Infezioni respiratorie e vitamina D

Tra i vari ruoli possibili della vitamina D, ci potrebbe essere quello protettivo per le infezioni respiratorie
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L’integrazione riveste potenzialmente un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e, soprattutto, nella performance della partita. In numerosi articoli e nei webinar abbiamo trattato questo tema in maniera approfondita.

Nel corso degli anni la ricerca scientifica si è contrata nell’identificazione dei possibili elementi in grado realmente di poter migliorare la performance atletica e garantire un vantaggio competitivo ai giocatori.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2013 di He et al., dal titolo Influence of vitamin D status on respiratory infection incidence and immune function during 4 months of winter training in endurance sport athletes

Lo scopo di questo studio è stato quello di esaminare l’influenza dello stato della vitamina D sull’immunità mucosa e sistemica e sull’incidenza, la gravità e la durata degli episodi di malattia del tratto respiratorio superiore (URTI) in atleti di resistenza durante un periodo di allenamento invernale di 16 settimane.

Il sangue è stato raccolto da 225 soggetti all’inizio dello studio e il plasma è stato analizzato per la concentrazione totale di 25-idrossi vitamina D (25(OH)D) e catelicidina. Il sangue è stato raccolto anche alla fine dello studio e analizzato per la 25(OH)D e la produzione di citochine stimolata dall’antigene. Campioni di saliva non stimolata sono stati ottenuti all’inizio e a intervalli di 4 settimane durante il periodo di studio. I campioni di saliva sono stati analizzati per i peptidi e le proteine antimicrobiche salivari (AMP).

Sono stati tenuti registri di allenamento settimanali e di malattia giornalieri. All’inizio e alla fine dello studio, il 38% e il 55%, rispettivamente, della coorte di atleti presentava uno stato vitaminico D inadeguato (25(OH)D plasmatico 30-50 nmol/L) o carente (25(OH)D plasmatico < 30 nmol/L). La percentuale di soggetti che hanno presentato sintomi di URTI durante il periodo di studio è stata significativamente più alta nel gruppo con stato di carenza di vitamina D (25(OH)D plasmatico iniziale < 30 nmol/L) rispetto al gruppo con vitamina D ottimale (> 120 nmol/L) e il numero totale di giorni di sintomi di URTI e il punteggio mediano di gravità dei sintomi nel gruppo con carenza di vitamina D è stato significativamente più alto rispetto agli altri gruppi.

La concentrazione plasmatica di cate- licidina era correlata positivamente con la concentrazione plasmatica di 25(OH)D e il tasso di secrezione salivare di immunoglobulina A (SIgA) nel gruppo con uno stato vitaminico D ottimale era significativamente più alto rispetto agli altri gruppi.

Un basso stato vitaminico D è stato associato a una minore produzione di citochine pro-infiammatorie da parte di monociti e linfociti. Un basso stato di vitamina D potrebbe essere un importante fattore determinante del rischio di URTI negli atleti di resistenza e l’immunità mucosa e sistemica potrebbe essere modificata attraverso meccanismi dipendenti dalla vitamina D.

Per leggere l’articolo completo Influence of vitamin D status on respiratory infection incidence and immune function during 4 months of winter training in endurance sport athletes

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