Il  Training Load, trattato in altri articoli sul blog e nei webinar ad esso dedicati, riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’allenamento e nel controllo dei giocatori.

Nel corso degli anni molti sport scientist, ricercatori, allenatori e preparatori atletici hanno unito le proprie forze e le proprie idee per studiare questo argomento. Comprendere le risposte in acuto e misurare la fatica residua può aiutare allenatori e preparatori a gestire i carichi settimanali individuali dei singoli atleti.

Oggi, in questo articolo della sezione ”News Scientifiche”, abbiamo deciso di tradurre per te l’abstract del 2018 di Kellman et al., dal titolo Recovery and Performance in Sport: Consensus Statement.

Il rapporto tra recupero e fatica e il suo impatto sulla prestazione ha attirato l’interesse della scienza dello sport per molti anni. Un adeguato equilibrio tra stress (carico di allenamento e di gara, altre esigenze della vita) e recupero è essenziale per gli atleti per ottenere prestazioni continue di alto livello.

La ricerca si è concentrata sull’esame delle strategie di recupero fisiologico e psicologico per compensare i carichi esterni e interni di allenamento e competizione. Un monitoraggio sistematico del recupero e la successiva implementazione di routine di recupero mirano a massimizzare le prestazioni e a prevenire sviluppi negativi come il sottorecupero, il sovrallenamento non funzionale, la sindrome da sovrallenamento, gli infortuni o le malattie.

A causa della variabilità inter- e intra-individuale delle risposte all’allenamento, alla competizione e alle strategie di recupero, è necessaria una serie di competenze diverse per affrontare i fenomeni sfaccettati del recupero, della prestazione e delle loro interazioni per trasferire le conoscenze dalla scienza dello sport alla pratica sportiva.

La misurazione e il monitoraggio del recupero e della fatica in contesti di allenamento e di gara costituiscono un compito complesso. Sono necessarie competenze in fisiologia, psicologia e scienze dello sport per garantire un’elevata qualità del processo complessivo. Forniamo alcune raccomandazioni generali che possono contribuire al successo dell’implementazione di una routine di monitoraggio per mantenere e migliorare il recupero nello sport.

Durante la fase di pianificazione della routine di monitoraggio, gli obiettivi legati all’allenamento e alla competizione devono essere stabiliti in stretta collaborazione con gli atleti e lo staff tecnico. Il recupero dovrebbe essere prescritto tenendo conto del periodo della stagione in corso e della natura dello stimolo di allenamento applicato (ad esempio, dannoso per i muscoli o cognitivamente faticoso o metabolicamente impegnativo).

Questo approccio si collega al tema dell’individualizzazione del monitoraggio del recupero nello sport. La misurazione individualizzata del recupero dovrebbe essere seguita da un’individualizzazione dei metodi di recupero in base alle esigenze specifiche degli atleti. Pertanto, il processo di individualizzazione è uno dei compiti più importanti e impegnativi nell’attuale ricerca sul monitoraggio e negli ambienti pratici.

La periodizzazione dei carichi di allenamento e delle attività di recupero per promuovere l’adattamento e/o i risultati delle prestazioni su periodi più lunghi (cioè >6 settimane) può essere ottenuta solo facendo riferimento a dati individuali a lungo termine.

Sulla base dei dati raccolti, possono essere sviluppati strumenti e screening per indirizzare la selezione di attività di recupero basate sull’evidenza. I futuri studi sul recupero dovrebbero sviluppare modelli olistici per ricavare regole pratiche a fini diagnostici, di intervento e di valutazione.

Per leggere l’articolo completo Team sport athletes’ perceptions and use of recovery strategies: a mixed-methods survey study.

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