Assisted e resisted sprint training nel nuoto

Utilizzare le resistenze elastiche è un'efficace tecnica per migliorare le prestazioni nel nuoto?
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L’argomento della velocità, trattato in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nella performance.

Nello speed training, sono molti i metodi studiati da ricercatori e messi in campo dai preparatori fisici per migliorare le qualità atletiche dei giocatori.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2006 di Girold et al., dal titolo Assisted and resisted sprint training in swimming.

Questo studio è stato intrapreso per determinare se lo sprint con resistenza in overstrength (OSt) o lo sprint assistito in overspeed (OSp) possano rivelarsi metodi di allenamento efficaci per aumentare le prestazioni nei 100 m di crawl frontale. Trentasette (16 uomini, 21 donne) nuotatori di livello agonistico (media SD: età 17,5 3,5 anni, altezza 173 14 cm, peso 63 14 kg) sono stati sottoposti a un esame di laboratorio e sono stati suddivisi casualmente in 3 gruppi: OSt, OSp e controllo (C).

Tutti i nuotatori si sono allenati 6 giorni a settimana per 3 settimane, incluse 3 sessioni di allenamento con resistenza o assistito rispettivamente. I tubi elastici sono stati utilizzati per generare sovraccarico e sovravelocità.

Sono stati eseguiti tre eventi di 100 m prima, durante e dopo il periodo di allenamento. Prima di ogni evento sui 100 m, la forza dei flessori ed estensori del gomito è stata misurata con un dinamometro isocinetico.

La velocità e la lunghezza della nuotata sono state valutate videoregistrando gli eventi. Nel gruppo OSt, la forza degli estensori del gomito, la velocità di nuotata e la frequenza di bracciata sono aumentate significativamente (p 0,05), mentre la lunghezza della bracciata è rimasta invariata dopo il periodo di allenamento di 3 settimane.

Nel gruppo OSp, la velocità di bracciata è aumentata in modo significativo (p 0,05) e la lunghezza della bracciata è diminuita significativamente (p 0,05) senza cambiamenti nella velocità di nuoto. Non sono state osservate variazioni significative nel gruppo C.

Sia l’OSt che l’OSp si sono dimostrati più efficaci del programma di allenamento tradizionale. Tuttavia, il programma di allenamento OSt ha avuto un impatto maggiore sulla forza muscolare, sulle prestazioni di nuoto e sulla tecnica di bracciata rispetto al programma OSp.

Per leggere l’articolo completo:

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