Instabilità della spalla e controllo sensomotorio

L'instabilità della spalla è causata da un defict a livello di controllo sensomotorio?
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2002 di Myers et al., dal titolo Sensorimotor Deficits Contributing to Glenohumeral Instability

Secondo la prospettiva convenzionale, le strutture capsulo-legamentose agiscono come un freno meccanico alla traslazione dell’omero alla spalla. Sebbene ciò sia vero, le strutture capsulo-legamentose hanno anche un’influenza sensomotoria sul sistema muscolo-scheletrico, fornendo stabilità alla spalla.

Lo scopo del presente studio è stato quello di discutere il ruolo sensomotorio che le strutture capsulo-legamentose svolgono nel garantire la stabilità, come questi meccanismi vengono interrotti con l’instabilità gleno-omerale e come l’intervento chirurgico ripristina tali meccanismi.

Le informazioni propriocettive trasmesse dai meccanorecettori incorporati nelle strutture capsulolegamentose influenzano i modelli motori coordinati, l’attività riflessa e la rigidità articolare per fornire una maggiore stabilità dell’articolazione.

La lesione capsulo-legamentosa che si verifica con l’instabilità della spalla non solo influisce sul contenimento meccanico, ma altera anche l’input propriocettivo al sistema nervoso centrale. Come risultato di questi deficit nella propriocezione, si manifestano alterazioni dell’attività riflessa e dei programmi motori, come si evince dalle alterazioni del pattern di sparo muscolare.

Sebbene l’obiettivo principale dell’intervento chirurgico sia quello di ripristinare la costrizione meccanica persa con la dislocazione o la sublussazione dell’articolazione, l’intervento chirurgico, sia con tecniche aperte, artroscopiche o termiche, sembra ripristinare i deficit propriocettivi che esistono dopo una lesione articolare.

Per leggere l’articolo complete: Sensorimotor Deficits Contributing to Glenohumeral Instability

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