La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.
Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.
Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2018 di Nutt et al., dal titolo Reference values for glenohumeral joint rotational range of motion in elite tennis players.
A causa dell’attività ripetitiva sopra la testa coinvolta nel gioco del tennis e le esigenze fisiche del gioco, le lesioni all’articolazione della spalla sono comuni. Ci sono poche ricerche disponibili che descrivono i fattori di rischio specifici dello sport per le lesioni nel tennis, tuttavia, i cambiamenti nella gamma di movimento di rotazione della spalla (ROM) sono stati associati a lesioni in altri sport di “lancio”.
Questo studio aveva due scopi: i) identificare i valori di riferimento per il ROM passivo dell’articolazione gleno-omerale in giocatori di tennis d’élite e, ii) indagare le differenze nel ROM tra i vari gruppi di età dei giocatori.
I dati sono stati raccolti durante i camp nazionali di performance tenuti presso un centro nazionale di tennis tra settembre 2012 e luglio 2015. Hanno partecipato centoottantaquattro tennisti di età compresa tra 11 e 24 anni. Tutti avevano un ranking nazionale tra i primi otto nella loro rispettiva fascia d’età. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi di età: sotto i 14 anni, 14-15 anni e 16 anni e oltre. Le principali misure di risultato erano la rotazione interna ed esterna dominante e non dominante e il ROM passivo totale dell’articolazione gleno-omerale.
Un ridotto ROM passivo di rotazione interna e un maggiore ROM passivo di rotazione esterna sono stati identificati sul lato dominante (p < 0,05), tuttavia, non sono state trovate differenze da lato a lato nel ROM totale di rotazione (p > 0,05). Un deficit di rotazione interna dell’articolazione gleno-omerale (GIRD) era prevalente sul lato dominante, che aumentava in grandezza con l’aumentare dell’età del giocatore. Le differenze nel ROM di rotazione interna ed esterna del lato dominante sono state identificate tra i gruppi di età, con i giocatori di 14-15 anni che avevano meno rotazione interna e maggiore rotazione esterna rispetto ai giocatori sotto i 14 anni e agli atleti sopra i 16 anni (p < 0,05). I valori totali di range di movimento non sono risultati diversi tra i gruppi di età (p > 0,05).
Questo studio fornisce valori di riferimento per il ROM rotazionale dell’articolazione gleno-omerale nei tennisti d’élite e dimostra le differenze specifiche dell’età. Studi futuri dovrebbero indagare i legami tra i cambiamenti nel ROM e il rischio di lesioni.
Per leggere l’articolo completo: Reference values for glenohumeral joint rotational range of motion in elite tennis players
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