Vitamina d e fratture da stress

Qual è la relazione tra vitamina d e le fratture da stress?
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La nutrizione riveste potenzialmente un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e, soprattutto, nella performance della partita. In numerosi articoli e nei webinar abbiamo trattato questo tema in maniera approfondita.

Nel corso degli anni la ricerca scientifica si è contrata nell’identificazione dei possibili elementi in grado realmente di poter migliorare la performance atletica e garantire un vantaggio competitivo ai giocatori.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2021 di Knechtle et al., dal titolo Vitamin D and Stress Fractures in Sport: Preventive and Therapeutic Measures—A Narrative Review

Ci sono numerosi fattori di rischio per le fratture da stress che sono stati identificati in letteratura.

Tra i diversi fattori di rischio, una mancanza prolungata di vitamina D (25(OH)D) può portare a fratture da stress negli atleti poiché l’insufficienza di 25(OH)D è associata a un’aumentata incidenza di fratture.

Un valore di 25(OH)D <75,8 nmol/L è un fattore di rischio per una frattura da stress. La carenza di 25(OH)D è, tuttavia, solo uno dei tanti potenziali fattori di rischio. Fattori di rischio ben documentati per una frattura da stress includono il sesso femminile, l’etnia bianca, l’età più avanzata, la statura più alta, una forma fisica aerobica inferiore, una precedente inattività fisica, una maggiore quantità di allenamento fisico attuale, ossa più sottili, carenza di 25(OH)D, carenza di ferro, disturbi mestruali e un’assunzione inadeguata di 25(OH)D e/o calcio.

Le fratture da stress non sono rare negli atleti e colpiscono circa il 20% di tutti i concorrenti. La maggior parte degli atleti con una frattura da stress ha meno di 25 anni. Le fratture da stress possono colpire ogni persona sportiva, dagli atleti del fine settimana agli atleti di punta.

Le fratture da stress sono comuni in alcune discipline sportive come il basket, il baseball, l’atletica, il canottaggio, il calcio, l’aerobica e il balletto classico. L’estremità inferiore è sempre più colpita da fratture da stress con le sedi della tibia, dei metatarsi e del bacino.

Per quanto riguarda la prevenzione e la terapia, la 25(OH)D sembra giocare un ruolo importante. Gli atleti dovrebbero avere una valutazione dell’omeostasi del calcio dipendente dalla 25(OH)D basata su test di laboratorio di 25-OH-D3, calcio, creatinina e ormone paratiroideo.

In caso di carenza di 25(OH)D, livelli ematici normali di ≥30 ng/mL possono essere ripristinati ottimizzando lo stile di vita dell’atleta e, se opportuno, una sostituzione orale di 25(OH)D. Studi molto recenti hanno suggerito che la prevalenza di fratture da stress è diminuita quando gli atleti sono integrati quotidianamente con 800 IU 25(OH)D e 2000 mg di calcio. Le raccomandazioni di assunzione giornaliera di 25(OH)D possono arrivare fino a 2000 UI di 25(OH)D al giorno.

Per leggere l’articolo completo Vitamin D and Stress Fractures in Sport: Preventive and Therapeutic Measures—A Narrative Review (clicca qui)

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