Quale terapia medica per la fascite plantare?

In questo articolo si indaga una possibile terapia per la fascite plantare
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La Riduzione del rischio di infortuni, e il tema del trattamento degli stessi, discussa in altri articoli sul blog e nei nostri webinar, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Pur essendo un argomento molto dibattuto e che tutt’oggi divide circa la reale possibilità di controllare, attraverso test e programmi preventivi, il rischio di infortuni attraverso il miglioramento delle capacità fisiche degli atleti, la “injury prevention” rimane comunque un elemento omnipresente nei programmi di lavoro settimanali.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2018 di  Fleckestein et al., dal titolo Neural therapy of an athlete’s chronic plantar fasciitis: a case report and review of the literature.

Il focus di questo case report è sul ruolo dell’infiammazione come contributo al dolore nella fascite plantare e la sua cura con l’iniezione di anestetici locali.

Questo è un case report su un uomo bianco di 24 anni, un corridore di media distanza, con fascite plantare cronica unilaterale e dolore al tallone percepito per quasi 1,5 anni. È stato trattato con la terapia neurale (cioè l’iniezione di < 1 ml di procaina 1% che è un anestetico locale con forti proprietà antinfiammatorie) della cicatrice chirurgica e lungo il canale della puntura chirurgica.

Il periodo di follow-up dal momento della prima presentazione fino alla pubblicazione è stato di 2,5 anni. All’ammissione, l’intensità del dolore (scala analogica visiva) nella gamba interessata era grave (10 cm, scala analogica visiva; range 0-10 cm) quando si camminava e moderato (5 cm, scala analogica visiva) quando si stava in piedi.

Dopo la prima sessione di iniezioni poteva stare in piedi senza dolore e il dolore quando camminava era notevolmente ridotto (- 90%). Dopo la terza sessione, non ha riferito alcun dolore alla gamba interessata e ha potuto tornare a fare sport al suo livello precedente (nessuna differenza nel carico di allenamento rispetto allo stato non infortunato). Non c’è stata alcuna ricomparsa di segni infiammatori o di dolore al tallone nonostante l’intenso allenamento atletico fino alla data della pubblicazione.

Nei casi prolungati di fascite plantare, l’infiammazione è una componente importante nello sviluppo del dolore persistente. I risultati del nostro caso descrivono gli effetti di tre sessioni di terapia neurale che hanno tolto l’infiammazione e il dolore al tallone associato. La terapia neurale potrebbe essere un approccio efficace ed efficiente in termini di tempo nel trattamento della fascite plantare, permettendo un rapido ritorno allo sport.

Per leggere l’articolo completo: Neural therapy of an athlete’s chronic plantar fasciitis: a case report and review of the literature.

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