Con il termine anglosassone Low Back Pain (LBP) si indica la lombalgia idiopatica, o mal di schiena, una patologia ricorrente che colpisce il tratto lombare della colonna vertebrale caratterizzata da dolore e da limitazione funzionale.
La Low Back Pain o mal di schiena interessa almeno l’80% della popolazione almeno una volta nella vita e colpisce prevalentemente la popolazione tra i 30 e i 50 anni.
Essa infatti, rappresenta la quinta causa più comune di richieste di visite mediche oltre ad essere il principale motivo di visite specialistiche fisiatriche, ortopediche e neurologiche (Atlas et al, Muscle&Nerve 2003).
Table of Contents
Cosa provoca il mal di schiena?
Esistono 841 cause di mal di schiena. Queste possono essere classificate cercando di comprendere la struttura che viene colpita. Una causa del Low Back Pain interessante e che merita un’analisi in particolare è quella dovuta alla sindrome del piriforme (la piriforme sindrome rappresenta il 5% delle cause di mal di schiena).
La sindrome del piriforme si verifica quando il muscolo è compresso localmente irritando così il nervo sciatico.
Piriforme e mal di schiena
Il piriforme è un extrarotatore dell’anca (è molto importante considerare che sopra i 60° gradi di flessione d’anca il piriforme è un intrarotatore invece quando è sotto i 60° è un extrarotatore). Esso è un muscolo molto importante nella biomeccanica del passo. La sindrome di Morton, infatti, può predisporre il paziente a sviluppare una piriformis syndrome.
Una prominenza del secondo metatarso destabilizza il piede durante il passo causando una sua pronazione ed una intrarotazione dell’arto inferiore, causando una piriformis syndrome. La sua origine ed inserzione possono creare allo stesso tempo un veicolo che può causare mal di schiena.
Una borsite trocanterica può portare degli squilibri a livello dell’inserzione del piriforme modificando la biomeccanica della zona lombare-sacro-iliaco-femore. La sindrome del piriforme, quando individuata, può essere curata tramite un trattamento conservativo legata a rinforzo muscolare e allungamento, oltre al trattamento manipolativo.
Quali sono i principali fattori di rischio per il mal di schiena?
Tra i possibili fattori in grado di predisporre un soggetto, atleta o meno, al mal di schiena, meritano particolare attenzione:
Fattori individuali
- Obesità
- Disabilità
- Scarso livello educativo
Fattori psicologici
- Depressione
- Somatizzazione
Lavoro
- Lavori che richiedono sollevare carichi per ¾ della giornata
- Insoddisfazione lavorativa
- Posture sbagliate lavorative ( lavori al computer, in ufficio ecc)
Il mal di schiena (o low back pain) nello sportivo
Il LBP è una problematica comune nei giovani atleti. La percentuale di atleti colpiti da mal di schiena in età adolescenziale è tra il 20% e il 30% ed è la causa del 5/8 % degli infortuni per gli sportivi.
I fattori predisponenti il mal di schiena negli sportivi sono:
- un aumento repentino dell’altezza
- un aumento dei carichi di lavoro e dell’intensità
- una dismetria degli arti
- un’inadeguata attrezzatura sportiva.
Sommati a questi fattori di rischio ci può essere una cattiva condizione fisica soprattutto dei muscoli estensori della colonna, addominali, dei paravertebrali e del comporto dei muscoli dell’anca.
Problematiche comuni nel mal di schiena dello sportivo
Le problematiche più comuni a livello sportivo sono date dall’eccessivo (ed errato) sollevamento di pesi oppure torsioni che possono produrre contratture o strain.
Inoltre, anche un eccessivo numero di colpi ricevuti può favorire lo sviluppo di problematiche alla schiena.
Questi nell’adolescente possono portare addirittura a frattura. È infine possibile che gli atleti che praticano sport che includono ripetute e forti iperestensioni di colonna possano soffrire di problematiche faccettarie, oppure spondilolistesi. Tutte queste possono contribuire allo sviluppo di mal di schiena cronico.
Il trattamento del mal di schiena nel giovane atleta
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi il mal di schiena negli adolescenti, può essere trattato attraverso una terapia conservativa.
Il trattamento immediato per una lesione acuta, come una distorsione o uno strain, comprende crioterapia, farmaci antinfiammatori ed esercizi dedicati di rinforzo.
Il riposo prolungato deve essere evitato poiché l’atrofia può verificarsi rapidamente. Anche gli analgesici forti sono normalmente controindicati poiché mascherano il dolore.
Mal di schiena e punto di vista osteopatico
Il compito dell’osteopata è quello di stabilire con successo le diverse cause che inducono allo sviluppo di mal di schiena ed al mantenimento del dolore del paziente.
Il primo step che affronterà il vostro osteopata sarà quello osservativo. Esso ha lo scopo di valutare visivamente i possibili compensi in atto nel paziente, sia in posizione statica che in posizione dinamica.
Dopo una prima valutazione visiva, l’osteopata farà la sua diagnosi differenziale per comprendere la causa del dolore lombare. La diagnosi differenziale permette di escludere possibili patologie che non sono di competenza dell’osteopata. Il mal di schiena può essere anche un sintomo di:
- dolori addominali
- stati di ansia
- artrite
- spondilosi cervicale o lombare
- problemi dermatologici
- patologie renali
- condizioni reumatiche
- tumori
- problematiche discali/MECCANICA
La valutazione palpatoria e il trattaento del mal di schiena
Se la problematica in atto è di competenza dell’osteopata allora si inizierà un’attenta valutazione palpatoria per comprendere quali sono le disfunzioni più importanti che influenzano il paziente ed infine trattarlo tramite OMT.
Ciò infatti, ha lo scopo di eliminare le disfunzioni somato-viscerali e cercare di risolvere la problematica del mal di schiena.
L’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico è stato dimostrato dalle linee guida date dall’American Osteopathic Association che afferma: “ I risultati complessivi dimostrano chiaramente una riduzione statisticamente significativa del mal di schiena tramite l’utilizzo dell’OMT. L’analisi del sottogruppo di controllo hanno dimostrato che l’OMT riduce il dolore lombare rispetto al gruppo di controllo a cui è stato somministrato un trattamento placebo”.
Ovviamente l’osteopata deve essere affiancato da diverse figure sanitarie.
Difatti, si è dimostrato ad esempio che gli esercizi di rinforzo e stabilizzazione del tronco permettono di diminuire il dolore dovuto da low back pain, e anche l’utilizzo di trattamenti fisioterapici, soprattutto all’inizio della patologia permettono un grosso miglioramento in termini di salute.
Un approccio integrato tra le varie figure che vada ad inquadrare la causa del problema senza per forza fissarsi sulla manifestazione del dolore permette di comprendere quale strategia sia la migliore da effettuare per risolvere il mal di schiena.
Bibliografia
- American Osteopathic Association Guidelines for Osteopathic Manipulative Treatment (OMT) for Patients with Low Back Pain – July 2009
- Spine – Linton SJ (2000) – Spine – Pincus T et al (2002)
- Piriformis syndrome and low back pain: a new classification and review of the literature – Papadopulous-Khan
- Sindrome del piriforme – Biggi
- Gellhorn AC, Chan L, Martin B, Friedly J.Management patterns in acute low back pain: the role of physical therapy.
- Stabilization exercise compared to general exercises or manual therapy for the management of low back pain: A systematic review and meta-analysis.
- Evaluation and management of lower back pain in young athletes – Patel
- Low Back Pain in Young Athletes – Harvery, Tanner