Basket e ACL: i protocolli di prevenzione sono davvero efficaci?

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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2018 di Omi et al., dal titolo Effect of Hip-Focused Injury Prevention Training for Anterior Cruciate Ligament Injury Reduction in Female Basketball Players: A 12-Year Prospective Intervention Study.

Abstract

I protocolli efficaci per la prevenzione degli infortuni al legamento crociato anteriore nel basket femminile sono scarsi. È interessante investigare gli approcci di prevenzione che si focalizzano sulla funzionalità dell’anca, i quali sono difficili da riscontrare.

Lo scopo di questo studio è stato perciò quello di valutare l’efficacia di un protocollo volto alla riduzione degli infortuni sull’ACL nel basket femminile.

Lo studio prospettico e di intervento è stato condotto per 12 anni; in questo arco di tempo, è stato valutato il tasso di infortuni nei primi 4 anni (il periodo di osservazione), nelle giocatrici di college femminile di basket.

Dopo questo primo periodo, è stato sviluppato un protocollo di prevenzione specifico per l’ACL e incentrato sulla funzionalità dell’anca, per la durata di 8 anni (periodo di intervento).

Un totale di 309 giocatrici sono state osservate durante il periodo di osservazione, e sono state confrontate con le 448 che invece sono state monitorate durante il periodo di intervento. L’esposizione delle atlete all’infortunio, i meccanismi di infortunio, il rischio relativo, la riduzione del rischio assoluto, il numero di giocatrici trattate e la compliance sono state analizzate.

Sono stati riportati un totale di 16 infortuni all’ACL, di cui 13 da non contatto, nei primi 4 anni di osservazione, mentre 9 negli 8 anni successivi del periodo di intervento (8 da non contatto).

Il totale degli infortuni è stati di 0,25/1000 ore di esposizione nei 4 anni di osservazione, contro lo 0,10/1000 ore di esposizione nel periodo di intervento. Si è riscontrata una significativa riduzione del rischio relativo e della necessità di intervenire nel periodo di intervento.

Possiamo perciò concludere che un programma di prevenzione focalizzato sulla funzionalità dell’anca sia in grado di ridurre significativamente l’incidenza di infortunio all’ACL per giocatrici di college femminile di basketball.

Per leggere l’articolo completo: Effect of Hip-Focused Injury Prevention Training for Anterior Cruciate Ligament Injury Reduction in Female Basketball Players: A 12-Year Prospective Intervention Study (clicca qui). 

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