Mobilità dell’anca e stress articolare

La mobilità dell'anca cambia lo stress articolare cui è sottoposta la spina lombare?
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 1993 di Dolan et al., dal titolo Influence of lumbar and hip mobility on the bending stresses acting on the lumbar spine

Le attività di piegamento e sollevamento sono associate a lesioni dei dischi e dei legamenti lombari e gli esperimenti su cadavere suggeriscono che questo danno è maggiormente attribuibile a un elevato momento flettente (stress di flessione) che agisce sulla colonna vertebrale osteolegamentosa. Abbiamo esaminato l’ipotesi che le persone con scarsa mobilità sagittale della colonna lombare e delle anche applichino alla colonna vertebrale sollecitazioni di flessione più elevate durante le attività di sollevamento quotidiane.

Quarantanove soggetti hanno eseguito una serie di semplici esercizi di flessione in avanti e di sollevamento, mentre la loro flessione lombare veniva misurata in modo continuo con una tecnica di superficie cutanea (isotrak a 3 spazi). Gli angoli di flessione di picco sono stati confrontati con le proprietà di flessione delle spine osteolegamentose dei cadaveri per calcolare il momento di flessione di picco (stress di flessione) che agisce sulla colonna lombare durante ciascun esercizio.

Tutti i soggetti hanno appiattito o invertito la lordosi lombare durante il sollevamento e la maggior parte si è avvicinata o ha superato il limite statico in vivo di flessione lombare in molte delle attività. Il momento flettente che agisce sulla giunzione lombosacrale è salito a circa 30 Nm, pari a circa il 50% di quello necessario per causare lesioni in un singolo sollevamento. I momenti di flessione erano significativamente più bassi nei soggetti con una buona mobilità sagittale della colonna lombare. Una buona mobilità dell’anca è stata associata a una riduzione del momento flettente, ma ha raggiunto la significatività solo nei soggetti che hanno riferito una storia di lombalgia.

Per leggere l’articolo complete: Influence of lumbar and hip mobility on the bending stresses acting on the lumbar spine (clicca qui).

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