Vitamina d nello sportivo

La carenza di vitamina d è frequente nello sport. Quali sono le strategie da adottrare?
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La nutrizione riveste potenzialmente un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e, soprattutto, nella performance della partita. In numerosi articoli e nei webinar abbiamo trattato questo tema in maniera approfondita.

Nel corso degli anni la ricerca scientifica si è contrata nell’identificazione dei possibili elementi in grado realmente di poter migliorare la performance atletica e garantire un vantaggio competitivo ai giocatori.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2020 di Di Luigi et al., dal titolo Vitamin D, sport and health: a still unresolved clinical issue.

I metaboliti della vitamina D hanno un ruolo importante nella fisiologia umana, sia in condizioni statiche che dinamiche, e molti effetti biologici legati alla vitamina D potrebbero influenzare le prestazioni fisiche e sportive degli atleti.

Probabilmente a causa di diversi fattori (ad esempio, farmaci, doping, alimentazione, esposizione alle radiazioni ultraviolette B), negli atleti è stata osservata una prevalenza molto alta di inadeguatezza di vitamina D (cioè, carenza o insufficienza).

L’inadeguatezza di vitamina D negli atleti potrebbe essere associata a rischi specifici per la salute e ad alterazioni delle capacità funzionali, influenzando potenzialmente la regolazione fine delle prestazioni fisiche durante l’allenamento e le competizioni sportive.

Quando esistono fattori di rischio per l’insufficienza di vitamina D, è indicata un’integrazione preventiva di vitamina D, e se viene diagnosticata un’insufficienza di vitamina D, se ne raccomanda l’integrazione. Purtroppo, su queste questioni molte preoccupazioni rimangono irrisolte.

Infatti, non è chiaro se gli atleti debbano essere classificati come una popolazione speciale ad alto rischio per l’insufficienza di vitamina D; inoltre, rispetto alla popolazione non atletica, non è ancora chiaro se gli atleti debbano avere diversi intervalli di riferimento e diversi livelli target ottimali per la vitamina D nel siero, se hanno rischi aggiuntivi per la salute, e se hanno bisogno di diversi tipi di integrazioni (dosi) per la prevenzione e/o la terapia sostitutiva.

Inoltre, negli atleti anche l’abuso di integratori di vitamina D per scopi ergogenici solleva diverse preoccupazioni etiche e di sicurezza. In questa rassegna vengono descritte le principali problematiche fisiopatologiche, funzionali e cliniche che riguardano la vitamina D nel mondo degli atleti.

Per leggere l’articolo completo Vitamin D, sport and health: a still unresolved clinical issue (clicca qui) 

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