La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.
Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.
Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 1986 di Robinsona et al., dal titolo Systematic ankle stabilization and the effect on performance
La stabilizzazione dell’articolazione della caviglia è utilizzata come deterrente per gli infortuni, tuttavia un controllo insufficiente o eccessivo della caviglia può causare effetti negativi. Questo studio ha determinato gli effetti di cambiamenti sistematici nella stabilizzazione della caviglia e dell’articolazione subtalare sulle prestazioni in un percorso a ostacoli.
I dati sono stati raccolti su sei soggetti mentre completavano due procedure di prova. Il range di movimento della caviglia nei piani sagittale e frontale è stato determinato utilizzando un apparecchio Inman modificato. Il tempo di completamento di un percorso a ostacoli, allestito su un campo da basket, è stato utilizzato come misura della performance.
Le scarpe da basket alte sono state costruite con tasche che consentivano di posizionare strisce di plastica (rinforzi) nella parte anteriore e posteriore dei malleoli mediale e laterale. Sono state utilizzate quattro condizioni di scarpa, compresa quella senza rinforzi. Sono state riscontrate differenze significative (P minore di 0,05) in eversione, flessione e inversione tra le condizioni di calzatura.
È stata osservata una tendenza generale alla riduzione del range di movimento con l’aumento della restrizione. Sono state riscontrate differenze significative (P minore di 0,05) nelle prestazioni tra le condizioni di calzatura, con una tendenza generale all’aumento dei tempi con l’aumento della restrizione.
Questi risultati indicano che i cambiamenti sistematici nell’ampiezza di movimento della caviglia e delle articolazioni subtalari possono influenzare in modo misurabile le prestazioni.
Per leggere l’articolo complete: Systematic ankle stabilization and the effect on performance (clicca qui).
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