Le accelerazioni nel calcio: il modello di Sonderegger

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Da molti anni la ricerca scientifica si è concentrata sull’analisi dell’accelerazione per valutare al meglio la performance fisica del calciatore.

Dapprima l’analisi si è concentrata solamente sulle soglie di intensità (come è stato per la velocità) ma si è capito, per fortuna, che tale modello non è così affidabile per discriminare questa intensità.

In Italia, dopo il ruolo fondamentale che ha avuto il paper di Prampero et al. del 2005 dove si è dimostrata l’importanza dell’accelerazione e del ruolo chiave del costo energetico, l’articolo che abbiamo inserito oggi ci mostra un nuovo approccio che è sostenuto da diversi anni dal Prof. Roberto Colli.  

In questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2016 di Sonderegger et al. dal titolo The Challenge of Evaluating the Intensity of Short Actions in Soccer: A New Methodological Approach Using Percentage Acceleration.

Abstract

Esistono diversi approcci per quantificare il carico fisico negli sport di squadra usando i dati cinematici. Le distanze nelle diverse zone di velocità sono più comunemente utilizzate.

Studi recenti hanno utilizzato, inoltre, i dati di accelerazione per tenere conto delle azioni brevi e intense. Tuttavia, il fatto che l’accelerazione diminuisca con l’aumentare della velocità di corsa iniziale viene ignorato e quindi si è introdotto un pregiudizio.

Lo scopo dello studio è stato di sviluppare un nuovo approccio metodologico che rimuove questo pregiudizio. A tale scopo, è stata calcolata l’accelerazione percentuale (%) come rapporto tra la massima accelerazione dell’azione (amax, azione) e la massima accelerazione volontaria (amax) che può essere raggiunta per una particolare velocità di corsa iniziale (percentualeaccelerazione [%] = amax, action / amax * 100).

Per definire Amax, settantadue giocatori di calcio maschile junior altamente allenati (17,1 ± 0,6 anni) hanno completato degli sprint massimi dalla posizione eretta (da fermi) e a tre diverse velocità di corsa (vinit; camminata: ~ 6.0 km h – 1; jogging: ~ 10.8 km h – 1; corsa: ~ 15.0 km h – 1).

L’ammax è stata di 6,01 ± 0,55 da inizio in piedi, 4,33 ± 0,40 da camminata, 3,20 ± 0,49 da jogging e 2,29 ± 0,34 m s – 2 dalla corsa a 15 Km/h.

L’axax è stata significativamente correlata al vinit (r = -0,98) e l’equazione di regressione lineare dei calciatori  era: amax = -0,23 * vinit + 5,99.

Utilizzando l’analisi di regressione lineare, proponiamo di classificare le azioni ad alta intensità come accelerazioni> 75% dell’ammax, corrispondenti a valori di accelerazione per la nostra popolazione> 4,51 dalla posizione eretta,> 3,25 dalla camminata,> 2,40 dal jogging e> 1,72 m s – 2 dalla corsa.

L’uso dell’accelerazione percentuale evita il bias di sottovalutare intense alcuni azioni e di sopravvalutarne altre con una bassa velocità iniziale di partenza. Inoltre, calcolare l’accelerazione (in relazione alla percentuale) consente di determinare le soglie di intensità individuali specifiche per una squadra o per un singolo giocatore.

Per leggere l’articolo completo The Challenge of Evaluating the Intensity of Short Actions in Soccer: A New Methodological Approach Using Percentage Acceleration puoi cliccare qui.

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