Qual è il rischio di ricaduta a seguito di intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore ACL?

L'infortunio al legamento crociato anteriore è uno degli infortuni più comuni negli sport di squadra, con un alto potenziale invalidante.
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2021 di Della Villa et al., dal titolo High rate of second ACL injury following ACL reconstruction in male professional footballers: an updated longitudinal analysis from 118 players in the UEFA Elite Club Injury Study.

Vi sono pochi studi in letteratura che hanno valutato il rischio di recidiva di infortunio al legamento crociato anteriore (ACL) e la durata della carriera in giocatori professionisti di calcio, a seguito di intervento di ricostruzione. Lo scopo di questo studio è quindi quello di valutare il tasso di recidiva, e quali siano i fattori di rischio, nonché la durata della carriera a seguito di intervento di ricostruzione del legamento crociato.

In questo studio di coorte prospettico hanno partecipato 118 giocatori professionisti di calcio che avevano subito infortunio al legamento crociato anteriore ACL, e il cui percorso sportivo è stato monitorato per i successivi 16,9 anni. Un’analisi di regressione è stata svolta per cercare di comprendere i meccanismi di recidiva occorsi.

Il follow up mediano è stato di 4,3 anni successivi all’intervento. Il secondo infortunio a seguito del ritorno in campo è stato riscontrato ad un tasso del 17,8% (n=21), dei quali 9,3% (n=11) ipsilaterali e 8,5% (n=10) al ginocchio controlaterale. I fattori di rischio di una ricaduta sono stati suddivisi in fattori di non contatto e di contatto. In totale 11 su 26 giocatori (42%) hanno subito una ricaduta in un infortunio da non contatto. Il tempo di return to play non è stato visto essere un fattore predittivo indipendente, nonostante si è visto come tempi più prolungati riducessero il rischio di recidiva. La durata media della carriera a seguito di infortunio è stata di 4,1 anni e il 60% giocava al livello del pre-injury 5 anni dopo l’intervento di ricostruzione.

Quasi un giocatore su cinque a livello professionsitico ha subito una ricaduta a seguito dell’intervento di ricostruzione del legamento crociato, con un rischio che si è visto essere maggiore negli infortuni da non contatto.

Per leggere l’articolo complete: High rate of second ACL injury following ACL reconstruction in male professional footballers: an updated longitudinal analysis from 118 players in the UEFA Elite Club Injury Study (clicca qui). 

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