Il Training Load, trattato in altri articoli sul blog e nei webinar ad esso dedicati, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.
Nel corso degli anni molti sport scientist, ricercatori, allenatori e preparatori atletici hanno unito le proprie forze e le proprie idee per studiare questo argomento. Comprendere le risposte in acuto e misurare la fatica residua può aiutare allenatori e preparatori a gestire i carichi settimanali individuali dei singoli atleti.
Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te del 2016 di Cardinale et al., dal titolo Wearable training monitoring technology: applications, challenges and opportunities.
Considerando i recenti sviluppi tecnologici per il monitoraggio del carico di allenamento e l’ampio uso di vari strumenti per la ricerca e il lavoro applicato, l’obiettivo di questo lavoro è stato quello di esaminare le applicazioni, le sfide e le opportunità delle varie tecnologie indossabili.
Nonostante il crescente interesse per la quantificazione del carico di allenamento, la ricerca e la pratica sembrano concentrarsi soprattutto su ciò che è facile da misurare, piuttosto che sviluppare un approccio olistico alla quantificazione dei carichi di lavoro sperimentati dagli atleti, con particolare riferimento alle risposte biologiche.
Le scoperte attuali suggeriscono che molti parametri di carico interni ed esterni possono essere misurati con relativa accuratezza e in modo affidabile. Tuttavia, è importante sottolineare che molti produttori non forniscono informazioni sull’accuratezza, la validità e l’affidabilità delle loro apparecchiature né danno accesso ai dati grezzi per ulteriori analisi. Per questo motivo, non si possono fare generalizzazioni sull’accuratezza e la validità di una tecnologia o di un metodo.
In futuro potrebbero essere disponibili soluzioni indossabili migliori che utilizzino l’elettronica epidermica, fornendo la base per reti di sensori corporei per valutare i carichi di allenamento nelle attività sportive. Le unità di misura inerziali (IMU) diventeranno idealmente più piccole con un software migliore, fornendo allo scienziato e all’allenatore sportivo moderno l’accesso a numerosi set di dati per prendere decisioni più informate sulle prescrizioni di allenamento e sul recupero.
Tuttavia, cambiamenti così rapidi non sono privi di rischi. La mancanza di garanzie di qualità e di standard nei processi di produzione e la mancanza di trasparenza da parte dei produttori non garantiscono che i dati raccolti siano o saranno accurati/validi e affidabili, per cui sarà sempre necessaria la dovuta diligenza.
Inutile dire che l’aumento dei dati comporta la necessità di sviluppare database e sistemi di gestione dell’atleta facili da usare, accessibili e ben progettati, in grado di gestire e archiviare i dati in modo sicuro. Inoltre, tali sistemi dovrebbero essere in grado di generare rapporti rapidi e significativi e di supportare le attività di modellazione dei dati per migliorare il processo decisionale sul campo.
Per leggere l’articolo completo Wearable training monitoring technology: applications, challenges and opportunities. (clicca qui).
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