Il Velocity Based Training (VBT) è una metodica che ci permette di valutare la velocità della fase concentrica di un movimento, potendone analizzare e programmare l’intensità e il volume della seduta.
Dopo aver capito che cos’è il VBT in questo articolo e aver studiato il continuum di forza e la curva forza-velocità (qui) Martina Marson ci presenta 10 motivi per utilizzare il Velocity Based Training.
Ci sono svariati motivi per implementare il Velocity Based Training nella vostra routine d’allenamento. In questo articolo, ve ne elenco i primi 10.
Muovere con intenzione
Muovere con intenzione: è stato dimostrato che l’intenzione volontaria e consapevole a sollevare un carico al massimo delle proprie capacità consente maggiori adattamenti nei livelli di forza e potenza;
Autoregolazione
Autoregolazione: l’allenamento basato sulle percentuali (Percentage Based Training) si riferisce alla 1rm (ripetizione massimale), la quale è soggetta a variazioni giornaliere; pertanto si renderà necessario mettere in pratica una qualche forma di autoregolazione, per adattare la 1rm alla readiness giornaliera.
Il VBT è l’unico metodo di autoregolazione oggettivo, in quanto basato su feedbacks numerici e non su percezioni soggettive;
Profilazione carico/velocità e stima del massimale
Profilazione carico/velocità e stima del massimale: la relazione tra velocità e carico è fissa e stabile (ad ogni incremento del carico del 10% corrisponde una riduzione della velocità di 1 m/s), ad eccezione di alcune variazioni relative ad un particolare esercizio e a caratteristiche antropometriche e di esperienza del singolo soggetto.
Questa stabilità permette di predire il massimale di un preciso giorno e di creare un profilo personalizzato del rapporto tra carico e velocità per ciascun esercizio, consentendo così non solo l’osservazione nel tempo dei cambiamenti nella curva carico/velocità, ma anche di sapere quale sia la specifica velocità di esecuzione per ciascun carico relativo;
Cambiamenti nella curva carico/velocità
Cambiamenti nella curva carico/velocità: le variazioni del massimale (1rm), in termini assoluti, non sono l’unico dato in grado di indicarvi la bontà del vostro programma d’allenamento, specialmente se non siete degli specialisti del sollevamento, come powerlifters e weight lifters.
Se siete atleti di altri sport, per esempio di sport di squadra o sport da combattimento, e utilizzate le alzate fondamentali della forza e della potenza con l’obiettivo di migliorare le vostre performance sportive, i vostri massimali saranno molto influenzati dalle competizioni appena disputate, dai traumi ricevuti, dalla vostra mobilità articolare e così via.
In questo caso, conoscere i cambiamenti della curva Forza/Velocità diventerà fondamentale perchè potrebbe accadere che, a massimale invariato, uno stesso carico possiate sollevarlo più velocemente, indicando quindi dei miglioramenti altrettanto importanti;
Non solo Velocità
Non solo Velocità: potete applicare le regole del VBT anche per l’allenamento della potenza.
E’ risaputo che l’allenamento della potenza avviene a percentuali di carico relative che vanno dal 30 al 50% della 1Rm, ma la scelta precisa della percentuale dipende dal tipo di esercizio, dalle caratteristiche individuali dell’atleta e dal compito che deve eseguire.
Il VBT vi evita di dovervi affidare a supposizioni per scegliere il carico da utilizzare. Vi basterà osservare il valore di PEAK POWER (Potenza di picco). In questo modo avrete la certezza di aver selezionato il carico più appropriato.
Periodizzazione
Periodizzazione: una buona periodizzazione dell’allenamento è un elemento chiave per raggiungere qualsiasi obiettivo sportivo.
Tuttavia, nella maggioranza dei casi, è sempre necessaria una certa dose di flessibilità nell’applicazione del programma e di aggiustamenti, a causa di una serie di elementi imprevedibili che si presentano nel corso delle settimane e dei mesi.
Per essere in grado di programmare l’allenamento, monitorare, avere continui feedbacks sulle sessioni d’allenamento e quindi di adattare gli allenamenti sulla base di questi, senza spendere energie e tempo in annotazioni manuali, i devices elettronici vi consentono di registrare, esportare, analizzare e rielaborare i dati.
Monitorare è meglio di testare
Monitorare è meglio di testare: i test non sono altro che fotografie istantanee delle condizioni di un atleta. Monitorare nel tempo, invece, offre l’opportunità di osservare ogni sottile cambiamento che avviene nel corso del tempo e di avere quindi una visione più ampia.
Feedback in tempo reale
Feedback in tempo reale: è stato dimostrato che i feedbacks in tempo reale hanno un potente effetto motivazionale sulle performance. Essi hanno il potere di spingere gli atleti a dare sempre il massimo, il che nel tempo risulterà a migliori performance.
Allenamento a distanza
Allenamento a distanza: a volte capita che i coach non possano essere presenti ad ogni singola seduta d’allenamento. Pensate per esempio alle rappresentative nazionali, in cui gli atleti provengono da tutto il territorio e si devono allenare nelle rispettive città. Un dispositivo elettronico di questo tipo consente ai coach di prescrive le sedute d’allenamento e di confrontarne i risultati a distanza.
Dati e statistiche
Dati e statistiche: la disponibilità di dati numerici e di statistiche è di enorme importanza nel mondo dello sport. Informazioni utili, precise e affidabili riguardo le condizioni degli atleti, consentono ad ogni preparatore di analizzare dati, produrre report e confrontarli nel tempo.
E tu che ne pensi? Quali altri motivi ci spingerebbero ad usare il Velocity Based Training?