La tendinopatia rotulea e la curva di cammello nell’atleta

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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2019 di Dauty et al., dal titolo Jumper’s Knee Mechanical Consequences in Professional Basketball Players: The “Camel’s Back Curve”.

Abstract

Il “jumper’s knee”, o tendinopatia rotulea, è una patologia caratterizzata da dolore alla palpazione del tendine patellare, e viene classificata all’interno delle patologie da sovraccarico. E’ responsabile di un’alterazione del controllo motorio, che porta a deficit di forza del quadricipite femorale.

Lo scopo di questo studio è stato di descrivere questo deficit attraverso una anomalia riscontrabile nella curva isocinetica, letteralmente una doppia cresta che viene chiamata in gergo “curva di cammello”; essa pare essere una conseguenza di un trascorso infiammatorio del tendine rotuleo.

Per questo studio sono stati testati 170 giocatori professionisti di basket, i quali hanno svolto test isocinetici di estensione del ginocchio ad una velocità angolare di 60°/s e 180°/s. 43 di essi, presentavano una storia di “jumper’s knee” e 35, l’81% di essi, mostrava nel grafico la cosiddetta curva di cammello nel test a 60°/s di velocità angolare. Il momento di forza è decresciuto dal 12 al 18% rispetto ai picchi osservati.

Inoltre, la forza misurata per ogni 5° di ROM era significativamente differente tra i giocatori che presentavano l’irregolarità della curva rispetto a quelli che mostravano un grafico regolare.

Possiamo concludere come la curva di cammello, nonostante non sia mai stata analizzata a fondo in questo contesto, possa rappresentare un meccanismo inibitorio di protezione secondario, che può inficiare la meccanica di salto.

La presenza di questo tipo di curva riportato nel grafico potrebbe allertare i clinici e allenatori e indirizzare il percorso di preparazione fisica, recupero del ginocchio e allenamento della performance in generale.

Per leggere l’articolo completo: Jumper’s Knee Mechanical Consequences in Professional Basketball Players: The “Camel’s Back Curve”

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