La fatica nel calcio: quali parametri prendere in considerazione?

Banner Orizzontale

Il Training Load, trattato in altri articoli sul blog e nei webinar ad esso dedicati, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Nel corso degli anni molti sport scientist, ricercatori, allenatori e preparatori atletici hanno unito le proprie forze e le proprie idee per studiare questo argomento. Comprendere le risposte in acuto e misurare la fatica residua può aiutare allenatori e preparatori a gestire i carichi settimanali individuali dei singoli atleti.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2019 di Hader et al., dal titolo Monitoring the Athlete Match Response: Can External Load Variables Predict Post-match Acute and Residual Fatigue in Soccer? A Systematic Review with Meta-analysis.

Abstract

Il monitoraggio del carico esterno durante una partita di calcio può essere un indicatore utile a predirre la fatica in acuto e residuale post match.

La stima consentirebbe infatti di adattare i programmi di allenamento al fine di minimizzare il rischio di infortuni, migliorare lo stato di fitness, e il recupero della performance fisica, così come di implementare il programma di recupero.

Lo scopo di questa review sistematica e meta analisi della letteratura, è stato quello di determinare quali variabili di monitoraggio potessero essere fortemente predittive della fatica acuta (immediatamente) e residuale (fino a 72h), post match nel calcio.

Sono stati inclusi nella review 11 studi (n=165 atleti) e i cambiamenti residuali (24h post partita) nei markers di danno muscolare e il CMJ (peak power output) sono risultati essere con un evidenza moderata-forte, correlati con la distanza percorsa oltre i 5.5m/s.

Nessun altra metrica di carico esterno possedeva correlazioni con markers sia di tipo biochimico che neuromuscolare. Per ogni 100m corsi oltre i 5.5m/s, la CK misurata 24h post-match aumentava del 30% e il peak power output del countermovement jump diminuiva dello 0.5%. Al contrario, la distanza totale percorsa non presentava evidenze o chiare correlazioni con altri markers della fatica.

Si può concludere perciò che la distanza percorsa oltre i 5,5m/s rappresenti la variabile più sensibile in relazione alle risposte neuromuscolari e biochimiche, almeno per ciò che concerne le misurazioni nelle prime 24h; nessuna correlazione vi è invece con misurazioni successive, a 48 e 72h.

Inoltre, la distanza totale percorsa non costituisce una informazione importante e una variabile sensibile nel monitoraggio della fatica.

Per leggere l’articolo completo Monitoring the Athlete Match Response: Can External Load Variables Predict Post-match Acute and Residual Fatigue in Soccer? A Systematic Review with Meta-analysis. (clicca qui). 

Se vuoi conoscere in maniera dettaglia il ruolo del Training Load nel Calcio abbonati alla nostra Academy. Con un unico abbonamento avrai accesso a centinaia di contenuti on demand, nel formato Webinar, Ebook e Podcast. Li puoi vedere e ascoltare in qualsiasi momento. Non farti sfuggire questa opportunità, iscriviti ora: http://bit.ly/netflixpreparazionefisica

 

 

Banner Orizzontale
Banner Verticale

Altri correlati: