Test di Leger: che cos’è

Il Test di Leger, conosciuto anche come multi-stage fitness test o beep test, Leger-test o 20-m shuttle run test, è impiegato da allenatori e preparatori atletici per stimare il VO₂max di un atleta.
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Il test di Leger è stato sviluppato per la prima volta nel 1980 (Léger e Boucher, 1980) come test di prova presso l’Università di Montreal.

E’ detto anche multi-stage fitness test, 20-m shuttle run test o bleep test. Esso consiste in un test a navetta sub-massimale continuo, e misura il massimo consumo di ossigeno (VO2MAX).

E’ tipicamente utilizzato negli sport a forte richiesta aerobica, quali calcio, hockey, rugby o basket, e come test di fitness cardiovascolare.

 

Le origini del test di Leger

 

L’originale test di Leger descriveva un protocollo a stadi o livelli a velocità incrementale ogni due minuti. Originariamente eseguito su 400 m in una pista d’atletica, si è poi evoluto utilizzando navette da 20m.

Ciò ha ridotto lo spazio richiesto, rendendo possibile eseguire il test al chiuso. In  tal modo è possibile controllare le condizioni ambientali. Venne successivamente modificato da Leger, adattando gli stadi da 2 minuti a 1 minuto.

Nonostante esistano numerose varianti del test di Leger, il protocollo comunemente più usato prevede semplicemente che l’atleta esegua corse continue fra due coni distanti 20 metri l’uno dall’altro. La cadenza è sincronizzata da segnali acustici preimpostati a intervalli regolari. L’individuo deve raggiungere l’estremità opposta della griglia, prima che suoni il segnale sonoro successivo.

 

Come si compone il test di Leger

 

Il test di Leger è composto da 21 livelli. Ogni livello dura circa 1 minuto. La velocità iniziale è di 8,5 km /h e aumenta di 0,5 km /h ad ogni stadio successivo.

Il tempo tra i segnali acustici registrati diminuisce ogni minuto. Ciò costringe l’atleta ad aumentare la sua velocità di esecuzione.

È questo aumento di velocità che riflette l’effettivo innalzamento di difficoltà/intensità del test. Un singolo segnale acustico indica la fine di ogni navetta, mentre tre segnali acustici simultanei indicano l’inizio del livello successivo.

 

Cosa controllare durante il test di Leger?

 

Per essere valido, l’atleta deve posizionare un piede all’altezza o oltre l’indicatore dei 20 m alla fine di ogni “bip”. Se lo stesso arriva alla fine di una navetta prima del segnale acustico, deve attendere il nuovo segnale per poi riprendere a correre.

Se l’atleta non riesce a raggiungere il punto di “inversione” opposto prima del segnale, il partecipante riceve un tentativo fallito. Vengono solitamente consentite 2 o 3 ulteriori prove per tentare di recuperare la velocità richiesta, prima che il test di Leger si concluda. Se l’atleta raggiunge due tentativi falliti consecutivi, il test giunge al termine e il punteggio finale viene registrato. Tuttavia, se l’individuo raggiunge il cono prima del secondo bip consecutivo, i tentativi falliti vengono resettati. Una volta chiuso il test di Leger, si registra il punteggio definitivo.

 

Determinare VAM e VO2max con il test di Leger

I punteggi del test di Leger possono essere presentati in tre modi:

1) V02max. 

2) distanza totale (metri).

3) livello raggiunto.

Le formule matematiche di seguito mostrano come prevedere il V02max utilizzando i calcoli originali di Léger, Mercier D, Gadoury C, Lambert J. (1988). Per quanto concerne la valutazione del test di Leger per la determinazione della VAM si utilizza la velocità nell’ultimo livello completato.

Formula per la previsione della V02max nei bambini:

Questo è previsto utilizzando la VAM (km / h-1) e l’età (anni).

V02max = 31.025 + 3.238 (velocità) – 3.248 (anni) + 0.1536 (velocità) (anni)

Formula per la previsione della V02 max negli adulti:

Questo è previsto utilizzando la VAM raggiunta (km / h-1).

V02max = -23,4 + 5,8 x (velocità)

Formula per la previsione della V02max negli adolescenti (18 anni):

Questo è previsto utilizzando la VAM raggiunta (km / h-1).

V02max = -27,4 + 6,0 (velocità)

 

Vantaggi del test di Leger

I vantaggi del test di Leger sono molteplici. Fra questi, la facile messa in pratica. Ciò è dovuto alle limitate risorse richieste, quali 2 coni o marcatori, una superficie piana antiscivolo, un qualsiasi tipo di nastro audio con segnali preimpostati (anche l’applicativo di un metronomo), un metro di misura per la distanza dei 20 metri, dei fogli note dove segnare i risultati finali. E’ inoltre applicabile in infrastrutture a basso costo facilmente accessibili come scuole, club sportivi e accademie.

Altra nota positiva del test di Leger è il suo tempo di esecuzione. La stragrande maggioranza delle persone termina il test prima di raggiungere il tredicesimo livello. Di conseguenza, esso richiede meno di 14 minuti. Arrivati a questo punto del test si avrà percorso poco più di 2,5 km.

Se si dovesse arrivare alla fine del test, si avrebbe percorso circa 5 km in un tempo vicino a 22 minuti. Tuttavia, la media degli individui termina con un risultato tra i livelli 8 e 12.

 

E gli svantaggi?

A causa della natura continua del test di Leger, potrebbe mancare la specificità degli sport ad intensità intervallata, come per il calcio e l’hockey. Di conseguenza, sono stati sviluppati test alternativi (ad esempio lo Yo-Yo test a recupero intermittente).

Regolare il test con grandi gruppi diventa un po’ complicato. Infatti, è difficile rintracciare quali atleti hanno ripetutamente fallito nel raggiungere la linea di fondo prima del segnale acustico.

È dimostrato che la familiarità del test può avere un impatto sui risultati. Ovviamente infatti, le persone che non hanno confidenza con la procedura del test possono raggiungere punteggi non ottimali. Di conseguenza, la familiarizzazione dei test è altamente raccomandata.

 

Test di Leger e validità della stima del VO2max

 

Sebbene il test di Leger sia stato precedentemente segnalato come un test valido e affidabile per la previsione della VO2 max nei bambini, negli adolescenti e negli adulti, ricerche recente hanno criticato i precedenti metodi usati per calcolare questi risultati.

L’equazione di Lèger, che utilizza l’età e la VAM raggiunta come variabili, è stata considerata valida in letteratura e ha sempre presentato forti prove, tuttavia, propone un ΔER (variazione del range di stima, dovuti a bias statistici) considerevole tra i valori di correlazione.

Questa variazione può essere spiegata dalle differenze di sesso tra i soggetti del campionamento. Sebbene l’equazione di Lèger non abbia riscontrato alcun valore predittivo significativo per il genere sessuale, altri studi dimostrano una forte associazione tra questo componente e l’idoneità cardiorespiratoria nei bambini e negli adolescenti.

 

Cosa dice la ricerca?

 

Nella revisione sistematica condotta presso l’Universidade Federal do Paraná (Francisco José de Menezes Júniora,Íncare Correa de Jesusa, Neiva Leitea, 2019)  ,sono stati raccolti 18 studi in cui sono state identificate quindici equazioni. Tra questi, sono state impiegate diverse variabili, incluse le caratteristiche del campione e le prestazioni nei 20m-MSFT. T

Tra equazioni con un livello di evidenza forte e moderato, le equazioni di Matsuzaka (a), Matsuzaka (b) (Matsuzaka A 2004) erano quelle che utilizzavano il maggior numero di variabili del campione e ottenevano un ΔER inferiore con valori di correlazione elevati.

Matsuzaka (a)

VO2max=25.9−2.21×G−0.449x età −0.831×BMI+4.12×VAM

G= sesso (male=0, female=1); BMI=indice di massa corporea; VAM=la velocità finale raggiunta

Matsuzaka (b)

VO2max=61.1 – (2.20xG) – (0.462x età) -(0,862×BMI) + (0,192x N° navette percorse)

G=sesso (maschio = 0, femmina = 1); BMI=indice di massa corporea;

L’uso di più di una caratteristica del campione, come il sesso, la massa corporea, la statura o il BMI, nelle equazioni tende a determinare valori più alti di associazione tra il VO2max predetto e misurato.

Questa tendenza è stata osservata anche in altri studi. Da questo punto di vista, sono state identificate associazioni moderate tra VO2max e BMI, massa corporea e sesso. (Saint-Maurice PF, Welk GJ, Laurson KR, Brown DD, 2014)

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Bibliografia

 

  • Léger L., Boucher R., An indirect continuous running multistage field test : The Unisersité de Montréal Track Test, Can. J. Appl. Spt. Sci., 5 : 77-84, 1980.
  • Leger L, Lambert J. A maximal multistage 20 m shuttle run test to predict VO2max. Eur J Appl Physiol Occup Physiol 1982;49:1–12.
  • Léger L, Lambert J, Goulet A, Rowan C, Dinelle Y. Aerobic capacity of 6 to 17-year-old Quebecois – 20 meter shuttle run test with 1 minute stages. Can J Appl Sport Sci. 1984;9:64-9.
  • Leger L, Mercier D, Gadoury C, et al. The multistage 20 metre shuttle run test for aerobic fitness. J Sports Sci 1988;6:93–101.
  • Matsuzaka A, Takahashi Y, Yamazoe M, Kumakura N, Ikeda A, Wilk B, et al. Validity of the multistage 20-M shuttle-run test for japanese children, adolescents, and adults. Pediatr Exerc Sci. 2004;16:113-25.
  • S-M Cooper, J S Baker, R J Tong, E Roberts, M Hanford. The repeatability and criterion related validity of the 20 m multistage fitness test as a predictor of maximal oxygen uptake in active young men. 2005.
  • Saint-Maurice PF, Welk GJ, Laurson KR, Brown DD. Measurement agreement between estimates of aerobic fitness in youth: The impact of body mass index. Res Q Exerc Sport. 2014
  • Menezes Júnior, F. J. D., Jesus, Í. C. D., & Leite, N. (2019). Predictive equations of maximum oxygen consumption by shuttle run test in children and adolescents: a systematic review. Revista Paulista de Pediatria, (AHEAD).
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