Mobilità toracica e arti superiori: quale collegamento?

Il collegamento tra movimento della colonna vertebrale a livello toracico e arti superiori non è stato stabilito in maniera puntuale dalla letteratura scientifica, e in questo studio si analizzano queste implicazioni allo scopo di migliorare le conoscenze in campo riabilitativo della spalla.
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2019 di  Heneghan et al., dal titolo Thoracic spine mobility, an essential link in upper limb kinetic chains in athletes: A systematic review.

La conoscenza del contributo della mobilità spinale a livello toracico, un requisito per l’esecuzione di movimenti funzionali, offre il potenziale per comprendere e direzionare la ricerca nella gestione della riabilitazione degli infortuni alla spalla.

Lo scopo di questo studio è stato quello di sintetizzare le evidenze riguardo la mobilità toracica spinale durante i movimenti degli arti superiori negli atleti.

Secondo i criteri di eleggibilità, sono stati selezionati sette studi, che comprendevano un campione totale di 168 atleti. I principali riscontri sono static he la flessione unilaterale e bilaterale a livello degli arti superiori comportava rispettivamente 6,7-8 e 12-12,8 gradi di estensione toracica.

L’adduzione unilaterale e bilaterale degli arti superiori comportava rispettivamente 3-4 e 9-15 gradi di estensione.

Altri movimenti della colonna vertebrale a livello toracico (superiore e inferiore, rotazione e flessione laterale) erano variabili in base ai piani di movimento.

Si può concludere inequivocabilmente che i movimenti della colonna vertebrale a livello toracico, e principalmente l’estensione durante i movimenti degli arti superiori siano evidenti su tutti i piani. Ciò supporta la ricerca di alta qualità e l’esame della mobilità toracica, un requisito e collegamento essenziale della catena cinetica di movimento.

Per leggere l’articolo completo: Thoracic spine mobility, an essential link in upper limb kinetic chains in athletes: A systematic review. (clicca qui). 

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