La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.
Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.
Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2018 di Medeiros et al., dal titolo Chronic effect of different types of stretching on ankle dorsiflexion range of motion: Systematic review and meta-analysis.
I muscoli del polpaccio sono uno dei gruppi muscolari che hanno più bisogno di un’adeguata flessibilità, poiché sono profondamente legati alla normale funzione degli arti inferiori. Quando l’obiettivo è aumentare la flessibilità, la tecnica più utilizzata è lo stretching.
Tuttavia, non è ancora noto quali siano le tecniche e i parametri di stretching più efficaci per aumentare la flessibilità. Per questo motivo, l’obiettivo della presente revisione è stato quello di indagare l’influenza dello stretching cronico sull’ampiezza di movimento della dorsiflessione della caviglia (DFROM) in individui sani.
La strategia di ricerca ha incluso MEDLINE, PEDRO, Cochrane CENTRAL, LILACS e la ricerca manuale dall’inizio a febbraio 2017. Sono stati inclusi studi clinici randomizzati e controllati che hanno analizzato l’influenza dello stretching cronico sulla DFROM. Sono stati invece esclusi gli studi con popolazioni speciali (bambini e persone con qualsiasi disfunzione/malattia) e gli articoli senza gruppo di controllo.
Sono stati inclusi 20 studi su 493 identificati. La meta-analisi è stata eseguita in base alla tecnica di stretching utilizzata nello studio. I risultati mostrano che lo stretching statico (5,17°; 95% CI: 4,39-5,95; I2: 0%) e la facilitazione neuromuscolare propriocettiva (4,32°; 95% CI: 1,59-7,04; I2: 46%) sono efficaci per aumentare la DFROM.
Lo stretching balistico non ha mostrato risultati positivi nell’aumentare la DFROM (3,77°; 95% CI: da -0,03 a 7,56; I2: 46%). In conclusione, lo stretching cronico è un metodo efficace per migliorare la mobilità della caviglia in soggetti sani, soprattutto quando contiene una componente statica.
Per leggere l’articolo completo: Chronic effect of different types of stretching on ankle dorsiflexion range of motion: Systematic review and meta-analysis (clicca qui).
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