Velocity based training e risposta ormonale

Come varia la risposta ormonale a differenti tipologie di allenamento con il velocity based training?
Banner Orizzontale

L’argomento della forza, trattato in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nella performance.

Nell’allenamento della forza, sono molti i metodi studiati da ricercatori e messi in campo dai preparatori fisici per migliorare le qualità atletiche dei giocatori di calcio.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2020 di Rodriguez-Rosell et al., dal titolo Velocity-based resistance training: impact of velocity loss in the set on neuromuscular performance and hormonal response.

Questo studio mirava a confrontare gli effetti di 2 programmi di allenamento della forza (RT) con diverse perdite di velocità (VL) consentite in ogni set: 10% (VL10%) contro 30% (VL30%) sulle prestazioni neuromuscolari e sulla risposta ormonale.

Venticinque giovani soggetti sani sono stati assegnati in modo casuale in 2 gruppi: VL10% (n = 12) o VL30% (n = 13). I soggetti hanno seguito un programma di RT basato sulla velocità per 8 settimane (2 sessioni a settimana) usando solo l’esercizio del full-squat (SQ) al 70%-85% dell’1RM.

La velocità di ripetizione è stata registrata in tutte le sessioni di allenamento. Prima e dopo il programma RT sono stati valutati uno sprint di corsa di 20 m, il CMJ, l’1RM, la resistenza muscolare, l’EMG durante l’esercizio SQ e le concentrazioni ormonali a riposo.

Entrambi i gruppi hanno mostrato miglioramenti simili nelle variabili di forza e resistenza muscolare (VL10%: 7,0%-74,8%; VL30%: 4,2%-73,2%). Il VL10% ha portato a maggiori incrementi percentuali nel CMJ (9,2% vs. 5,4%) e nelle prestazioni di sprint (-1,5% vs. 0,4%) rispetto al VL30%, nonostante il VL10% abbia eseguito meno della metà delle ripetizioni rispetto al VL30% durante il RT.

Inoltre, solo il VL10% ha mostrato leggeri incrementi nelle variabili EMG, mentre non sono stati osservati cambiamenti significativi nelle concentrazioni ormonali a riposo. Pertanto, i nostri risultati suggeriscono che le perdite di velocità nel set a partire dal 10% sono sufficienti per ottenere miglioramenti significativi nelle prestazioni neuromuscolari, il che significa una maggiore efficienza durante il RT.

Per leggere l’articolo complete Velocity-based resistance training: impact of velocity loss in the set on neuromuscular performance and hormonal response. (clicca qui).

Se vuoi conoscere in maniera dettaglia il ruolo dello strength training nella performance abbonati alla nostra Academy. Con un unico abbonamento avrai accesso a centinaia di contenuti on demand, nel formato Webinar, Ebook e Podcast. Li puoi vedere e ascoltare in qualsiasi momento. Non farti sfuggire questa opportunità, iscriviti ora: http://bit.ly/netflixpreparazionefisica

 

 

 

 

Banner Orizzontale
Banner Verticale

Altri correlati: