i viaggi a est hanno un effetto più negativo sul sonno, sul jet lag soggettivo, sulla fatica e sulla motivazione. Di conseguenza, anche le prestazioni di sprint massimale e intermittente sono ridotte dopo un viaggio verso est, in particolare entro 72 ore dall’arrivo.

Per leggere l’articolo complete: Greater Effect of East versus West Travel on Jet Lag, Sleep, and Team Sport Performance (clicca qui).

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