Rischio infortuni: stretching o allenamento isometrico?

L'allenamento isometrico è superiore allo stretching per ridurre il rischio infortuni?
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2021 di Zachary et al., dal titolo: Effects of Isometric Exercises versus Static Stretching in Warm-up Regimens for Running Sport Athletes: A Systematic Review

L’obiettivo di questa revisione è stato quello di identificare gli studi che riportano gli effetti pre-esercizio dell’esercizio isometrico rispetto allo stretching statico sulle prestazioni e sui tassi di infortunio degli atleti di corsa, confrontandoli con i risultati ottenuti.

Sono state ricercate sette banche dati elettroniche: Cochrane, PEDro, CINAHL, PubMed, MEDLINE, SportDiscus e GoogleScholar. I dati sono stati raccolti utilizzando una domanda PICO stabilita e una griglia logica assemblata. Gli articoli inclusi dovevano (1) valutare le prestazioni nella corsa o la prevenzione degli infortuni e (2) includere esercizi isometrici/attivazione muscolare e/o stretching statico. Sono stati esclusi gli articoli pubblicati prima del 2000, quelli non in lingua inglese e gli studi non sull’uomo. La qualità è stata valutata utilizzando lo strumento di valutazione della qualità PEDro per gli RCT e lo strumento di valutazione NIH-NHLBI per gli altri.

In questa revisione sono stati utilizzati anche lo strumento della Cochrane collaboration per il rischio di bias e la dichiarazione PRISMA 2020. Nei nove articoli analizzati nello studio, le variabili valutate comprendevano l’economia di corsa, il tasso di infortuni, i livelli di indolenzimento, i tempi di sprint e l’altezza dei movimenti in controtempo e del salto.

Lo stretching statico ha dimostrato un effetto negativo significativo sulle prestazioni di sprint e sull’altezza del salto e del contromovimento. Inoltre, ha dimostrato una diminuzione delle variabili associate agli infortuni per periodi prolungati e nessun impatto sull’economia della corsa. Le tenute isometriche non hanno dimostrato un effetto significativo sulla prestazione di sprint o sull’altezza del salto in controtempo. Ha inoltre dimostrato una diminuzione dei livelli di indolenzimento e nessun impatto sull’economia della corsa. Le tenute isometriche hanno effetti positivi/meno risultati negativi sugli atleti di corsa rispetto allo stretching statico per le prestazioni pre-esercizio.

Sono necessarie ricerche con un rischio ridotto di distorsione per determinare i massimi benefici derivanti dalla tempistica e dal dosaggio delle prese isometriche nel riscaldamento.

isometrici. Per leggere l’articolo completo: Effects of Isometric Exercises versus Static Stretching in Warm-up Regimens for Running Sport Athletes: A Systematic Review

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