Velocity based training: le ultime evidenze scientifiche

Il velocity based training è un metodo popolare per l'allenamento della forza: quali sono le evidenze scientifiche riguardo il suo utilizzo e validità?
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L’argomento della forza, trattato in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nella performance.

Nell’allenamento della forza, sono molti i metodi studiati da ricercatori e messi in campo dai preparatori fisici per migliorare le qualità atletiche dei giocatori di calcio.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2021 di Wealkey et al., dal titolo Velocity-Based Training: From Theory to Application.

L’allenamento basato sulla velocità (VBT) è un metododi allenamento della forza che permette una prescrizione accurata e oggettiva delle intensità e dei volumi di allenamento.

Questa review fornisce un quadro applicato alla teoria e all’applicazione del VBT. In particolare fornisce dettagli su come: usare la velocità per fornire un feedback oggettivo, stimare la forza, sviluppare profili carico-velocità per una prescrizione accurata del carico e come usare le statistiche per monitorare la velocità. Inoltre, viene fornita una discussione sull’uso di soglie di diminuzione di velocità, diversi metodi di prescrizione del VBT, e come il VBT può essere implementato all’interno di modelli di programmazione tradizionali e microcicli.

Il VBT utilizza la velocità dell’esercizio per informare o migliorare la pratica dell’allenamento. Può essere implementato come uno strumento che lavora accanto ai metodi tradizionali basati sulla percentuale (ad esempio, il feedback), o può essere utilizzato per autoregolare il volume e l’intensità dell’allenamento per ogni atleta. Da questa review, si evince che:

Una considerazione importante per il professionista è la validità del dispositivo utilizzato per monitorare la velocità. L’evidenza attuale suggerisce che i trasduttori di posizione lineare dovrebbero essere usati a causa della loro maggiore accuratezza.

Il feedback delle prestazioni viene fornito visivamente o verbalmente agli atleti mentre si allenano. Questo feedback dovrebbe essere a intervalli frequenti (ad esempio, dopo ogni ripetizione) e utilizzato durante gli esercizi ad alta forza e potenza (cioè, esercizi primari e multiarticolari).

Per testare le prestazioni durante gli esercizi balistici con carichi che sono ≤70% di 1RM, si dovrebbe usare la PV. In alternativa, PV o MV potrebbero essere usati per testare le prestazioni >70%.

Per il calcolo teorico dell’1RM, si dovrebbe usare la MV. Ciò è dovuto alle minori differenze tra i diversi dispositivi di prova, alla maggiore linearità della relazione L-V e alla minore variazione tra gli atleti nella velocità in cui si verifica 1RM.

Il “metodo dei 2 punti” ha dimostrato di essere un metodo valido per calcolare l’1RM dal profilo L-V durante gli esercizi della parte superiore del corpo. Ciò comporta (I) l’identificazione del V1RM specifico dell’esercizio, (II) la registrazione del MV contro un carico leggero (≈45%1RM) e un carico pesante (≈85%1RM), e (III) la modellazione della relazione L-V individuale e la determinazione del 1RM come il carico associato al V1RM. Gli allenatori devono essere consapevoli che l’accuratezza del metodo dei 2 punti e di altri metodi di previsione dell’1RM basati sulla velocità dovrebbe essere inferiore durante gli esercizi del treno inferiore.

Quantificando il profilo L-V di un atleta e utilizzando un accurato dispositivo di misurazione della velocità, i professionisti possono equiparare una data velocità a una percentuale fino al 90% 1RM della capacità massima di un atleta. Avendo queste informazioni, le diverse quantità di fatica e i tassi di adattamento degli atleti possono essere gestiti attraverso un’accurata prescrizione giornaliera di intensità e volume.

I praticanti dovrebbero considerare di monitorare regolarmente la velocità (questo potrebbe essere fatto all’inizio di una sessione di allenamento) per aiutare a monitorare oggettivamente i cambiamenti nella forma fisica/fatica dell’atleta. Monitorando le tipiche fluttuazioni giornaliere della velocità (cioè la SE) e applicandole a una soglia significativa (ad esempio, il cambiamento della forza), i professionisti possono ottenere regolarmente una visione oggettiva degli effetti del loro programma di allenamento.

Le soglie di perdita di velocità possono spiegare le differenze tra atleti nella resistenza muscolare e anche mitigare l’eterogeneità nelle risposte alla fatica a breve termine. Modificando la soglia di perdita di velocità, le risposte di fatica interne e successive aumentano o diminuiscono.

La prescrizione dell’allenamento utilizzando VBT può avvenire in molti modi. Questi metodi possono rientrare nei modelli di periodizzazione tradizionali e possono essere utilizzati per guidare la prescrizione dell’esercizio con maggiore sicurezza.

Per leggere l’articolo completo Velocity-Based Training: From Theory to Application. (clicca qui). 

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