Meccanismi alla base del calo della performance nello stretching

Come mai diminuisce la performance dopo l'esecuzione di protocolli di stretching?
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L’argomento della forza, trattato in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nella performance.

Nell’allenamento della forza, sono molti i metodi studiati da ricercatori e messi in campo dai preparatori fisici per migliorare le qualità atletiche dei giocatori di calcio.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2020 di Behm et al., dal titolo Mechanisms underlying performance impairments following prolonged static stretching without a comprehensive warm-up.

Mentre una varietà di attività pre-esercizio sono state incorporate come parte di un “riscaldamento” prima di attività lavorative, di combattimento e atletiche per millenni, l’inclusione dello stretching statico (SS) all’interno di un riscaldamento ha perso favore negli ultimi 25 anni.

Le ricerche hanno messo in evidenza la possibilità che lo stretching statico induca un’alterazione delle prestazioni successive in seguito a uno stiramento prolungato senza un’adeguata attività di riscaldamento dinamico. I meccanismi proposti alla base dei deficit indotti dallo stretching includono fattori sia neurali (ad esempio, diminuzione dell’attivazione volontaria, effetti persistenti della corrente interna sull’eccitabilità dei motoneuroni) sia morfologici (ad esempio, cambiamenti nella relazione forza-lunghezza, diminuzione della sensibilità al Ca2+, alterazioni della componente elastica parallela). Anche le influenze psicologiche, come il deficit di energia mentale e gli effetti nocebo, potrebbero influire negativamente sulle prestazioni.

Tuttavia, esistono notevoli limitazioni pratiche negli studi pubblicati, come ad esempio una lunga durata dello stretching, esercizi di stretching con scarsa specificità del compito, mancanza di riscaldamento prima/dopo lo stretching, test eseguiti immediatamente dopo il completamento dello stretching e rischio di bias dello sperimentatore e dei partecipanti. Ricerche recenti indicano che durate adeguate di stretching statico eseguite nell’ambito di un riscaldamento completo (cioè attività aerobiche prima e stretching dinamico specifico per il compito e attività fisiche intense dopo le SS) hanno effetti trascurabili sulle prestazioni successive, con alcune evidenze di un miglioramento della produzione di forza a lunghezze muscolari maggiori. Per le condizioni in cui la produzione di forza muscolare è compromessa dallo stretching, la conoscenza dei meccanismi sottostanti aiuterebbe lo sviluppo di strategie di attenuazione.

Tuttavia, questi meccanismi non sono ancora perfettamente definiti. Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio sia i componenti del riscaldamento sia i meccanismi che contribuiscono al miglioramento o alla riduzione delle prestazioni quando lo SS è incorporato nel riscaldamento pre-attività.

Per leggere l’articolo completo Mechanisms underlying performance impairments following prolonged static stretching without a comprehensive warm-up

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