La Vitamina D influenza la funzione muscolare?

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L’integrazione riveste potenzialmente un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e, soprattutto, nella performance della partita. In numerosi articoli e nei webinar abbiamo trattato questo tema in maniera approfondita.

Nel corso degli anni la ricerca scientifica si è contrata nell’identificazione dei possibili elementi in grado realmente di poter migliorare la performance atletica e garantire un vantaggio competitivo ai giocatori.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2002 di Pfeifer et al., dal titolo Vitamin D and Muscle Function.

Abstract

Lo scopo di questa review è stato quello di riassumere le attuali evidenze sulle relazioni esistenti tra vitamina D e funzione muscolare. Il meccanismo molecolare di azione della vitamina D sul tessuto muscolare è noto da diversi anni, e include gli effetti genomici e non genomici.

I primi riguardano l’interazione del metabolita attivo, l’ 1,25 diidrossivitamina D3 (1,25(OH)2D) con i suoi recettori nucleari, che risulta nel cambiamento della trascrizione dell’RNA messaggero e la conseguente sintesi proteica. I non genomici invece sono più rapidi, e sono mediati dal recettore di membrana specifico (VDR).

Le variazioni genetiche nel VDR e l’importanza del polimorfismo di questo recettore nello sviluppo dell’osteoartriti sono ancora materia di dibattito. Più recentemente, è stato osservato come questi polimorfismi siano responsabili della risposta muscolare (alla vitamina D).

La pelle ha una forte capacità di produrre vitamina D e fornire al corpo dall’80 al 100% della quantità che necessita. Età, latitudine, ora del giorno, stagione dell’anno e pigmentazione possono drammaticamente inficiare la produzione di vitamina D da parte della pelle.

L’ipovitaminsi D è una condizione comune nelle persone in età avanzata, soprattutto quelle che vivono ad alte latitudini e che trascorrono gran parte dell’anno con la pelle coperta da indumenti. Questi fattori sono i principali responsabili di deficienza di vitamina D.

Un livello di siero di 25-idrossivitamina D inferiore a 50nmol/l è stato associato all’insorgere di disfunzioni, e un valore inferiore a 30 con il calo della forza muscolare.

Modificazioni nell’andatura del passo, difficoltà nell’alzarsi, o nel muoversi in generale e un aumento di dolore muscolare sono sintomi comuni associati alla osteomalacia. Il calcio e la vitamina D, se supplementate assieme, potrebbero migliorare la funzionalità muscolare in persone anziane e coloro che presentano una deficienza nei valori di calcio e vitamina D. L’integrazione di 800IU giornaliere di colecalciferolo, assieme a calcio, sembra essere in grado di ridurre il rischio di fratture ossee e di migliorare la funzionalità muscolare. I meccanismi per i quali la vitamina D influisca su quest’ultimo fattore però, devono ancora essere approfonditi.

Per leggere l’articolo completo Vitamin D and Muscle Function (clicca qui). 

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