La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.
Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.
Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2017 di Erickson et al., dal titolo Rehabilitation and return to sport after hamstring strain injury
Le lesioni da stiramento degli hamstring sono comuni negli sport che prevedono sprint, calci e movimenti abili ad alta velocità o ampie manovre di allungamento muscolare con flessione dell’anca ed estensione del ginocchio. Queste lesioni comportano tempi di recupero significativi e un lungo periodo di maggiore predisposizione alle lesioni ricorrenti.
Quasi un terzo degli strappi del bicipite femorale si ripresenta entro il primo anno dal ritorno all’attività sportiva e le lesioni successive sono spesso più gravi di quelle iniziali. Questo elevato tasso di re-infortunio suggerisce che gli atleti potrebbero tornare allo sport prematuramente a causa di criteri di ritorno allo sport inadeguati.
In questo articolo di revisione, descriviamo l’epidemiologia, i fattori di rischio, la diagnosi differenziale e la prognosi di uno stiramento acuto del bicipite femorale. Sulla base delle attuali evidenze disponibili, proponiamo una guida clinica per la riabilitazione degli strappi acuti del bicipite femorale e un algoritmo per assistere i medici nel processo decisionale quando valutano la disponibilità di un atleta a tornare allo sport.
Le lesioni da stiramento del bicipite femorale sono una delle ragioni più comuni di perdita di tempo di gioco negli atleti a tutti i livelli di competizione. Una valutazione completa aiuta a giungere a una diagnosi accurata e a determinare il tipo di programma riabilitativo più efficace per promuovere il recupero funzionale e del tessuto muscolare, che è essenziale per ridurre al minimo il rischio di un nuovo infortunio e ottimizzare le prestazioni dell’atleta.
Senza un’adeguata riabilitazione, gli atleti possono sperimentare una debolezza persistente nel muscolo infortunato e cambiamenti adattativi nella biomeccanica e negli schemi motori dei movimenti sportivi. È sempre più evidente che le strategie di riabilitazione che incorporano il controllo neuromuscolare, l’agilità progressiva e la stabilizzazione del tronco e l’allenamento della forza eccentrica sono più efficaci per promuovere il ritorno allo sport e ridurre al minimo il rischio di un nuovo infortunio.
I test clinici e funzionali dinamici possono essere utilizzati per valutare la prontezza del ritorno allo sport; tuttavia, l’atleta dovrebbe continuare la riabilitazione indipendente dopo il ritorno allo sport per ridurre al minimo il rischio di re-infortunio.
Per leggere l’articolo completo: Rehabilitation and return to sport after hamstring strain injury (clicca qui).
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